Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Zita a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


"Morte cerebrale una scusa, pensate ai malati come TK"
INTERVISTA AL FILOSOFO BECCHI

"Morte cerebrale una scusa, pensate ai malati come TK"

Il professore di Filosofia Paolo Becchi spiega alla Nuova BQ: «Nel ’68 una commissione stese un documento in cui si ammetteva che la vecchia definizione di morte era un ostacolo ai trapianti. Era un discorso utilitarista più che scientifico. Ma nel 1992 Troug e Fackler dimostrarono che i mezzi clinici usati per accertare la cessazione di tutte le funzioni dell’encefalo in realtà non riescono a farlo completamente. E che dire di Tk che visse 14 anni dopo la diagnosi di "morte cerebrale"?»


Da delitto a diritto. Contro la legge 194
OBIETTIVO: ABROGAZIONE

Da delitto a diritto. Contro la legge 194

Vita e bioetica 06_06_2018

Una carrellata di testimonianze che ci raccontano perchè la legge 194, che ha introdotto l'aborto legale in Italia, è una legge intrinsecamente ingiusta da cui scaturiscono infiniti mali per il singolo e per la società intera. Oggi più che mai è necessaria una battaglia culturale che ha come obiettivo finale la sua completa abrogazione .


Sopravvissute all'aborto, la verità più forte della finzione
ARGENTINA

Sopravvissute all'aborto, la verità più forte della finzione

In Argentina si avvicina il giorno della discussione in Parlamento del progetto di legge che depenalizza l'aborto. Si punta a convincere i 22 deputati indecisi. Come? Il fronte pro aborto ingaggia attrici che interpretano la parte di donne che hanno abortito dopo uno stupro. Senza finzione scenica invece i pro life che hanno dato voce alle donne e agli uomini sopravvissuti all'aborto perché dati in adozione. 


«Visitai Alfie: il problema è la "morte cerebrale"»
INTERVISTA

«Visitai Alfie: il problema è la "morte cerebrale"»

Da dove nasce l’approccio medico svelato al mondo in maniera palese dal piccolo Alfie Evans? La risposta per il dottor Paul Byrne, neonatologo di fama internazionale, che nel dicembre del 2017 visitò il piccolo, è chiara: «Anche se Alfie non fu dichiarato cerebralmente morto, tutto nasce dalla definizione di "morte cerebrale". Una visione per cui la vita è misurata sulla quantità di funzioni dell'encefalo».

«I VISITED ALFIE: THE PROBLEM IS "BRAIN DEATH"» 


Morte cerebrale e trapianti, ancora scontri nella Chiesa
UN DIBATTITO APERTO

Morte cerebrale e trapianti, ancora scontri nella Chiesa

Il mercato miliardario di organi, i parametri della vita fondati non più sulla sua oggettività ontologica, ma sulla funzionalità e infine il risveglio, pochi giorni dopo la morte di Alfie, di un 13enne giudicato cerebralmente morto, hanno risollevato il problema della "morte cerebrale". Ma cosa dice la Chiesa? E come si comportano i medici cattolici in caso di espianti? Dopo 50 anni dal paradigma che mutò la morte, il dibattito è ancora aperto. 

- L'ANOMALIA DEL PORTOGALLO CHE BOCCIA L'EUTANASIA, di Marco Respinti


Omosessualità, non può essere nel piano di Dio
IL DIBATTITO

Omosessualità, non può essere nel piano di Dio

Se la condizione è disordinata è certo che non possa venire da Dio. Quindi è impossibile che Dio crei una persona connaturandola con questo orientamento disordinato. E dunque da dove viene tale condizione? La genesi è perlopiù ignota ma si è propensi a credere che sia di natura pedagogica: la mancanza della figura paterna.


Alfie, il mercato d'organi e la bugia della morte cerebrale
L'INIZIO DELL'ABBANDONO TERAPEUTICO

Alfie, il mercato d'organi e la bugia della morte cerebrale

Durante la battaglia per proteggere la vita di Alfie Evans emerse lo scandalo degli organi che aveva travolto il sistema sanitario inglese. Un business permesso dalla definizione di morte cerbrale, coniata nel '68 prima del primo espianto, che ha mutato il concetto di dignità e di cura in peggio. A dimostrarlo sono i tanti pazienti che appena prima di essere privati dei supporti vitali e dei loro organi si sono risvegliati.


Bonzi: "Basta bugie, se la donna è accolta fa nascere"
VIDEO LEGGE 194

Bonzi: "Basta bugie, se la donna è accolta fa nascere"

La legge 194, oltre ad aver sterminato un esercito di bambini mai nati, ha anche creato una voragine di violenza nelle donne che hanno praticato aborti. "La 194 dice di voler aiutare le donne, in realtà le obbliga in una strada a senso unico, togliendo loro la possibilità di far nascere i propri figli. Noi siamo qui per questo: perchè la donna accolta diventa capace di accogliere. Così la vita nasce". Parla Paola Bonzi, CAV Mangiagalli.


Apprezzare la 194? Tutti gli scivoloni del presidente Cei
ABORTO

Apprezzare la 194? Tutti gli scivoloni del presidente Cei

Secondo il presidnte della Cei Bassetti la legge 194 ha dei punti apprezzabili perché "non era a favore dell'aborto". Un'uscita a dir poco temeraria. A cominciare dal fatto che considera la soppressione di feti un diritto soggettivo. Tra una selva di distinguo e discernimenti, sotto la coltre di un linguaggio sfumato e allusivo, alla fine si plaude ad una legge mortifera, quando invece i pastori dovrebbero urlare il loro sdegno.


Cade l'ultimo bastione contro l'aborto. Cattolici umiliati
IRLANDA

Cade l'ultimo bastione contro l'aborto. Cattolici umiliati

Anche il bastione irlandese è caduto. Il mondo laicista esulta per il risultato del referendum irlandese che ha visto prevalere nettamente l’abrogazione della norma della Costituzione che garantiva il diritto alla vita del nascituro. L’umiliante sconfitta del Cattolicesimo irlandese. Tutto questo si tradurrà in migliaia di vite umane che verranno distrutte attraverso la pratica abortiva. Ma, come ai tempi di San Patrizio, bisognerà ripartire da una nuova evangelizzazione. 


«Proteggere ogni vita». Trump conferma la vocazione pro life
DISCORSO ANTIABORTISTA

«Proteggere ogni vita». Trump conferma la vocazione pro life

Il presidente Donald Trump ha parlato all’11° gala annuale “Campagna per la vita”. Quando guardiamo negli occhi un bimbo appena nato vediamo la bellezza dell’anima umana e il mistero della grande creazione di Dio. Sappiamo che ogni vita ha significato e che ogni vita è totalmente degna di essere protetta».


Poteri forti e star per l'aborto: Irlanda allo scontro finale
IL REFERENDUM

Poteri forti e star per l'aborto: Irlanda allo scontro finale

Oggi gli elettori irlandesi sono chiamati a esprimersi su un quesito costituzionale che aprirebbe all'aborto libero. Soros, Amnesty, Onu, Ue e le star della musica in campo per il Sì. Ma i sondaggi danno il No in crescita. Merito di un lavoro eroico della voce dei pro-life, inevitabilmente sovrastata, ma fatta di un apostolato porta a porta. E' questo il buon seme da custodire.
-FACEBOOK, CHE DEMOCRAZIA: COSI' CENSURA LE SENTINELLE  
-TRUMP CONFERMA LA VOCAZIONE PRO LIFE di Marco Respinti