Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giuseppe a cura di Ermes Dovico

Editoriali


Lo scivolone
gnostico
di Avvenire
LA FRASE SULLA DIGNITA' DEGLI ORIENTAMENTI

Lo scivolone gnostico di Avvenire

Se la parola di Dio su sessualità e matrimonio insegnata dalla Chiesa non si appoggia su un ordine naturale del creato a cominciare dall’atto coniugale ma si deve rapportare ad una pluralità di orientamenti sessuali di uguale dignità di fronte a Dio - come ha scritto Moia su Avvenire -allora si provoca una drammatica frattura tra ordine della grazia e ordine della natura, tra Chiesa e mondo, tra fede e ragione, secondo i canoni gnostici.


La Germania torna ad essere grande potenza
EUROPA

La Germania torna ad essere grande potenza

Volente o nolente, l'Europa, per tutto il Novecento, è stata dominata dalla questione dell'espansione della Germania, causa prima delle due guerre mondiali. Ora la Germania è tornata ad essere una grande potenza, economica invece che militare. E con il ritiro degli Usa dall'Europa è pronta a ritagliarsi un nuovo ruolo.


Manchester e i giovani a cui Negri ha parlato
ATTENTATI

Manchester e i giovani a cui Negri ha parlato

Le reazioni irose alla lettera dell'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Luigi Negri, pubblicata sulla Nuova BQ dopo l'attentato kamikaze di Manchester, dimostrano l'assenza di padri che giudicano. Eppure, a testimoniare il bisogno di queste parole sono proprio i giovani occidentali. Che gridano che per non vivere inutilmente ci vuole una ragione per morire.
- SUI GIOVANI E SULL'AMICIZIA, UNA LETTERA


Scuse ai gay? Ma di che cosa?
EDITORIALE

Scuse ai gay? Ma di che cosa?

Ha iniziato un anno fa il cardinale Marx. E ora qualsiasi vescovo tratti il tema omosessualità non può fare a meno di presentare le necessarie scuse ai gay per le discriminazioni subite. Un falso storico, è solo un pretesto per forzare la legittimazione dell'omosessualità nella Chiesa. Le scuse andrebbero fatte sì, ma a chi deve subire questa cultura omosessualista.... 


Gay pride
Il vescovo
e il comando
LA POLEMICA A REGGIO

Gay pride Il vescovo e il comando

Zittisce i suoi preti che sui giornali hanno sdoganato l'omosessualità, bacchetta i fedeli che non gli hanno chiesto il permesso di usare la Cattedrale per la veglia di riparazione, si rifà alla "vituperata" nota dell'86 per dire che gli omosessuali devono cercare castità e preghiera e soprattutto definisce, ancora, l'omosessualità un disordine. Il vescovo di Reggio interviene sul caso gay pride. E ribadisce un concetto spesso dimenticato: il comando appartiene a lui, piaccia o no lo stile.


Trump spariglia
le carte in Europa
NATO, UE, G7

Trump spariglia le carte in Europa

"Pagate voi per le vostre scelte". E' questo il messaggio chiaro che Trump rivolge agli europei, in occasione del vertice Nato, dell'incontro con i leader europei a Bruxelles e poi a Taormina. Su difesa, commercio, immigrazione e soprattutto sul clima, Trump privilegia gli interessi dei contribuenti americani, minando alla radice l'idea, rassicurante e inquietante al tempo stesso, di una "governance" globale.


Il Sussidiario e quelle critiche sovietiche a monsignor Negri
IL CASO

Il Sussidiario e quelle critiche sovietiche a monsignor Negri

La profonda e intensa lettera dal titolo “Poveri figli della società che non riconosce il Male”, che mons. Luigi Negri ha scritto sulla Nuova Bussola Quotidiana suscita altre polemiche in ambito cattolico. Anche su ilsussidiario.net, dove, in stile sovietico, un articolo cita i virgolettati senza fare il nome dell'autore. Ma l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio non ha mai giustificato il terrorismo. Anche se tutti "presumono" che lo abbia fatto.


Manchester: 
le parole di Negri,
le invettive dei 
"misericordiosi"
EDITORIALE

Manchester: le parole di Negri, le invettive dei "misericordiosi"

Molti hanno trovato conforto nelle parole scritte da monsignor Negri subito dopo la strage di Manchester, ma molti altri - cattolici - lo hanno attaccato duramente equivocando le sue parole. Un problema di lingua italiana? No, è una scelta culturale che porterà al suicidio dei cattolici, come aveva previsto il cardinale Biffi 17 anni fa.


Il nostro compito
contro la cultura
della morte
STRATEGIE

Il nostro compito contro la cultura della morte

La cultura di morte si realizza quando vengono ad esistenza tutte insieme: la normalità del male, la liceità morale del male, la legittimazione giuridica del male e la collaborazione sociale al male. Che fare? I figli della luce hanno il compito di annientare la cultura della morte usando gli stessi strumenti: diffusione di condotte consone ai principi non negoziabili, formazione delle coscienze, proposte di legge e azioni di supporto sociale.


Manchester e la risposta vuota dell'Occidente adulto
ATTENTATI

Manchester e la risposta vuota dell'Occidente adulto

La strage inglese in cui sono morte oltre 20 persone fa parte di un fenomeno che non può non interrogare l'Occidente. Siamo di fronte all'odio islamico a cui i guru nostrani oppongono lo stesso, solo sotto sembianze diverse. Si tratta del "nichilismo gaio" che sta divorando le nuove generazioni e a cui gli adulti sono assuefatti. Perciò non basta accusare i terroristi, per non dargliela vinta occorre convertirsi.


Un Trump secolare affronta il conflitto religioso
ARABIA SAUDITA

Un Trump secolare affronta il conflitto religioso

Dal podio dell'Arabia Saudita, patria dell'islam più puritano, quello wahhabita, il presidente americano lancia la sfida all'islamismo. Parla, non di scontro fra religioni, ma di lotta trasversale fra Bene e Male. Poi visita Gerusalemme e si reca, in forma privata, al Santo Sepolcro e al Muro Occidentale. La sua è una visione secolare, pragmatica, del mondo. La sua linea è chiara.


Marcia per la vita,
un oscuramento che comincia
 dalla Chiesa
EDITORIALE

Marcia per la vita, un oscuramento che comincia dalla Chiesa

La manifestazione di sabato a Roma è stata snobbata da giornali e tv, tra cui la Rai che paghiamo per il servizio pubblico. Ma la Marcia per la Vita sconta il tabù che anche nella Chiesa si è ormai consolidato a proposito di aborto, eutanasia, ecc. E le nomine di questi anni lo confermano. Il problema non è ideologico, ma semplicemente  di riconoscere che il diritto alla vita è il fondamento di una società umana e giusta.