Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Alessio a cura di Ermes Dovico

Pace


Vogliamo davvero la pace?
l'incontro della bussola

Vogliamo davvero la pace?

Mons. Paolo Pezzi, in collegamento da Mosca, e fra' Diego Dalla Gassa, da Gerusalemme, affrontano con il direttore Riccardo Cascioli l'apparente paradosso del nostro tempo: tutti parlano di pace ma nessuno la persegue realmente. Forse perché desideriamo una pace sganciata da Dio.


Il Natale, la certezza che i puri di cuore vinceranno in eterno
L’INTERVISTA / COMASTRI

Il Natale, la certezza che i puri di cuore vinceranno in eterno

Con l’ingresso di Dio nella storia dell’uomo, attraverso la Santa Famiglia, «abbiamo la certezza che la storia sta camminando verso una vittoria sicura dei buoni, dei miti, dei misericordiosi, dei puri di cuore e degli operatori di pace. E questa vittoria già si vede nei santi». Il Natale è anche dono della pazienza di Dio, che ci chiama all'umiltà, per ottenere la gioia del Suo Regno. La Bussola intervista il cardinale Angelo Comastri.


«Maria ci vuole testimoni di pace, con la preghiera e il digiuno»
INTERVISTA / MARIJA PAVLOVIC

«Maria ci vuole testimoni di pace, con la preghiera e il digiuno»

La Madonna ci assicura che con la preghiera e il digiuno si fermano le guerre. Quella in Ucraina, come gli altri conflitti, «è cominciata nel cuore dell’uomo», che è chiamato a scegliere Dio e non il demonio. Noi stessi «abbiamo la guerra in casa nostra con aborto, eutanasia e altre pratiche contro la vita». La Bussola intervista la veggente di Medjugorje, Marija Pavlovic.


Guerra in Ucraina, due appelli per tornare a negoziare
DIPLOMAZIA

Guerra in Ucraina, due appelli per tornare a negoziare

Un appello degli intellettuali e uno degli ex diplomatici, entrambi volti a trovare dei punti su cui ricominciare a negoziare fra Russia e Ucraina. L'appello degli ex diplomatici, in particolare, parrebbe un tentativo di far tornare in gioco l'Italia. Che sul piano diplomatico si è tagliata fuori, grazie alla politica del governo Draghi. 


L’apocalisse atomica si può fermare
CORSA AGLI ARMAMENTI

L’apocalisse atomica si può fermare

La guerra in Ucraina ha ridestato lo spettro dell’atomica. La revisione del Trattato di Non Proliferazione, in corso a New York fino al 26 agosto, è un’occasione per interrogarsi sulle possibilità di fermare la corsa agli armamenti e convertire l’energia nucleare in fonte di sviluppo: è l'obiettivo auspicato dal Comitato per una Civiltà dell'Amore.


Ucraina, i russi avanzano nel Donbass. E avvisano gli USA
IL PUNTO

Ucraina, i russi avanzano nel Donbass. E avvisano gli USA

Le truppe russe avanzano su quasi tutto il fronte del Donbass, dove molti reparti ucraini si sono arresi. Oggi si può stimare che i russi e i loro alleati controllino circa il 25% del territorio ucraino. Intanto Zelensky chiede all’Occidente nuovi lanciarazzi, a lunga gittata, che rischierebbero seriamente di allargare il conflitto alla Nato. Mosca avvisa Washington.


«Solo lo Spirito Santo può salvarci da calamità e guerre»
INTERVISTA

«Solo lo Spirito Santo può salvarci da calamità e guerre»

L’attuale quadro mondiale mostra che oggi è «più che mai necessario diffondere la potente preghiera della Signora di tutti i Popoli». Una preghiera profetica, come l’inizio della guerra in Ucraina ha reso evidente. La Bussola intervista padre Gabriel Heinzelmann, rettore della Cappella di Amsterdam dove il 28 maggio si terrà l’annuale Giornata internazionale di Preghiera.


Il vescovo invoca la «pace giusta», smentendo i pacifisti
CRISI UCRAINA

Il vescovo invoca la «pace giusta», smentendo i pacifisti

In un’intervista all’Ansa, mons. Vitalii Kryvytskyi, vescovo di Kiev-Zhytomyr, ha parlato della benedizione data ai soldati che si recano al fronte per il dovere di «difendere il proprio Paese» dall’aggressore, smentendo la retorica dei pacifisti senza se e senza ma. Ha detto parole di buon senso sul perdono. E chiarito che la legittima difesa si deve accompagnare alla pietà cristiana, senza provare odio.
- A CHI GIOVA UN DRAGHI ATLANTISTA? di Ruben Razzante


Consacrarsi a Maria, la via indicata dai santi
L’ATTO SOLENNE

Consacrarsi a Maria, la via indicata dai santi

Oggi, al culmine della liturgia a San Pietro (inizio alle 17), papa Francesco consacrerà al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa e il mondo, in particolare Russia e Ucraina. Un atto fondamentale, se si accompagnerà all’abbandono di ciò che è alla base della guerra e di ogni male: il peccato. Una battaglia che non riguarda solo le nazioni in generale, ma si gioca in ciascuno dei nostri cuori, chiamati alla consacrazione alla Madre celeste come insegnata dai santi, dal Montfort a Massimiliano Kolbe, a Padre Pio.
- IL TESTO DELLA CONSACRAZIONE ODIERNA


«Consacrazione atto politico di pace: coi vescovi voce del Papa più forte»
INTERVISTA A CAMISASCA

«Consacrazione atto politico di pace: coi vescovi voce del Papa più forte»

«Dalla consacrazione della Russia ci attendiamo un esito politico per la pace perché ormai possiamo sperare solo nella preghiera, la voce del Papa è più forte se sorretta dai vescovi». Il vescovo Camisasca, che consacrò la sua diocesi nel centenario delle apparizioni di Fatima («ho visto tanti frutti di conversione»), dice alla Bussola che «la guerra nel cuore dell’Europa è il segno che ha abbandonato Dio. L’Europa non può fare a meno dell’Ucraina e deve difenderla dall’attacco russo, ma non può fare a meno nemmeno della Russia».
- EPISCOPATO IN COMUNIONE: BEL SEGNALE di Luisella Scrosati


Quale pace cerchiamo?
LA RIFLESSIONE

Quale pace cerchiamo?

A sentire i media sembrano tutti difensori della pace, eppure la divisione tra “bravi” e “cattivi” in tempo di vaccino ci ricorda un’altra realtà. Con la crisi ucraina il mondo sa solo parlare di armi. I governanti dicono di averle provate tutte, ma usando quale linguaggio? Nessuno fa un richiamo alla Fede, ma la vera Pace viene da lì. E solo pregando insieme - per russi e ucraini - si può ottenere.


Un Sacro Manto per l’Italia e la pace
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

Un Sacro Manto per l’Italia e la pace

Mentre nel nostro Paese continuano gravi restrizioni della libertà, perfino di lavorare, e sul piano internazionale preoccupa la crisi ucraina, rimane una sola via: chiedere l’aiuto del Cielo. In vista del mese di marzo, ricorriamo allora alla potentissima protezione di san Giuseppe, onorandolo con la recita del Sacro Manto.