Haiti, ucciso il presidente che tanti volevano morto
Ad Haiti il presidente Moïse è stato assassinato in casa sua. Anche sua moglie è stata ferita nello stesso attentato. Ignota resta la mano dietro agli attentatori, quattro dei quali sono stati uccisi e sei arrestati. Haiti non ha mai conosciuto pace e tanti volevano la morte del presidente che stava diventando sempre più autoritario e accentratore
Liberi anche gli altri religiosi sequestrati ad Haiti l’11 aprile
Si è concluso con il rilascio degli ultimi cinque ostaggi il rapimento a scopo di estorsione di nove tra religiosi e civili per la liberazione dei quali è stato chiesto un milione di dollari
Haiti prega per la liberazione dei religiosi rapiti l’11 aprile
Sono ancora nelle mani dei sequestratori cinque sacerdoti, due suore e due famigliari di uno dei sacerdoti. Per loro è stato chiesto un ingente riscatto
Haiti, il paese americano più vulnerabile alla pandemia
I casi di coronavirus sono pochi, ma possono essere più di quelli dichiarati ufficialmente. Il paese è del tutto impreparato e la popolazione è troppo povera e disinformata per organizzarsi e reagire
Haiti: «Aiutateci, hanno attaccato l'orfanotrofio»
Il drammatico racconto della religiosa francescana e di un'oasi di pace che disturba quanti sono interessati a fare del paese un inferno: «Il 13 di novembre le bande armate erano entrate nelle case saccheggiando e uccidendo. Sono morte 90 persone, poi la situazione si è stabilizzata. Ma settimana scorsa, per tre notti consecutive, i guerriglieri sono venuti in orfanotrofio e hanno rubato tutto, persino i letti dei bambini».
Oxfam. “Mica abbiamo ucciso dei neonati in culla!”
Mentre si allarga lo scandalo degli abusi sessuali commessi da dipendenti di Ong, l’amministratore delegato di Oxfam Mark Goldring protesta che l’intensità e le dimensioni degli attacchi sono eccessive