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Dottrina sociale
a cura di Stefano Fontana

L’auspicio

L’effetto Valditara sulla scuola parentale cattolica

Il progetto “Educare alle relazioni”, ideato dal ministro Valditara, è una resa alle ideologie dominanti. Molti genitori cattolici ne sono rimasti sconvolti. La speranza è che si provveda all’educazione dei figli in proprio, anziché affidarla allo Stato.

Dottrina sociale 12_12_2023
Giuseppe Valditara

Si può sperare con un certo fondamento reale che le avventurose recenti vicende del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, avranno un effetto positivo sulla scuola parentale e, in particolare, su quella cattolica. I social network rivelano che tra i genitori, specialmente del mondo cattolico, c’è delusione, rammarico ma anche voglia di controbattere. I genitori cattolici potranno forse avere un nuovo scatto creativo in campo educativo, dopo il pericolo corso ma non ancora scampato.

Il progetto “Educare alle relazioni”, inventato artificiosamente dal ministro, è un’evidente dichiarazione di resa davanti alle ideologie oggi imperanti. Esso è stato deciso in grande fretta, sulla spinta dell’ideologia del “femminicidio” e della lotta al “patriarcato” e poi – con la nomina di un dubbio comitato di direzione guidato da Paola Concia, nomina comunque revocata in seguito ai diffusi malumori da essa provocati – sono stati definitivamente confermati gli intenti del Ministero: approfittare di una nuova “emergenza” per rimodellare i comportamenti dei nostri alunni e studenti e ri-educare i maschi, colpevoli, secondo questa ideologia, di essere maschi.

Quello del femminicidio, infatti, è un capitolo della dottrina woke, che intende fare tabula rasa degli aspetti naturali e tradizionali e reinventare le relazioni su base artificiale. Non per caso si insiste nell’indicare nella famiglia naturale la principale causa di questo tipo di violenze e si sostiene che, per correggere la rotta, in futuro bisognerà superare la famiglia. Molti genitori cattolici si saranno allarmati davanti a questa nuova ideologia che si vuole innestare nei programmi educativi della scuola pubblica. Dentro questo progetto si sarebbero inseriti principi educativi propri del femminismo e della ribellione sessuale, dell’ideologia del gender e delle correnti Lgbt. Se c’era bisogno di una sveglia per i genitori cattolici, Valditara l’ha fatta suonare forte.

I genitori cattolici però sanno anche che il problema ultimo non è il ministro Valditara, ma è lo Stato e, in particolare, l’educazione di Stato che esclude qualsiasi riferimento religioso e, per questo, finisce anche per demolire le relazioni naturali di tipo etico.

La Dottrina sociale della Chiesa non ha mai negato che l’autorità politica abbia anche un compito educativo, dato che ha il dovere di promuovere il bene comune, ma essa non ha un diritto originario a creare educazione e cultura, perché questo appartiene alle famiglie e alla Chiesa. Lo Stato moderno invece attribuisce a sé stesso l’educazione dei cittadini come un diritto originario e assoluto. A questo punto ogni contenuto deciso dallo Stato sarà automaticamente buono. Se nel frattempo lo Stato si sarà dato una cultura irreligiosa, l’educazione diventerà irreligiosa anch’essa, se si sarà dato una nuova morale circa le relazioni tra i sessi, anche l’educazione scolastica se ne farà carico. Le ultime vicende legate al progetto “Educare alle relazioni” evidenziano questo problema e c’è da aspettarsi quindi una nuova spinta ad uscire dal sistema-Stato e provvedere in proprio all’educazione dei figli. Grazie a Valditara. (Stefano Fontana)