Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
Michele (da Mi-ka-El), che significa «Chi è come Dio?», già nel nome esprime l’onnipotenza del Creatore assieme all’umiltà dell’Arcangelo, principe delle milizie celesti. Gabriele (da Gavri’El), «Fortezza di Dio», con la sua figura testimonia bene come Antico e Nuovo Testamento si illuminino a vicenda. Raffaele (da Rafa’El), «Medicina di Dio», compare nel Libro di Tobia, dove si rivela «uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore»
San Venceslao
Da duca di Boemia, si adoperò per ristabilire l’ordine e, con l’aiuto di missionari tedeschi, ne riprese l’opera di cristianizzazione. Rimase vittima di un complotto interno. È patrono di Repubblica Ceca e Slovacchia
San Vincenzo de’ Paoli
Le principali virtù della spiritualità di san Vincenzo de' Paoli (c. 1576-1660) sono condensate in quelle che sono dette «Cinque pietre di Davide»: la semplicità, l’umiltà, la mansuetudine, la mortificazione, lo zelo per la salvezza delle anime. «Non basta che io ami Dio se il mio prossimo non l’ama», insegnava il santo, patrono dei prigionieri e delle società caritatevoli
Santi Cosma e Damiano
I santi martiri Cosma e Damiano furono soprannominati anargiri, cioè “senza denaro” (dal termine greco anargyroi), perché curavano i malati senza chiedere compenso. Ma da cristiani sapevano che la prima carità è far conoscere il Medico celeste: Gesù
Nostra Signora del Rosario di San Nicolás
Le apparizioni della Madonna di San Nicolás sono state riconosciute come veritiere dal vescovo Héctor Cardelli in un decreto del 22 maggio 2016, sulla base della perfetta aderenza dei messaggi alla dottrina cattolica, le comprovate virtù della veggente (Gladys Quiroga de Motta) e gli abbondanti frutti spirituali generati dalla mariofania, in primis le conversioni
San Pacifico
Dispensava guarigioni sia da mali fisici che morali. Estasi e visioni rientravano tra i suoi doni soprannaturali, assieme alla profezia
San Pio da Pietrelcina
Nella Messa si manifestava tutta la sua partecipazione al Calvario di Nostro Signore e i fedeli facevano la fila per assistervi. Celebre il suo insegnamento: «Sarebbe più facile che la Terra si reggesse senza il Sole, anziché senza la Santa Messa»
Santi Maurizio e compagni
La più antica fonte scritta sul martirio di san Maurizio (†287) e dei suoi compagni della Legione Tebea, da lui guidata, è la Passio Agaunensium martyrum
San Matteo
Prima pubblicano, poi apostolo ed evangelista, infine santo. Il suo Vangelo, scritto verso il 40-50, è rivolto soprattutto ai Giudei. Malgrado ci sia pervenuta solo un’edizione greca (già conosciuta nel I secolo), sappiamo che Matteo scrisse originariamente in aramaico, come riporta tra gli altri Eusebio di Cesarea nella sua Storia Ecclesiastica
Santi martiri coreani
«Non trovando alcun mezzo per far cambiare idea ai cristiani, bisogna assolutamente farli morire per distruggere il germe della loro follia». Così recitava l’editto del re Sunjo nel 1802, che ratificava le persecuzioni già in atto dalla fine del XVIII secolo, quando era nata, in modo singolare, la prima comunità cristiana coreana
San Gennaro
Della venerazione di san Gennaro (c. 272-305), vescovo di Benevento di cui furono traslate le spoglie a Napoli, c'è traccia in diverse fonti antiche, in primis il Martirologio Geronimiano. Il suo martirio avvenne all’inizio del IV secolo, durante le persecuzioni di Diocleziano
San Giuseppe da Copertino
Che il dono della scienza infusa esista lo si può accertare leggendo del patrono degli studenti, san Giuseppe da Copertino (1603-1663), che pure si definiva fratel Asino. Ancor più che per la scienza infusa, divenne noto per le levitazioni, che di suo avrebbe voluto nascondere, ma non gli fu possibile...