Renzi vara la sua politica orientale
Il viaggio del premier italiano a Kiev e Mosca è l'inaugurazione della sua politica estera verso Oriente. L'Italia non ha immediati motivi di attrito con la Russia. Spetta a Renzi scegliere fra la linea dura nord-europea o la continuazione del rapporto amichevole con Mosca varato da Berlusconi.
Scoprire che l'Italia è piena di jihadisti
Lo Stato Islamico punta a reclutare terroristi in Italia, a comunicare con i fondamentalisti sul nostro territorio. Invitandoli a disconoscere gli imam moderati. Trovano terreno fertile: secondo il rapporto Cemiss vi sono già oltre un centinaio di moschee e centri culturali in cui si predica la jihad in tutta Italia.
Legge anti-moschea? L'islam s'è già comprato Milano
Due notizie, a conferma di quanto la stupidità della politica e il cinismo della finanza a volte si alleano per consegnarci all’islam. A Milano, gli sceicchi del Qatar, quelli che finanziano l’Isis, si comprano un intero quartiere nel silenzio dei partiti. Però il centrodestra vara una legge anti-moschee che blocca pure le chiese.
I due Matteo. Perché Salvini ha bisogno di Renzi
Il futuro della politica italiana sarà nel segno di Matteo Renzi e Matteo Salvini? L’uno ha bisogno dell’altro. Oggi nella capitale arriveranno da tutt’Italia oltre 200 pullman di militanti e simpatizzanti leghisti, in nome dello slogan “Renzi a casa”. Sullo sfondo le prossime elezioni regionali ad alto rischio per il centrodestra.
Scuola e lavoro, riforme di Renzi e statalismo
Lo statalismo è il vizio capitale della filosofia politica di Renzi e il jobs act e la riforma della scuola lo confermano. Soprattutto per la scuola le mosse annunciate sono preoccupanti: dovesse venire attuata secondo queste linee per la libertà di educazione si chiuderebbero anche quei pochi spazi che ci sono oggi.
Guerra al Califfo? I generali si danno il segno della pace
L’Italia va alla guerra in Libia? Ma no, troppo pericoloso e poi non serve. Le migliori armi sono quelle della diplomazia. Parola di generali, i nostri, che di guerra all’Isis proprio non vogliono sentire parlare. Altro che Papi e cattolici pacifisti: qui a sventolare la bandiera della pace sono ammiragli con le stellette.
Pisapia si mette sotto il lenzuolo. Così sogna meglio
Duecento milanesi sabato pomeriggio si portati da casa un lenzuolo bianco e si sono stesi ordinatamente al centro della Galleria Vittorio Emanuele. Perché? Per “sensibilizzare” sugli ultimi migranti annegati tra la Libia e la Sicilia e, come ha detto il sindaco di sinistra Pisapia, per tornare all’operazione Mare Nostrum.
Quando la sinistra voleva le Brigate anti-Gheddafi
E adesso, dopo che Romano Prodi ha dato il via alle confessioni post mortem (di Gheddafi), eccoli tutti a dire noi l’avevamo detto. Da destra a sinistra è un solo e (quasi) unico autodafé: che errore aver abbattuto il colonnello tripolino e aver creduto alla colossale balla delle primavere arabe.
L'Italia va alla guerra in Libia? Ecco come
Quando i miliziani jihadisti hanno conquistato Sirte, minacciando da vicino il nostro paese, i ministri di Esteri e Difesa non avevano esitato a parlare di possibile intervento armato. Poi il governo ha fatto marcia indietro. Tuttavia un intervento è nell'interesse dell'Italia.
L'Egitto risponde all'uccisione dei cristiani di Stefano Magni
Pompei, i crolli non suscitano più proteste
Pompei continua a registrare crolli. E qualcuno, come Raffaele Calabrò di Area Popolare, rivolge interrogazioni parlamentari al governo. Le risposte del ministro Franceschini sono vaghe e rassicuranti. Era ben altro il suo atteggiamento, quando al suo posto c'era Bondi.
La "pistola fumante" di Ferrara contro Francesco
Un cartello innalzato alla manifestazione londinese degli islamici che dice: "Se parli male di mia madre ti do un pugno. Firmato Pope Francis". E questo basta a Giuliano Ferrara per riprendere la sua ossessiva crociata contro Papa Francesco, accusato addirittura di coprire i killer di Charlie Hebdo.
Il berlusconismo è vicino al capolinea
Ennesima scissione in vista per Forza Italia, perché la lite fra Fitto e Berlusconi diventa seria. Eppure l'impianto del centro-destra potrebbe reggere ancora, perché il governo Renzi ha ancora bisogno del suo appoggio. Solo una sconfitta nelle prossime elezioni amministrative, invece, causerebbe il collasso e la fine del berlusconismo.