Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi Angeli Custodi a cura di Ermes Dovico

Fedeli umiliati: quella Messa (in latino) non s'ha da fare
CREMONA

Fedeli umiliati: quella Messa (in latino) non s'ha da fare

Messa in latino, la sociologia la scopre, ma i vescovi la osteggiano. Come a Cremona, dove da 10 anni un gruppo di fedeli chiede di celebrare in forma straordinaria, ma riceve il no dei vescovi. Un no ingiustificato, che trasforma quelli sotto il Torrazzo in fedeli di Serie B. 


Vai alla messa in latino? Sei più fedele alla dottrina
LA STATISTICA

Vai alla messa in latino? Sei più fedele alla dottrina

Usa. Per la prima volta una ricerca statistica su vasta scala confronta fedeltà alla dottrina, apertura alla vita e rifiuto dei contraccetivi e dell'aborto tra i fedeli che scelgono di frequentare la messa in forma straordinaria e quelli che optano per il novus ordo. I risultati sono sorprendenti. Almeno per la sociologia. 


«Io, dall'Australia, vi dico che il cardinale Pell è innocente»
ABUSI SESSUALI

«Io, dall'Australia, vi dico che il cardinale Pell è innocente»

«Conosco molto bene la cattedrale di Melbourne, molto spesso sono andata a Messa lì ed è impossibile commettere un abuso nelle circostanze raccontate in tribunale». «La crisi della Chiesa australiana fa da sfondo alla sua condanna: da anni, l'intellighenzia nazionale e una parte dello stesso clero attaccavano il cardinale per le sue posizioni conservatrici e l'ambiente gay gli aveva dichiarato guerra da un ventennio, proprio dal 1996, anno in cui avrebbe commesso il crimine di cui è accusato». Ecco la testimonianza di una docente australiana che conosce bene il cardinale Pell e la situazione della Chiesa in Australia. 
- THE ORIGINAL LETTER (IN ENGLISH)


Cardinal Pell is innocent, that's why
LETTER FROM AUSTRALIA

Cardinal Pell is innocent, that's why

«I don’t believe that justice was served in this jury trial. It has all the smell of a ritual sacrifice for an ugly agenda». «In 1996 Pell refused the communion to a gay crowd that disrupted a mass. The homosexualist agenda in Church and Society has been gunning for him ever since». «Also within the Australian Church, there is a large party of hostility to Pell. Many of these will be aging clergy of the Spirit of the Seventies».


Il portavoce vaticano col vizio del copia & incolla
IL CASO ROSICA

Il portavoce vaticano col vizio del copia & incolla

Il basiliano padre Thomas Rosica ha rassegnato le dimissioni da alcuni incarichi universitari negli Usa perché i suoi interventi erano scopiazzati da altre fonti, senza la citazione. Ma il religioso è anche il portavoce vaticano di lingua inglese. Uno scivolone che ora mette in imbarazzo la credibilità del suo ruolo come voce della Santa Sede. 


La chiesa dove si pratica la magia per sostenere i preti
#SALVIAMOLECHIESE/SAN FRANCESCO DELLE MONACHE

La chiesa dove si pratica la magia per sostenere i preti

Tarocchi, psicomaghi, concerti, spettacoli, convegni e convention di partito, a San Francesco delle Monache, sono possibili grazie a una regolare convenzione stipulata tra l'Arcidiocesi di Napoli e l'associazione Il Canto di Virgilio. E il ricavato dell'affitto va all'istituto diocesano per il sostentamento del clero. 


Lo strano caso della condanna del cardinale Pell
ABUSI SESSUALI

Lo strano caso della condanna del cardinale Pell

La condanna in primo grado in Australia del cardinale George Pell desta molte perplessità.  Si riferisce a un episodio del 1996 quando avrebbe molestato due coristi della cattedrale di Melbourne. Ma le circostanze mosse dall'accusa sono francamente improbabili. Sembra piuttosto un caso di persecuzione giudiziaria reso possibile dal clima fortemente anti-cattolico creato in Australia e alimentato dalle gravi vicende degli abusi sessuali commessi da preti.
- COME TI NORMALIZZO L'OMOSESSUALITA', di Stefano Fontana


Sull'omosessualità è cambiato il giudizio
SUMMIT ABUSI

Sull'omosessualità è cambiato il giudizio

Non c'è più bisogno di documenti ufficiali. Al tempo del primato della pastorale sono i gesti e la prassi a decretare i cambiamenti dottrinali. Come è successo al summit sugli abusi sessuali per quel che riguarda l'omosessualità. Rivelatrici le affermazioni del vescovo Scicluna.


Vertice abusi, perché non può avere soddisfatto le vittime
VATICANO

Vertice abusi, perché non può avere soddisfatto le vittime

Come previsto, il vertice sugli abusi sessuali concluso ieri in Vaticano ha seguito un copione già scritto, dove le parole d'ordine - clericalismo, sinodalità, trasparenza - sono servite a nascondere più che a rivelare, a dare l'idea di un cambiamento radicale quando invece si sta facendo resistenza al cambiamento avviato già da Giovanni Paolo II.
- IL PAPA: ABUSI SUI MINORI COME SACRIFICI UMANI, di Nico Spuntoni


«Abusi sui minori sono come i sacrifici umani»
IL PAPA

«Abusi sui minori sono come i sacrifici umani»

Gli abusi sui minori sono un problema universale e trasversale paragonabile ai sacrifici umani nei riti pagani. Lo ha detto papa Francesco nella messa che ha chiuso il vertice sugli abusi dei minori, in cui è tornato a parlare di clericalismo. In vista un Motu Proprio sul tema della protezione dei minori.


Chi muove i fili del summit che non tocca l'omosessualità
IL VERTICE SUGLI ABUSI

Chi muove i fili del summit che non tocca l'omosessualità

L’80% degli abusi commessi dal clero hanno per vittime adolescenti maschi, ma il summit in Vaticano sta evitando di affrontare il problema. Questa voluta omissione è un segno chiaro del potere della lobby gay nella Chiesa e un’indicazione del desiderio di rendere accettabile quello che la Chiesa, da sempre, condanna in modo esplicito, e cioè i rapporti omosessuali. Lo confermano le parole elusive pronunciate dagli uomini scelti per guidare il vertice, da Cupich a Scicluna.
-MARX TRA DENUNCIA E RETORICA SUL CLERICALISMO di Nico Spuntoni


La denuncia di Marx e la retorica sul clericalismo
«ATTI DISTRUTTI»

La denuncia di Marx e la retorica sul clericalismo

Si chiude oggi il vertice vaticano sulla protezione dei minori. Ieri a dominare la scena è stato il cardinale Marx che ha denunciato la distruzione di dossier per coprire i nomi dei responsabili e ridotto ancora una volta tutto il tema degli scandali sessuali all’abuso di potere. Una posizione che altri cardinali (come Müller) non condividono.