Il mistero dell’Annunciazione, nelle parole del Montfort
Nel Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, san Luigi Maria Grignion di Montfort spiega che i veri devoti della Madonna hanno «una singolare devozione per il grande mistero dell’Incarnazione del Verbo, il 25 marzo». Questo per due ordini fondamentali di motivi.
Fede e arte sacra, pittori alla “sfida” dell’Annunciazione
Prosegue l’iniziativa “Dipingi di nuovo il cattolicesimo”, che nel 2023, seguendo i misteri del Rosario, vedrà gli artisti impegnati innanzitutto a dipingere l’Annunciazione. La Bussola intervista Dariusz Karlowicz, presidente della Fondazione San Nicola e ideatore del progetto.
Annunciazione di Botticelli: un ineffabile mistero
Il giovane pittore si trovò ad affrontare l’ineffabile mistero teologico dell’Incarnazione del Verbo, il cuore della storia della Salvezza. Ne lasciò una splendida immagine, dove umano e divino si incontrano nella semplicità del quotidiano, inserendo l’episodio in un’impostazione rigorosamente prospettica che accentua il realismo di quanto sta accadendo.
Beato Angelico, il pittore che «ha veduto il Paradiso»
Al secolo Guido di Pietro, furono i contemporanei a chiamarlo Beato Angelico per la profonda spiritualità della sua pittura. Aveva compreso che il vero fine dell’arte è veicolare la Bellezza e la Verità, come dimostra, tra le sue molte opere, l’Annunciazione dipinta per il convento fiorentino di San Marco. Tra gli ammiratori dell’Angelico, la cui festa liturgica ricorre il 18 febbraio, Michelangelo. Che di lui diceva: «Quest’huomo l’ha veduto il Paradiso»
L'Annunciazione, tutto negli occhi di Maria
“L’eternità che si fissa in un istante”, così un noto studioso sintetizza l’immagine dell’Annunciata, rientrata a pieno titolo nell’esiguo corpus di opere rimaste e conosciute di Antonello da Messina, dopo essere stata attribuita per lungo tempo a Dürer.
Irriverente e sciatta: l'Annunciazione alla GMG
Sta facendo il giro del mondo il video della squallida “rappresentazione” dell’Annunciazione, messa in scena durante l’appena conclusa Giornata Mondiale della Gioventù di Panama. Una rappresentazione sciatta, inutilmente giovanilistica, irriverente, a tratti blasfema. Serve a riavvicinare i giovani al Mistero? O solo a ignorare il timor di Dio?