Cooperazione internazionale, Ong scollate dalla realtà
Un gruppo di Ong italiane impegnate nei Paesi poveri richiama i partiti ad “aumentare le risorse” per la cooperazione internazionale fino allo 0,7% del Pil, lamentando l’assenza del tema dai programmi elettorali. Ma le Ong non vedono che oggi milioni di persone e famiglie italiane sono in povertà assoluta, nonché il cattivo uso che si fa degli aiuti stessi al terzo mondo.
CO2. Paesi ricchi, egoisti e in mala fede
Secondo i paesi poveri spetta a quelli ricchi fermare il riscaldamento del pianeta e aiutare i poveri a sopportare i danni dell’aumento delle temperature già verificatosi
Se l’Europa riduce gli aiuti umanitari
Europa e Stati Uniti sono i maggiori finanziatori della cooperazione umanitaria e allo sviluppo. La crisi economica conseguenza della pandemia può indurli a ridimensionare gli aiuti
Paesi poveri: decimati dall'assenza dell'Occidente colpito dal virus
Il 20 aprile il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale ai paesi in crisi elencati dall’Ocha, David Beasley, ha affermato che l’umanità rischia una carestia di “proporzioni bibliche”. Le persone che soffrono di malnutrizione e denutrizione potrebbero passare da 135 a 265 milioni: «Nel giro di pochi mesi fino a 30 milioni di persone, e forse anche più, potrebbero morire se non verranno assicurati finanziamenti».
Con le scuole chiuse a causa della pandemia aumenta la malnutrizione tra i bambini
Il Programma alimentare mondiale teme soprattutto nei paesi più poveri le conseguenze negative per i bambini della chiusura delle scuole e quindi anche delle mense scolastiche
Il Papa ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Conferenza generale della Fao
Le cause della fame? Mancanza di compassione, disinteresse, scarsa volontà sociale e politica di rispondere agli obblighi internazionali da parte dei paesi donatori