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I DANNEGGIATI ALL'ATTACCO

«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»

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Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma. 

Attualità 16_05_2023

La notizia ha sicuramente del clamoroso. Il comitato dei danneggiati da vaccino Ascoltami, assieme ad altre sigle, ha deciso di passare all’azione e ha presentato un esposto in Procura per chiedere di indagare sugli Aifa leaks, i documenti interni svelati dalla trasmissione Fuori dal Coro condotta da Mario Giordano e che mostrano come i vertici dell’agenzia del farmaco abbiano deciso di insabbiare sistematicamente le evidenze che emergevano durante la campagna vaccinale a proposito di effetti avversi.

A presentare l’esposto gli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano di Avvocati liberi. L’esposto porta la firma, oltre che di Ascoltami, anche dell’associazione Operatori sicurezza Associati, del sindacato Finanzieri Democratici (SFD), del sindacato di Polizia LES e di Laura Granato, già senatrice nella scorsa legislatura.

La denuncia è stata presentata presso la Procura di Roma ed è rivolta all’ex direttore Aifa Nicola Magrini e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

Nel comunicato stampa attraverso cui Ascoltami ieri ne ha dato notizia si parla di «gravissimi fatti commessi durante la campagna vaccinale anti covid e parzialmente emersi dalle testimonianze, dai documenti, dalle evidenze e dalle consulenze tecniche nonché, per quel che attiene agli aspetti penali, dall’inchiesta giornalistica svelata dalla trasmissione Fuori dal Coro in onda su Rete 4 dal 14 marzo al 2 maggio scorsi».

Pesanti sono i reati che nella denuncia vengono ipotizzati a carico di Magrini e Speranza: si va dalla corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318) alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (319). Ma nel testo vengono anche ravvisati nell’ordine: le false dichiarazioni, la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, l’omicidio, la lesione personale e la somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.

I legali chiedono in via cautelare di sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci anti covid mentre è stato chiesto il sequestro probatorio e preventivo delle fiale del vaccino Pfizer.

La lunga inchiesta di Marianna Canè e Mario Giordano finisce così con una denuncia che dovrà essere esaminata dalla Procura. Nel silenzio generale di politici e media, sarà ora il Procuratore di Roma a cercare di capire che cosa sia successo nella catena di comunicazione di una farmacovigilanza che aveva fin da subito mostrato tutte le sue crepe.

Se si sia trattato di inefficienza o di vero e proprio dolo per non ostacolare la cavalcata della campagna vaccinale, sarà ora compito di una procura accertarlo.