Brozovic canta un inno patriottico, non nazista
Dopo la vittoria per il terzo posto ai Mondiali, il centrocampista della Croazia e dell'Inter Marcelo Brozović e il difensore Dejan Lovren hanno festeggiato con "canti nazisti". Ma quella era una canzone di Marko "Thompson" Perković, composta durante la guerra di indipendenza del 1991-95. E non è nazista, ma patriottica e cattolica.
Mondiali e Qatargate: Ue strumento di poteri esterni
I campionati mondiali di calcio del Qatar hanno raggiunto la loro conclusione “sportiva” in un clima surreale che illustra l'assoluta permeabilità delle istituzioni del Vecchio Continente a ogni pressione da parte di regimi autoritari mediorientali o nordafricani. Dietro le proclamazioni altisonanti sui “diritti” e l'”inclusione” sbandierate ai quattro venti c'è invece l'azione a favore di ben precisi interessi politici di Stati, derivante da do ut des opachi, fuori da ogni regola e principio tra l'islam fondamentalista e i settori prevalenti delle sinistre progressiste euro-occidentali.
Per i croati la Messa non si tocca, neanche in Qatar
Nonostante l'incombere della secolarizzazione e la decadenza della pratica religiosa, la fede rappresenta ancora un aspetto importante in Croazia al punto che il CT della nazionale ha chiesto e ottenuto di far celebrare la Messa in albergo in Qatar. Una lezione anche per noi italiani.
Marocco e caos, la sinistra non vede le proprie colpe
Nei casi di teppismo - distinti dalle esultanze genuine - dopo la partita con la Spagna si inseriscono le “baby gang”, fenomeno che non riguarda solo il Marocco bensì una minoranza violenta di figli d'immigrati dai Paesi arabo-musulmani. Il loro risentimento è alimentato da chi flirta, come la sinistra, con l’Islam politico, generando nuove lotte di classe.
La Fifa mainstream cede alla "fifa" dei musulmani
Niente fascia arcobaleno in Qatar: di fronte all'intransigenza islamica il "calcisticamente corretto" fa dietrofront e rinuncia anche a richiami impliciti alle lotte Lgbt. Ma senza perdere il vizietto di sfruttare il calcio per campagne buoniste, almeno quelle concesse dall'emiro.