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Arthur roche

Non sono i tradizionalisti, ma Roche a ignorare il Concilio
l'ideologia all'altare

Non sono i tradizionalisti, ma Roche a ignorare il Concilio

Il porporato perseguita il rito tradizionale in base al (falso) presupposto che la teologia sarebbe cambiata con il Vaticano II. In realtà, la vera contraddizione non è tra testi conciliari e Messa antica, ma tra il prefetto del Culto Divino e la liturgia.


Manifesti in zona Vaticano: "Libertà per la Messa in latino"
l'iniziativa

Manifesti in zona Vaticano: "Libertà per la Messa in latino"

Da questa mattina a Roma una serie di affissioni in difesa della liturgia tradizionale attirerà l'attenzione dei passanti e soprattutto di prelati e monsignori che entrano ed escono dalle sacre mura. Il comitato promotore chiede al Santo Padre di guardare anche a quelle "periferie liturgiche" che da tempo "non si sentono più ben accette nella Chiesa".


Messa in latino, un cardinale inglese contro il suo popolo
ARTHUR ROCHE

Messa in latino, un cardinale inglese contro il suo popolo

L’ulteriore stretta decisa da Roma sul rito antico crea imbarazzo e attesa nel Regno Unito, dove la Messa in latino è molto popolare. Il Prefetto del Culto Divino è infatti il cardinale inglese Artur Roche, peraltro molto poco amato dai suoi confratelli in patria. Occhi puntati su Westminster in attesa della sostituzione del cardinale Nichols.  Parla Damian Thompson.


La guerra alla Messa antica svela il bluff della sinodalità
rescritto

La guerra alla Messa antica svela il bluff della sinodalità

Dalla Santa Sede arriva un nuovo sottile colpo al rito tradizionale depotenziando ulteriormente i vescovi (liberi di negare ma non di concedere). Nella Chiesa del sinodo permanente solo di fronte alla tradizione liturgica si rialzano i muri che altrove si dice di voler abbattere.


Se Roche dà del “protestante” a chi ama la Messa antica
Il NEOCARDINALE

Se Roche dà del “protestante” a chi ama la Messa antica

Secondo il prefetto del Dicastero per il Culto Divino, le reazioni a Traditionis Custodes sono isteriche perché la Messa antica c’è ancora e chi non accoglie le riforme è «più protestante che cattolico». Ma il neoporporato Roche dimentica di dire che il giro di vite contro la Messa è già in corso e che lui è tra i protagonisti della guerra alla Tradizione.


Messa antica: le amnesie di Roche, che contraddice BXVI
TRADITIONIS CUSTODES

Messa antica: le amnesie di Roche, che contraddice BXVI

È trapelata la risposta che mons. Roche ha inviato al cardinale Nichols che chiedeva chiarimenti su alcuni aspetti del motu proprio di Francesco sulla Messa in latino, specie per l’amministrazione dei sacramenti. Il prefetto per il Culto Divino ritiene il rituale antico contrario all’«ecclesiologia», contraddicendo Benedetto XVI che ne sottolineava la dignità e chiariva che il Messale del 1962 non è mai stato abrogato. E Roche dimentica perfino un indulto del ’71, indicando di quale morte si vuol far morire il Vetus Ordo.


Culto divino, arriva Roche: è lui l'anti-Sarah
DICASTERO RIVOLUZIONATO

Culto divino, arriva Roche: è lui l'anti-Sarah

Dopo l'uscita di scena di Sarah il Papa nomina al vertice della Congregazione per il culto divino l'ex segretario Roche. Difficilmente si troverà in lui uno strenuo difensore della liturgia antica e del diritto dei fedeli e dei sacerdoti di potersi avvalere del Messale mai abrogato. Roche ha sostenuto il diritto dei vescovi di fare a pezzi tutti i pronunciamenti autorevoli della Chiesa sulla questione della comunione in mano. Ammiratore di Piero Marini, è stato infatti la spina nel fianco di Sarah e rappresentava l’opposizione interna all’allora Prefetto.