Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Educare alle relazioni

Il progetto Valditara vuole studenti come alcolisti anonimi
IL CASO

Il progetto Valditara vuole studenti come alcolisti anonimi

Il progetto "Educare alle relazioni" del ministro Valditara si basa sul meccanismo del gruppo di consapevolezza: nello sforzo di liberare i partecipanti da elementi psicologici negativi, si rischia di destabilizzarli psicologicamente. 


L’effetto Valditara sulla scuola parentale cattolica
L’auspicio

L’effetto Valditara sulla scuola parentale cattolica

Dottrina sociale 12_12_2023

Il progetto “Educare alle relazioni”, ideato dal ministro Valditara, è una resa alle ideologie dominanti. Molti genitori cattolici ne sono rimasti sconvolti. La speranza è che si provveda all’educazione dei figli in proprio, anziché affidarla allo Stato.


Valditara ministro camaleonte in un Governo in crisi di identità
il caso concia

Valditara ministro camaleonte in un Governo in crisi di identità

Scoppia il caso Concia, l'attivista Lgbt+ a cui il ministro Valditara affida l'indottrinamento nelle scuole. Ma i partiti di maggioranza non si erano sempre detti contro l'ideologia gender nelle scuole? Le pressioni del mondo pro family per far marcia indietro. 
- Famiglia assente dal progetto del ministro di Carlo Giovanardi

AGGIORNAMENTO: Il ministro Valditara ha rinunciato ad affidare l'incarico di garanti del progetto "Educare alle relazioni" ad Anna Paola Concia, suor Anna Monia Alfieri e Paola Zerman.


LA LETTERA

La Concia e la libertà di educare (che non interessa più)

La nomina di Paola Concia, attivista Lgbt, a capo del progetto "Educare alle relazioni" avrebbe dovuto far sobbalzare giustamente il mondo cattolico, in nome della libertà di educare. Invece...


Educazione alle relazioni, un danno e un peso per la scuola
IL PIANO DEL MINISTRO

Educazione alle relazioni, un danno e un peso per la scuola

La direttiva di Valditara per contrastare la violenza contro le donne prevede 30 ore extracurriculari di «educazione alle relazioni». Lo spazio per la didattica si restringerà ancora, a danno degli studenti. Ma la “soluzione” è controproducente di suo. Ecco perché