Crudo pragmatismo e secolarizzazione, l'eredità di Napolitano
Dall'esaltazione dell'invasione sovietica dell'Ungheria alla morte voluta di Eluana Englaro, dal sostegno al bombardamento della Libia all'affare Berlusconi-Monti, l'ex presidente della Repubblica Napolitano è sempre stato in sintonia con i poteri forti.
Il Financial Times attacca la Meloni, come fece con Berlusconi
Previsioni molto fosche del Financial Times, quotidiano della City londinese, per il governo Meloni. Ricordano molto la condanna dello stesso giornale al governo Berlusconi, nel 2011. Sono analisi imparziali o dettate da un'agenda politica? La seconda ipotesi non è campata per aria.
Sarkozy "sacrificò" Berlusconi. Ecco come funziona l'Ue
Il libro di memorie di Nicolas Sarkozy, ex presidente francese, rivela come fu lui, assieme ad Angela Merkel, a provocare la caduta del governo Berlusconi nel 2011. E lo fece anche per motivi personali. È così che funziona l'Unione Europea, fuor di retorica.
Odiatori seriali di Silvio, non rispettano neanche il lutto
Nessuno, come Berlusconi, ha attirato un così gran numero di odiatori seriali. Nemmeno la sua morte è bastata a fermarli. Ora attaccano il lutto nazionale. Così la Bindi contesta le esequie ufficiali e il rettore Montanari rifiuta di ammainare la bandiera della sua università. Viaggio nell'odio.
- L'ULTIMO LEADER EUROPEO di L. Volontè
Berlusconi, l’ultimo leader europeo e democristiano
La vittoria elettorale di Forza Italia nel 1994 ha avviato il Paese verso un bipolarismo di fatto. Gli ultimi democristiani italiani nel PPE oggi esistono grazie alla nascita di FI. Con Berlusconi l’Italia tornò protagonista a livello internazionale. Il ricordo personale di chi vi ha collaborato per anni.
In morte di Berlusconi, tra meriti politici e limiti culturali
Il moderatismo etico-politico di Berlusconi e il suo movimentismo culturale che emarginava gli intellettuali di corte, ebbero un guizzo di fortuna in un primo momento, ma in seguito mancarono di prospettiva. Tentò di rompere l'egemonia della Sinistra, riempì un vuoto sconfiggendo la gioiosa macchina da guerra del Partito Comunista, sdoganò Lega e Msi. Con i cattolici fu una pietra d'inciampo, su di lui si divisero in parti contrapposte.
Ucraina, Berlusconi e Meloni due facce della stessa medaglia
Il dibattito sulla guerra in Ucraina è ridotto a un referendum pro o contro Zelensky, dimenticando che in questo modo stiamo correndo verso un tragico allargamento del conflitto. E i criteri della legittima difesa, suggeriti dal catechismo, sono ignorati anche dai cattolici.
Maroni e quell'autunno caldo della riforma del lavoro
Un ricordo personale di Roberto Maroni, il numero 2 della Lega, ministro e poi presidente della Lombardia, morto ieri di malattia. Nei giorni convulsi della riforma del lavoro, con la Cgil che mandava un milione di persone in piazza, Maroni aprì la strada a nuovi rapporti fra governo e parti sociali e alle successive riforme del lavoro.
La Convenzione di Dublino spedisce i migranti sempre in Italia
Scade l’anno prossimo il regolamento che impone al Paese di approdo di farsi carico delle richieste di asilo. Attribuito al governo Berlusconi II, in realtà risale a Prodi e ad Andreotti, nel contesto dell’arrivo in massa di albanesi che aveva spinto l’Italia a cercare – inutilmente – il soccorso europeo.
Dai ministri che sceglie dipenderà la linea Meloni
Gli italiani si aspettano molto dal prossimo governo Meloni, che emergerà da un chiaro risultato alle urne. Ma nella scelta dei ministri potrebbero esserci brutte sorprese. Si parla di braccio di ferro con Berlusconi che vorrebbe la Ronzulli alla Sanità. Ma sarebbe una seconda Speranza. E c'è da temere la liberal Bernini all'Istruzione.
Tutti già pronti ad assediare il governo Meloni
Finanza internazionale, Bce, Commissione: ci sono molti segnali che sia pronto, contro il governo Meloni, quell'attacco concentrico che nel 2011 portò alla caduta dell'esecutivo Berlusconi. Sarà solo un modo di saggiare il suo europeismo, in attesa dei nomi del governo?
Retorica da regime, il vero virus che infesta il Paese
Quante volte è cambiato il messaggio martellante dei media, senza che noi ce ne accorgessimo? La pandemia avrebbe dovuto creare una nuova normalità, poi col Pnrr è nuovo boom. Nel 2011 lo spread ha fatto cadere Berlusconi, oggi è alto ma Draghi è in sella. L'inflazione e il debito? Non sono più un problema. È retorica da regime.