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«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»
Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma.
Aifa ha nascosto anche gli effetti avversi sui lattanti
Dai nuovi dati pubblicati da Fuori dal Coro emerge che Aifa ha nascosto gli effetti avversi sui neonati in allattamento dopo il vaccino delle mamme. Come la storia raccontata alla Bussola da Laura, la cui figlia ancora oggi convive con dolori e spasmi inspiegabili. E a decidere sui prezzi dei vaccini l'Italia ha messo il direttore di Aifa, Magrini, che aveva invece il compito di controllarli.
«Aifa taroccava i grafici sui danneggiati da vaccino»
Aifa taroccava i grafici sulle reazioni avverse per minimizzarle. Ancora una volta è Fuori dal Coro a far emergere un dato sconcertante relativo al sistema di farmacovigilanza dell’ente governativo. Dalle carte dell'inchiesta Mediaset emerge che l'ente governativo del farmaco decise di minimizzare il corretto rapporto rischi/benefici come invece richiesto dall'Ema. E chi decideva il taroccamento oggi è il neo direttore generale. Con premesse di questo tipo si comprende perché la farmacovigilanza della campagna vaccinale sia stata un fallimento.
- LE CAPRIOLE DI PALU' SULL'EFFICACIA DEL SIERO, di Paolo Gulisano
Aifa, Governo, Media: silenzio complice sui danni dei vaccini
Il terzo scoop di Fuori dal Coro prova che Aifa ha taciuto la verità sugli effetti avversi pur sapendo dell'eccesso di morti cardiovascolari e dei rischi nell'inoculare i guariti per non «uccidere il vaccino». Ma il silenzio di oggi di agenzia del farmaco, Governo, Parlamento, Media e Procure, che pure avrebbero gli strumenti per indagare, rischia di diventare sfacciata complicità.
- LO STATO (BIO)ETICO NEL PIANO VACCINI, di Paolo Gulisano
Aifa leaks, danneggiati sull'orlo di una crisi di nervi
La rabbia dei danneggiati da vaccino per le reazioni avverse taciute nei report Aifa. La storia di Rocco, 18 anni, affetto da pericardite da oltre un anno: «Non posso fare sforzi né sport, vivo a metà, con la paura di un infarto. Che ne è stato della segnalazione che ho fatto?». Per le vittime dell'inoculo arriva anche il conto delle ricadute psicologiche: «Traumi acuiti dal non sentirsi accettati socialmente. C'è anche chi valuta la morte assistita».
Aifa, fuori la verità: perché celava i danni da vaccino?
Fuori dal coro ha svelato le mail interne di Aifa all'inizio della campagna vaccinale: sapeva dell'alto tasso di reazioni avverse segnalate dalle Regioni, ma ha deciso di non parlarne. Giordano alla Bussola: «Quadro inquietante di scienza asservita alla politica, in tanti devono dare spiegazioni, dal ministro Schillaci a Palù».
Vaccini non sicuri, le ammissioni Aifa sono inquietanti
Su pressione del Tribunale Amministrativo del Lazio, l'Agenzia Italiana del Farmaco prima si contraddice e poi confessa di non poter esibire la necessaria (e obbligatoria) documentazione, cui era condizionata la vendita dei vaccini anti-Covid.
"Mia moglie morta post vaccino, conteggio Aifa errato"
L'escamotage di Aifa per escludere i decessi vaccino-correlati è di restringere la morte entro i 14 giorni dall'inoculo. Ma così sono esclusi i tantissimi decessi successivi, ma i cui sintomi iniziali si sono verificati subito. Come il caso di Antonella da Foligno, morta a 55 anni per vasculopatia due mesi dopo l'inoculo, ma che ha accusato i primi sintomi subito. E ora il marito, documenti alla mano, punta il dito contro il metodo di conteggio: "Esami ok prima dell'iniezione, subito dopo invece è stato un disastro. Devono dimostrare perché il vaccino non c'entra, non il contrario".
Aifa, dati parziali, ma medici negazionisti sbugiardati
Sottostimati causa vigilanza passiva, correlati col contagocce per colpa dell'algoritmo Oms, minimizzati dalla narrazione sui rischi/benefici, eppure nel report sugli effetti avversi, Aifa include quasi 20mila casi gravi: trombosi, miocarditi, parestesie, anafilassi, Guillain-Barré. Non solo la punta dell'iceberg, ma drammi di pazienti ignorati dai medici al motto di "esclusa correlazione".
L'Aifa autorizza altri farmaci per il Covid. È tempo di terapia domiciliare
Con un comunicato stampa, l’Aifa due giorni fa ha trasmesso una notizia importante nell’ambito delle cure per il Covid. Ha autorizzato l’uso di tre farmaci: Anakinra, Baricitinib e Sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. Meglio tardi che mai, dopo mesi in cui si sarebbero potuti già impiegare con efficacia. Ma nel comunicato si trova la solita logica ospedale-centrica: questi potenti anti-infiammatori, che hanno dimostrato di poter ridurre significativamente i danni del Covid, troverebbero applicazione solo nell’ambito ospedaliero. Mentre ora, più che mai, sarebbe il momento di rilanciare le terapie domiciliari, che invece vengono sempre più osteggiate e denigrate dai media.
Falle nell'algoritmo "assolvi" vaccino, ma Aifa le ignora
Anche nell'ultimo report Aifa, le reazioni avverse gravi vengono facilmente liquidate come "non correlabili" al vaccino. Tutto dipende da un algoritmo dell'Oms del 2018 che esclude in partenza una correlazione nel caso in cui siano presenti altre possibili cause forti. In questo modo il vaccino è quasi sempre assolto. A contestare questa metodologia sono diversi scienziati, tra cui il patologo Bellavite che pubblicò prima della pandemia uno studio in cui si criticava il metodo e si avanzava invece la necessità di considerare i fattori di rischio che si aggravano con l'aggiunta del vaccino. In aprile avvertì anche il direttore dell'Aifa Magrini. Non ha ancora ricevuto risposta.
Quelle morti post vaccino e il vizietto di non dirlo ad Aifa
Due morti sospette post vaccino ripresentano il problema delle mancate segnalazioni ad Aifa dell'eventuale effetto avverso grave. Oppure delle segnalazioni subordinate a un parere preventivo di un'équipe medico-ospedaliera, che può decidere di non inviare alcuna segnalazione, come per la decisione su un infermiere morto il 5 agosto contro cui si è scagliato il medico curante che non crede alla versione dell'assenza di correlazione. Invece segnalare spontaneamente ad Aifa si deve e si può facilmente. Ecco come.