Grillini senza Grillo. Conte caccia il fondatore dal Movimento 5 Stelle
L'assemblea costituente del M5S consacra Giuseppe Conte e cancella il ruolo di "garante" che finora era di Beppe Grillo. Fine dell'antipolitica grillina: senza più il vincolo dei due mandati, il M5S diventa un partito tradizionale.
Poltrona di cittadinanza: stipendi ai grillini non rieletti
I politici del Movimento 5 Stelle che non si sono ricandidati (per rispettare la regola dei due mandati) riceveranno comunque lauti stipendi. Soprattutto ex ministri, presidente e vicepresidente delle camere hanno un futuro di consulenti e docenti nella scuola di partito. E allora chi è "casta", adesso?
La "democrazia diretta" esce dal Movimento 5 Stelle
Lo strumento per eccellenza della democrazia diretta del Movimento 5 Stelle, la Piattaforma Rousseau, è in piena crisi perché il Movimento non le versa i contributi, quindi sta divorziando dalla direzione politica. Ma i vertici del Movimento pretendono che consegni tutti i dati dei militanti e simpatizzanti. Ridottosi il potere, iniziano le liti.
Il progressista Beppe Grillo come il sabaudo La Marmora
Assistiamo alla battaglia di Grillo in favore del "divertimento" del figlio. In Diario politico Asproni rievoca che il ministro Ricci si lamentò col generale sabaudo La Marmora "degli atti di violenta libidine su figlie di onorate famiglie”. Ricci si era sentito rispondere: “In quelle violenze le donne avean pure provato un piacere”.
Le comari di Santa Marta
Dalla Falasca a Faggioli, da padre Martin a Grillo, tutte le reazioni inviperite dei cortigiani di papa Francesco alla lettera di Benedetto XVI sugli abusi sessuali. Nel mirino, l'analisi del '68 e l'opportunità di intervenire pubblicamente.
Grillini in lotta fra contraddizioni e avidità di poltrone
Caro direttore, non mi accodo alla generale lamentela, che avrebbe validissime motivazioni, nei confronti dell’attuale classe politica. Ma esprimo una grave preoccupazione nei confronti di una specifica parte politica, costituita dai grillini. Che dal 4 marzo hanno dimostrato arroganza, contraddizioni e avidità di potere.
Grillo che elogia l'ozio ci nasconde qualcosa
Grillo cita Tom Hodgkinson, L’ozio come stile di vita. Come Russell e Marx prima di lui, rivendica il diritto all'ozio. Basandosi sul fatto che la rivoluzione industriale ci avrebbe rovinati. Ma evitando accuratamente di rispondere su che vita si facesse prima, o su come si viva al di fuori del mondo industrializzato.
"Euroscettici" in Italia, stampa anglofona confusa
Come ci vedono. I media anglofoni non capiscono che il voto è stato vinto dai figli "bastardi" della sinistra internazionale. Perché sia la Lega di Salvini che, soprattutto, il Movimento 5 Stelle, sono figli dell'ideologia di sinistra predicata dagli stessi giornalisti che ora gridano all'allarme populismo ed euroscetticismo.
Rivoluzione anti-industriale: il vero volto di M5S
Del Movimento 5 Stelle, probabile futuro primo partito d'Italia, si parla molto, ma si sa poco. Apparentemente "populista", il movimento cela la sua vera natura: quella di un partito ecologista di massa. Che propone un modello di decrescita tecnologica e industriale per realizzare un'utopia verde.
Di Rousseau, della privacy e dei vecchi balletti di alleanze
Il social network fa la sua irruzione nella scena ed è il vero elemento di differenza rispetto alle elezioni del 2013. Lo dimostra anche l'intervento del garante della privacy sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle e il ruolo degli "influencer". Ma resta un vecchio aspetto duro a morire: quello delle alleanze variabili.
Luigi Di Maio, il finto amico delle famiglie
Il leader del M5S Luigi Di Maio propone un "fisco amico delle famiglie" e dice di ispirarsi al modello francese di welfare. Ma a ben guardare nel suo programma, non si trova affatto il quoziente familiare alla francese, ma un sussidio che premia singoli disoccupati e non famiglie con figli a carico.
I referendum forgiano nuove alleanze territoriali
Effetti collaterali dei referendum lombardo e veneto per l'autonomia: le alleanze si sono sfaldate e ricomposte in un voto trasversale pro-autonomia. Ma la tendenza è una: verso il decentramento, la frammentazione territoriale. Non solo in Italia, ma anche nel resto d'Europa.