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L'Ue vuole imporre l'agenda Lgbt a Polonia e Ungheria
Parte la procedura di infrazione per Polonia e Ungheria, accusate di omofobia. La legge ungherese garantisce semmai libertà di educazione e la Polonia permette l'adozione di "carte della famiglia" nelle sue regioni. Per la Corte Suprema polacca, la Corte Europea non può interpretare la Costituzione della Polonia. L'Ue sta commettendo un abuso.
Educare i propri figli è un diritto. L'Ungheria si difende dall'Ue
"Chi ha il diritto di decidere su quale tipo di educazione sessuale devono ricevere i suoi figli? Noi crediamo i genitori". Nemeth Zsolt, presidente Commissione Esteri nel Parlamento dell’Ungheria.
Educare i propri figli è un diritto. L'Ungheria si difende dall'Ue
"La domanda può essere formulata in questi termini: chi ha il diritto di decidere su quale tipo di educazione sessuale devono ricevere i suoi figli? Noi crediamo che questo diritto appartenga, prima di tutto, ai genitori". Nemeth Zsolt, presidente Commissione Esteri nel Parlamento dell’Ungheria, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana il senso della legge condannata da Ursula von der Leyen e bollata come discriminazione "anti-Lgbtq". Su Budapest si sta concentrando una tempesta perfetta nell'Ue, fatta di pressioni legali e, da ieri, anche economiche. Eppure il governo ungherese, oltre che difendere l'autonomia degli Stati membri, non fa che riproporre la libertà di educazione.
- LA ZAN IN SENATO, RENZI DECISIVO di Nico Spuntoni
Il totalitarismo UE contro l’Ungheria e una legge giusta
Prosegue la falsa narrazione contro la legge approvata dal Parlamento ungherese che combatte la pedofilia e vieta pornografia e contenuti Lgbt per minori di 18 anni. Attacchi gravissimi dei leader dell’UE (da von der Leyen a Michel) e di 17 Paesi membri (Italia inclusa), in violazione dei Trattati. Oggi tocca al Paese di Orban, domani toccherà a chiunque si opponga all’agenda arcobaleno.
Stadio arcobaleno per Germania-Ungheria
In occasione della partita Germania-Ungheria, il sindaco di Monaco avrebbe voluto illuminare lo stadio con i colori dell’arcobaleno per protestare contro una legge ungherese che tutela i minori dalla propaganda LGBT.
No a pedofilia e gender, ma i media attaccano l’Ungheria
Il Parlamento ungherese approva una rigorosa legge antipedofilia, con aggravi di pena per pedofili e autori di pornografia infantile. Un emendamento vieta l’indottrinamento Lgbt verso i minorenni e si scatena il finimondo, con articoli-fotocopia da parte del mainstream mediatico globale, dalla Reuters alla Bbc.
Via l’allenatore per le sue idee, è scontro Germania-Ungheria
L’Herta Berlino ha licenziato l’ungherese Zsolt Petry, allenatore dei portieri, per un’intervista in cui ha detto che “l’Europa è un continente cristiano” e rilasciato alcuni commenti non graditi alla società calcistica in tema di politiche Lgbt e immigrazione. Dure proteste del Governo ungherese, che parla di violazione della libertà di opinione e di una nuova forma di totalitarismo.
Santa Margherita d’Ungheria
La sua fu una famiglia fuori dal comune. Sua zia era la celebre sant’Elisabetta. La beata Iolanda e santa Kinga di Polonia erano sue sorelle maggiori. Lei scelse la vita religiosa, svolgendo in monastero i lavori più umili e meditando in particolare sulla Passione di Gesù
L’Ungheria difende matrimonio e famiglia nella Costituzione
Il Parlamento ha approvato con la maggioranza dei 2/3 il Nono Emendamento alla Costituzione, secondo cui l’Ungheria protegge l’educazione cristiana e «il diritto dei bambini a un’identità corrispondente al loro sesso alla nascita».
Zan attacca Polonia e Ungheria
L’on. Alessandro Zan intervistato da Gay.it dichiara: «in Europa, Polonia e Ungheria stanno smantellando tutti i diritti, approvando leggi fortemente omofobiche, misogine e liberticide». La realtà è un’altra.
L’Ungheria difende matrimonio e famiglia nella Costituzione
Il Parlamento ha approvato con la maggioranza dei 2/3 il Nono Emendamento alla Costituzione, secondo cui l’Ungheria protegge l’educazione cristiana e «il diritto dei bambini a un’identità corrispondente al loro sesso alla nascita». «La madre è una donna, il padre è un uomo». Si ribadisce così la legge naturale, opposta all’ideologia Lgbt. E l’Ue continua ad attaccare il Governo Orban.
Ungheria dalla parte dei bambini e della famiglia
L’Ungheria ha votato una riforma costituzionale in cui si dice che «l'Ungheria protegge il diritto dei bambini a un'identità corrispondente al proprio sesso alla nascita» e che «la madre è una donna, il padre è un uomo».