Muri che accolgono, muri in cui vivere
L’accoglienza non è un senza-muri. Ti accolgo perchè ho mura da offrirti. Muri materiali (ti faccio entrare nella mia casa, nel mio paese...) e muri spirituali (puoi appoggiarti sul pavimento della mia identità e delle mie certezze). Senza muri non c’è casa, e dunque non c’è accoglienza. Perché senza muri non ci sono porte... ergo: non si sa da dove entrare.
Viva Pirandello, abbasso il pirandellismo
Centocinquant’anni fa nasceva Luigi Pirandello, uno dei più grandi geni del Novecento. E' riuscito a comunicare la sua visione della vita, le sue riflessioni filosofiche ed esistenziali anche a persone che non erano filosofe. Ma il modo migliore per rendergli omaggio è liberarlo dai cliché in cui intellettuali e insegnanti lo hanno relegato. E che lui stesso denunciava come "pirandellismo".
I primi tre secoli di cristianesimo in presa diretta
Le antiche fonti della Fede (Fede & Cultura), ultimo lavoro di Stefano Biavaschi, è un documento utile che ricostruisce in modo sintetico i primi tre secoli della Chiesa. Ritroviamo così i primissimi storici del cristianesimo, come Eusebio, Plinio il Giovane, Flavio Giuseppe, Filone l'Alessandrino, sant'Ireneo, san Giustino.
Verga e i vinti travolti dalla marea del progresso
Nel ciclo de I vinti, Verga vede ciascun singolo individuo come vittima inconsapevole dell’incessante e fatale progresso. Non vi è un destino buono che ci attende, non vi è neppure un Padre buono da cui tutto scaturisce e proviene. Siamo tutti collocati in un mare che ci attrae che si innalza proprio come la marea e che, in un momento inaspettato, ci sommerge.
La Basilica che segnò il passaggio alla Milano cristiana
San Simpliciano è detta anche la Basilica del Carroccio a ricordo della vittoria riportata nel 1176 dalla Lega Lombarda sul Barbarossa: una leggenda vuole, infatti, che i tre santi anauniensi fossero comparsi sotto forma di colombe sul campo della battaglia di Legnano, andandosi a posare su quello che sarebbe divenuto il simbolo dell’indipendenza milanese.
Verga, nostalgia di un mondo che sta sparendo
In Fantasticheria, novella della raccolta Vita dei Campi, Verga anticipa il romanzo I Malavoglia. Ambientato ad Aci Trezza, villaggio di pescatori nella provincia di Catania, Fantasticheria è un omaggio per un mondo saldato ad un universo valoriale costituito da famiglia, tradizione e lavoro. Un mondo che sta per essere soppiantato da quello urbano moderno.
Sogni e miracoli. I veri matematici li riconoscono
Newton, Cartesio, Planck, Leibniz... I matematici si sono spesso misurati sul valore dei sogni e la realtà dei miracoli. Se esistono le leggi fisiche - diceva Cartesio - esiste un Legislatore, cioè Dio, che non è ad esse vincolato, essendone l'Autore.
Lo scrigno spettacolare che fa da casa a San Moscati
La Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli è una chiesa spettacolare alla cui realizzazione contribuirono le principali maestranze della scuola napoletana dal Rinascimento al Barocco. E' qui che è sepolto San Giuseppe Moscati, medico canonizzato da Giovanni Paolo II.
Verga, la Lupa e il fascino dell'immaginazione
Tanta letteratura contemporanea deve riscoprire il fascino dell’immaginazione che sa viaggiare sulle scie dettate da poche parole dei grandi scrittori. Le grandi opere sanno dire e non dire, sanno qual è il limite oltre il quale può essere il lettore a viaggiare con l’immaginazione. Come ne La Lupa di Verga.
Una Trinità taumaturgica e patrimonio dell'umanità
Un oratorio romanico sulle pendici del Cargiago, in provincia di Verbania, sul Lago Maggiore. Vi si conserva un affresco ritenuto taumaturgico e patrimonio dell'umanità: Gesù, seduto ad una mensa, ha di fronte a Sé il calice eucaristico e, benedicente con la mano destra, tiene nell’altra il globo terrestre, usuale simbolo iconografico del Padre Eterno.
Dio è meritocratico e ama chi lotta per la fede
Ettore Gotti Tedeschi, economista, già direttore dello Ior, pubblica un nuovo titolo provocatorio: Dio è meritocratico. E si riferisce alla meritocrazia della fede. In un periodo storico in cui la Chiesa è messa a dura prova dal suo nemico pluri-millenario, l'eresia gnostica, Dio apprezzerà chi si batte per la fede.
Così Verga abbracciò il verismo
Verga, già romanziere e novellista di successo, abbracciò lo stile verista negli anni '70 dell'Ottocento dopo l'incontro con l'autore Luigi Capuana, a Milano. Lo scrittore verista è colui che racconta fatti oggettivi sparendo dalla narrazione, facendo parlare i personaggi col loro idioma e modo di pensare. Con la raccolta Vita dei Campi (1880), Verga inizia il suo percorso.