Messe sospese, Olivero pensi ai cristiani perseguitati
Nella sua lettera ai fedeli, monsignor Olivero ha citato le parole di un sacerdote per dire che la libertà di culto “non è un bene assoluto” e “ad ogni costo”. Il vescovo di Pinerolo desta scandalo, innanzitutto, tra i cristiani che in diverse parti del mondo si espongono al rischio mortale del jihad pur di partecipare alla Messa. Ricordiamo un esempio recente.
Attacco alla libertà della Chiesa. E la Chiesa applaude i suoi nemici
La vicenda delle messe sospese e il protocollo per la ripresa firmato da Conte, Lamorgese e Bassetti dimostra tutta la gravità della perdita della Libertas Ecclesiae. Da secoli si ripropone lo scontro su questo punto, ma nel passato la Chiesa lottava per la propria libertà: dai Cluniacensi a Bonifacio VIII, da Santa Caterina ai Vandeani, da Pio IX alla Chiesa polacca. Oggi invece la Chiesa sembra contenta della propria mancanza di libertà e mai sazia di aumentarla. E perfino ringrazia chi gliela toglie.
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