Autonomia differenziata, la Consulta frena il governo ma non la riforma
La Corte Costituzionale ha bocciato alcuni aspetti importanti della riforma sull'autonomia differenziata delle regioni, appena varata dal governo Meloni. Ma non l'affossa del tutto. Certo ha creato una difficoltà in più, anche di tenuta della coalizione.
Autonomia, intendere correttamente la sussidiarietà
I vescovi italiani, piuttosto che condannare in via di principio la legge sull'Autonomia, avrebbero potuto fornire un aiuto alla interessante fase in corso con la loro Dottrina sociale. Partendo da una definzione corretta di sussidiarietà.
Sull'autonomia la Lombardia accelera e la Cei fraintende
Il governatore Fontana avvierà fin da subito l’applicazione della riforma, facendo da traino per le altre regioni. Ai vescovi che parlano di "Far West" occorre ricordare il principio di sussidiarietà.
La Chiesa italiana e l’autonomia differenziata
Diversi vescovi italiani si sono espressi contro la legge sull’autonomia differenziata, ma con un approccio slegato dai principi della Dottrina sociale della Chiesa. Piuttosto, si sposano gli slogan della sinistra, in questa come in altre occasioni.
Premierato, le incognite sul cammino del governo Meloni
Accantonato il presidenzialismo, Giorgia Meloni sta puntando forte sul premierato. Ma è un compromesso al ribasso, che rischia peraltro di sfociare in un esito simile a quello di Renzi nel 2016. E la Lega potrebbe remare contro.
Riforme: se non migliorano gli uomini non serviranno leggi migliori
Ogni maggioranza parlamentare prova a riformare la Costituzione. Questa maggioranza non fa eccezione. Ma le riforme che propone per cambiare l'esecutivo (presidenzialismo o premierato) e l'amministrazione (autonomia differenziata), porteranno cambiamenti positivi solo a certe condizioni.
Autonomia differenziata, un antidoto alle clientele
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo in dieci articoli predisposto da Calderoli e già emendato dai tecnici. Sinistra, Cgil e 5 Stelle protestano. Ma l’autonomia differenziata si basa sulla sussidiarietà verticale, un principio che minaccia il potere clientelare. Perciò la riforma è osteggiata.