Vermont come New York: aborto fino al nono mese
"Nessuna autorità statale o locale potrà perseguire un individuo per avere indotto o eseguito oppure tentato di indurre o di eseguire l’aborto [nel corpo] di quell’individuo". Con un tratto di penna, il legislatore dello Stato del Vermont (nordest degli Stati Uniti) ha cancellato il diritto di vita di tutti i nascituri fino al nono mese di gravidanza.
Il piano del governo Orban per rilanciare le nascite
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha presentato un piano in sette punti per incoraggiare i suoi concittadini a sposarsi e fare figli, così da contrastare il declino della popolazione. Per le donne con almeno quattro figli prevista l’esenzione a vita dall’imposta sul reddito. Si tratta di misure nel complesso buone, ma che vanno accompagnate da un lavoro culturale fondato sulla riscoperta del cristianesimo.
Contraccezione obbligatoria, la folle idea dal Belgio
Il fiammingo John Crombez, leader del Partito Socialista Differente, ha detto che si dovrebbe «impedire ad alcune persone, almeno per un periodo, di avere figli», facendo l’esempio dei tossicodipendenti. Il suo pensiero, che oggi purtroppo va riscuotendo consenso crescente, si inserisce nella cultura eugenetica che rifiuta Dio, pretendendo di stabilire chi deve nascere e vivere e chi no.
Unplanned, quando l’abortista diventa un’eroina pro life
In primavera uscirà negli Stati Uniti il film Unplanned, basato sulla storia vera di una ex manager della Planned Parenthood, la trentottenne Abby Johnson, che nel 2009 rinunciò al suo lavoro dopo aver visto con i propri occhi la cruda realtà dell’aborto, praticato ai danni di un bambino di 13 settimane. La sua parte sarà interpretata dall’attrice Ashley Bratcher, anche lei con una storia che sa di Provvidenza.
Un prete nega l’Eucaristia a un politico pro aborto
Padre John Hogan ha evitato di dare la Comunione a Robert Troy, esponente del Fianna Fáil che ha votato per l’abrogazione dell’Ottavo emendamento, la norma costituzionale che proteggeva i nascituri. Intanto, mentre i fedeli e qualche vescovo chiedono la scomunica di Andrew Cuomo, prosegue il silenzio dei vertici del Vaticano sulla legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita.
Caro Mentana, la bufala l’ha raccontata il tuo Open
Secondo un articolo del giornale di Mentana, il via libera all'aborto fino alla nascita dello Stato di New York è una bufala. Ma è proprio ciò che prevede la legge, di cui Open non cita passaggi fondamentali. Finendo per mentire.
CUOMO E QUELLA SCOMUNICA CHE NON SI HA LA CARITÀ DI DARE di Marco Tosatti
Aborto fino alla nascita, i dem celebrano la loro follia
Lo Stato di New York, dove sono in netta maggioranza i democratici, ha approvato una legge che stravolge i concetti di «omicidio» e «persona» e consente di abortire fino al 9° mese di gravidanza, anche in assenza di un medico. A legge approvata si è sentita una voce gridare in aula: «Possa Dio avere pietà di questo Stato!».
Leana Wen, presidente nuova… ideologia vecchia
Dallo scorso 12 novembre la Planned Parenthood è guidata ufficialmente da Leana Wen, una dottoressa di origini cinesi, che in un tweet ha definito l’espansione dell’aborto «la nostra missione principale». Nulla che già non si sapesse, anche se l’affermazione è un autogol per la propaganda portata avanti per anni dalla multinazionale abortista.
“Io, italiana a Londra, ho resistito ai medici che volevano farmi abortire”
In un’intervista alla Nuova Bussola, una ragazza-madre racconta il dramma vissuto nella capitale del Regno Unito e in particolare dalla 20^ settimana di gravidanza in poi, quando le fu fatta un’ecografia che secondo i medici inglesi indicava che il suo bimbo potesse avere la sindrome di Down. Da allora ha ricevuto pressioni su pressioni volte a farla abortire e protrattesi addirittura fino all’ottavo mese. Ma la giovane ha custodito il dono che cresceva dentro di lei e alla fine ha partorito una bambina, senza segni di trisomia, la cui vita è uno squarcio di luce in mezzo alle tenebre dell’eugenetica.
Aborto e cancro al seno, fino al 151% di rischio in più
Una meta-analisi su 20 diversi studi mostra un rischio di contrarre un tumore al seno dopo un aborto procurato pari al 151% in più. Il fronte abortista si affanna per negare questo legame e, intanto, dagli Usa giunge la notizia che il governatore dello Stato di New York vuole legalizzare di fatto l’aborto fino al nono mese. Con il sostegno di Hillary Clinton.
Se il vescovo pro Lgbt critica chi protesta contro l’aborto
Parlando a una radio irlandese, Diarmuid Martin ha preso le distanze da coloro che manifestano fuori dagli ospedali per difendere la vita nascente. Una frecciata al mondo pro life, in linea con altre occasioni in cui l’arcivescovo di Dublino ha espresso posizioni contrarie all’insegnamento della Chiesa
Onu: così importante, così devastante
Il tradizionale discorso del Papa al Corpo diplomatico è stato centrato sulla diplomazia multilaterale e le minacce dei nazionalismi, ma papa Francesco ha anche accennato alle lobby che impongono visioni e idee contrarie alla identità dei popoli. Ed è proprio quello che dimostra una analisi riferita al 2018 sulle spinte pro Lgbt e per l'aborto che vengono dai vari Comitati Onu.
- «DIPLOMAZIA MULTILATERALE MINACCIATA DAI NAZIONALISMI»
di Francesco Boezi
- COMITATI ONU, UN ANNO DI PRESSIONI PRO LGBT E ABORTO
di Ermes Dovico