Cacciaguida e Dante in missione per la verità
Proseguiamo il nostro viaggio nella Divina Commedia e, in particolare, nella terza cantica, con i dubbi e le paure del poeta di fronte alle parole del suo trisavolo.
L’incontro con Cacciaguida e la profezia dell’esilio
Nel quinto Cielo, Dante incontra il trisavolo Cacciaguida, le cui parole rivelano la sua statura morale. E il poeta ottiene da lui anche delle risposte sul futuro che lo attende.
San Domenico e l’importanza del «dire»
Dopo averci presentato san Francesco, la terza cantica della Divina Commedia prosegue con la presentazione di san Domenico, fatta da san Bonaventura, che illustra con due verbi la differenza tra i due grandi ordini religiosi nati nel XIII secolo.
Il matrimonio di san Francesco con Madonna Povertà
Nel cielo del Sole, Dante incontra san Tommaso d’Aquino che descrive il Poverello d’Assisi con un’audacia mai assaporata prima nel poema dantesco.
San Francesco e l’ardore di carità
Il Poverello di Assisi è il santo che più ha lasciato il segno nell’epoca di Dante. È bene dunque riscoprirne la figura, per comprendere alcune scelte dell’autore della Divina Commedia.
San Tommaso, filosofo centrale nella Divina Commedia
Nel quarto Cielo, Dante incontra san Tommaso d’Aquino, la cui filosofia è alla base della formazione del poeta e della sua opera.
Amici miei, una trilogia che ha per tema la morte
Nata da un’idea di Pietro Germi, poi sviluppata da Mario Monicelli (per i primi due film) e Nanni Loy (il terzo), la trilogia Amici miei è un classico della commedia all'italiana. Tanti scherzi e risate, ma c’è un fondo di malinconia. Perché il filo conduttore dei tre film non è l’amicizia né la leggerezza, bensì la morte.
Plauto, archetipo del teatro comico italiano
Da più di duemila anni situazioni comiche generate dagli scambi di persona, dai simillimi (due personaggi che si assomigliano come due gocce d’acqua), dagli equivoci che ne scaturiscono, dalle beffe, dai colpi di scena hanno influenzato i testi teatrali producendo risate ed effetti comici.