Il Papa e il "dovere di assolvere"
L'assoluzione non si nega a nessuno, secondo Francesco, nemmeno se la confessione è "incompleta". E parlando con i gesuiti in Indonesia aggiunge la propria (confusa) testimonianza personale, infrangendo sana dottrina e buon senso.
Il decreto sulla giustificazione (II parte) – Il testo del video
Nel De iustificatione, il Concilio di Trento spiega le cause della giustificazione del peccatore «che non è una semplice remissione dei peccati», ma una guarigione dell’uomo mediante la grazia. Le cause: finale, efficiente, meritoria, strumentale e formale. La grazia e l’osservanza dei comandamenti.
Il decreto sulla giustificazione (II parte)
Nel De iustificatione, il Concilio di Trento spiega le cause della giustificazione del peccatore «che non è una semplice remissione dei peccati», ma una guarigione dell’uomo mediante la grazia. Le cause: finale, efficiente, meritoria, strumentale e formale. La grazia e l’osservanza dei comandamenti.
Il decreto sulla giustificazione – Il testo del video
Approvato dal Concilio di Trento nel 1547, il decreto De iustificatione rispose alle obiezioni dei protestanti confermando l’insegnamento cattolico sul tema centrale della salvezza: la giustificazione dell’empio. I canoni antipelagiani, la necessità della grazia e il rapporto con il libero arbitrio.
Il decreto sulla giustificazione
Approvato dal Concilio di Trento nel 1547, il decreto De iustificatione rispose alle obiezioni dei protestanti confermando l’insegnamento cattolico sul tema centrale della salvezza: la giustificazione dell’empio. I canoni antipelagiani, la necessità della grazia e il rapporto con il libero arbitrio.
Nuovo Messale, modifiche con un problema di metodo
La nuova traduzione del Padre Nostro rispecchia di più il Nestle-Aland 28 (tutt’altro che sicuro, però) e anche la Nova e Vetera Vulgata. Ma l’idea alla base, cioè di rincorrere il testo originale, è una chimera che contraddice il magistero. Giovanni Paolo II ha infatti stabilito che tutte le traduzioni in lingua volgare devono partire dalla Nova Vulgata, versione dichiarata dogmaticamente inerrante. L’attuale prurito di novità, invece, crea confusione tra i fedeli