I santi e il Rosario, l’arma per vincere il maligno
Dal Montfort al Curato d’Ars, da Giovanni Bosco a Padre Pio, sono senza numero i santi che hanno avuto una speciale devozione per il Rosario. Una preghiera fondamentale per respingere le potenze dell’Inferno. A colpi di Ave Maria.
La potenza dell’Ave Maria nelle parole dei santi
I comuni fedeli e i santi di ogni tempo hanno trovato ispirazione, gioia e conforto dalla recita dell’Ave Maria. La sua prima parte è tutta nel Vangelo di Luca, la seconda è stata aggiunta dalla Chiesa. La quale insegna a onorare la Madre di Dio con il Rosario, innanzitutto, e altre devozioni a Lei care, come quella delle tre Ave Maria.
Il segreto del Rosario, spiegato dal Montfort
In uno dei suoi ispiratissimi scritti, san Luigi Maria di Montfort confuta gli orgogliosi che screditano il Santo Rosario, la cui nobiltà discende direttamente dalla SS. Trinità. Se recitato devotamente, meditandone i misteri, fa vincere le tentazioni, converte i cuori e «ci rende conformi a Gesù», attirando ogni tipo di grazia.
Bartolo Longo, il convertito che fa amare la Madonna
Anticlericale e addirittura, per un anno e mezzo, “sacerdote satanista”, Bartolo Longo ha vissuto una conversione straordinaria, aiutata in particolare da tre persone. Ecco la storia del beato nativo di Latiano, grande apostolo del Santo Rosario e della Madonna di Pompei.
La recita del Santo Rosario nell’insegnamento di Wojtyla
Nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, san Giovanni Paolo II offrì una sorta di vademecum per contemplare Gesù con Maria attraverso il Santo Rosario. Dalla corona alla meditazione dei misteri, dall’ascolto della Parola al silenzio, vediamo come il grande pontefice polacco suggeriva di recitare quella che chiamava la sua «preghiera prediletta».
Sant’Antonio Maria Claret, un gigante da riscoprire
Mistico e missionario spagnolo, fondatore dei Clarettiani (molti martiri), difese i diritti e la dottrina della Chiesa di fronte alle persecuzioni liberal-massoniche, sostenendo la necessità di una buona stampa cattolica. Il Signore, nel 1861, gli indicò la scristianizzazione e il comunismo come grandi mali da combattere (con tre devozioni). E la Madonna gli disse che doveva essere il «Domenico di questi tempi nel propagare il Rosario»
La Vergine di Akita chiama i suoi figli alla conversione
Nel 1973 la Madonna si manifestò in Giappone ad Agnese Sasagawa, novizia delle Serve dell'Eucaristia, comunicandole il bisogno che l'umanità faccia penitenza. "Le sole armi che vi restano sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio", disse la Madre Celeste nelle apparizioni di Akita (riconosciute dal vescovo), lasciando un severo monito per gli impenitenti e insieme una salda speranza per chi si converte, in perfetta continuità con il messaggio del 1917 ai tre pastorelli.
«Così con la preghiera abbiamo vinto la droga»
È la gratitudine il sentimento prevalente nelle parole degli ospiti del “Padre misericordioso”, la comunità per combattere la dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, che si trova a Medjugorje all’interno del Villaggio della Madre, fondato a metà degli anni ’90 da padre Slavko Barbaric per i bambini orfani di guerra.