L’agricoltura ucraina: dai kolchoz agli oligarchi del grano
Oltre 32 milioni di ettari coltivabili, di cui 2,8 in mano alle dieci più grandi aziende agricole del Paese: un'oligarchia agricola accanto a quella industriale. Che non è soggetta ai vincoli UE e che provoca più di un contrasto con la vicina Polonia.
Così si è frantumato il sogno dell'Occidente
«La globalizzazione è finita, anzi forse non è cominciata». È la diagnosi del professor Eugenio Capozzi che, nel libro Storia del mondo post-occidentale, ripercorre il repentino dissolversi dell'illusione di un mondo unipolare e globalizzato all'indomani della Guerra fredda. A trent'anni di distanza l'Occidente, che sembrava destinato a restare l'unico attore sulla scena mondiale, si è piuttosto ridimensionato, complice anche il venir meno della propria identità.
Gorbaciov, ecco perché in patria lo ricordano così male
È abbastanza evidente che, al tono celebrativo con cui si commemora Gorbaciov in Occidente, si contrappone un cattivo ricordo da parte dei suoi ex cittadini. Non solo quelli delle repubbliche ex sovietiche, che subirono la sua repressione armata. Ma anche quelli dei russi stessi, che patirono la crisi economica finale.
Gorbaciov, il liquidatore gentile dell'impero rosso
La morte di Mikhail Gorbaciov avviene proprio in un momento di rinnovata guerra fredda. Fu lui, assieme al rivale e interlocutore Reagan, a porre fine al confronto fra Mosca e Washington nel 1989. Non comprendendo l'irriformabilità del sistema comunista, perse tutto. Gli eventi nefasti successivi tuttavia non sono colpa sua.
- SIMBOLO DEL COMUNISMO VERDE di Alessandra Nucci
Chernobyl dramma del comunismo, non del nucleare
Il disastro di Chernobyl, il 26 aprile 1986, è stato il più grave incidente della storia dell’energia nucleare e l’unico, insieme a Fukushima 2011, a essere classificato al massimo livello della scala di catastroficità. Fu dovuto a un errore umano, causato dall'arroganza delle autorità politiche sovietiche. Non ad un problema intrinseco del nucleare.
Finti preti e dossier: l'attacco di Mosca contro Pacelli
Questo articolo pubblicato in inglese il 25 gennaio 2007 dal National Review e scritto da un ex generale rumeno rivela il piano del Kgb per screditare Papa Pio XII, a partire dall’operazione coperta che portò nel 1963 al lancio dell’opera teatrale Il Vicario.
Jan Palach, la torcia umana che aveva a cuore la libertà
Cinquant’anni fa, il 16 gennaio 1969, lo studente universitario Jan Palach si dava fuoco in piazza San Venceslao a Praga. Un gesto radicale di protesta contro la repressione della Primavera di Praga e l’invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe comuniste. Da allora si svilupperà nella società ceca e in altri paesi sovietici un’idea che caratterizzerà i due decenni successivi: il dissenso.