Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Macrina la Giovane a cura di Ermes Dovico
La deriva

Svizzera, spunta una lista di chiese per le “benedizioni gay”

Ascolta la versione audio dell'articolo

L’organizzazione elvetica “Alleanza per l’uguaglianza cattolica” ha pubblicato una lista di parrocchie disponibili a “benedire” coppie irregolari e coppie omosessuali. Pochi i sacerdoti presenti in elenco, ma la deriva in stile Fiducia supplicans va avanti.

Ecclesia 19_07_2024

Una lista di parrocchie dove s’impartiscono benedizioni gay. Una sorta di Gambero arcobaleno delle chiese dove le coppie omosessuali possono recarsi per ricevere una benedizione non come Dio comanda, ma come Víctor Manuel Fernández comanda.

L’idea è venuta all’elvetica Allianz Gleichwürdig Katholisch (AGK, Alleanza per l’uguaglianza cattolica), un’organizzazione di pseudo cattolici laici che ha sede a Lucerna e che raccoglie nel suo seno singoli, gruppi e «altre associazioni che condividono la visione di una Chiesa cattolica paritaria» e non certo gerarchica, aggiungiamo noi.

Lo scorso 15 luglio l’organizzazione elvetica ha pubblicato una lista di parrocchie disponibili a benedire coppie omosessuali e coppie irregolari. Sono circa una ventina per un totale di 40 persone benedicenti. Sul loro sito si può leggere che «le coppie queer, non sposate e risposate che cercano una benedizione dovrebbero immediatamente sapere dove sono benvenute. La AGK mantiene un elenco di sacerdoti e parrocchie cattoliche che danno benedizioni a tutti coloro che lo desiderano». In realtà e per fortuna o sfortuna sono pochi i sacerdoti presenti nell’elenco, la maggior parte sono laici, anche donne, quindi la benedizione non è liturgica. La sfortuna sta nel fatto che se il laico e la laica iniziano a benedire dentro una chiesa tra poco celebreranno "messa", ossia avremo preti donne e preti sposati che amministreranno sacramenti. Insomma, la benedizione gay prende tre piccioni con una fava.

Continuiamo a leggere: «ll principio uguaglianza di dignità/uguaglianza di diritti deve valere per tutte le persone, indipendentemente dal loro progetto di vita. Per l’AGK è quindi evidente che tutte le relazioni basate sul consenso devono essere viste e trattate come uguali». Quindi, per l’AGK, anche un rapporto incestuoso consensuale ha la dignità di ricevere una benedizione? Proseguiamo: «In molti luoghi della Svizzera è già prassi consolidata che i sacerdoti benedicano le coppie non sposate, risposate e queer». Questo è vero e non solo in Svizzera. Accade anche in Germania ad esempio. Fiducia supplicans è frutto anche di queste prassi illecite non vietate dai vescovi, bensì incoraggiate. La strategia è nota: crea una prassi diffusa e creerai le premesse per il riconoscimento giuridico della medesima prassi.

L’organizzazione elvetica ha anche un marchio, “Benedizioni per tutti”, che si può apporre sul sito della parrocchia oppure fisicamente nella bacheca parrocchiale. Ricorda un po’ il cartello “Qui metano” apposto presso i distributori di benzina, un plus di servizio liturgico assente in altre chiese, una certificazione di conformità egualitaria e inclusiva.

La gaia lista elvetica conferma una dinamica mondiale che da tempo ha ormai coinvolto la Chiesa cattolica: la sua divisione. All’apparenza non c’è più una sola Chiesa, ma tante chiese quante i colori arcobaleno: c’è la chiesa dei gay, dei divorziati risposati, degli ambientalisti eccetera. Ognuna ha i suoi riti, i suoi principi, il suo credo: Fiducia supplicans per i gay, Amoris laetitia per i divorziati risposati, la Pachamama per gli ambientalisti. In questo ginepraio di fedi sedicenti cattoliche diventa necessario e prioritario farsi riconoscere anche per mezzo di liste: per ritrovarsi tra simili, per non disperdersi, per non confondersi con le altre sigle cattoliche. Anche gli esclusi, nonostante il loro dissenso e loro malgrado, finiscono per essere percepiti come “chiesa altra”: pensiamo ai tradizionalisti innamorati del vetus ordo. Anche costoro sono stati costretti a pubblicare una lista di chiese dove si celebra Messa secondo il rito antico. Una Chiesa, quella cattolica, di fatto frammentata, spezzettata e quindi a pezzi. Ma “solo” nella prassi, dal momento che l’unità della Chiesa è indefettibile perché garantita da Cristo e Cristo non è diviso in Sé stesso.

E a proposito di Cristo e di liste, anche Lui ne ha redatta una tempo fa. Leggete qui: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra» (Mt 25, 31-33).



il libro

La diga rotta. Fiducia supplicans e la lobby arcobaleno

Un volume della TFP spiega come la controversa dichiarazione vaticana sulla benedizione alle coppie gay sia il punto di rottura dopo decenni di infiltrazioni omosessualiste volte a cambiare la prassi e la dottrina della Chiesa.

Il sacrilegio

Il primo “matrimonio” cattogay, frutto di Fiducia Supplicans

Messe in scena nella chiesa di St. Vincent de Paul, a Chicago, le prime “nozze” omosessuali in salsa cattolica: protagonisti padre Joseph Williams e due lesbiche (una metodista). Una conseguenza inevitabile di Fiducia supplicans.

- Il dossier sullo strappo di Fernández e Francesco

IL PROBLEMA

Orgoglio e sensualità, Fiducia supplicans ribalta l’ordine divino

La dichiarazione del prefetto Fernández reca in sé alcune caratteristiche del pensiero rivoluzionario. Corrêa de Oliveira le riassumerebbe in orgoglio e sensualità. Infatti, FS rifiuta l’ordine voluto da Dio e sottomette l’intelletto e la volontà alla sensualità.

- Il dossier: lo strappo di Fernández e Francesco

L'INTERVENTO

Müller: «Fiducia supplicans favorisce l'eresia»

19_02_2024 Luisella Scrosati

In un puntuale e duro articolo il cardinale tedesco demolisce la Dichiarazione che consente la benedizione delle coppie gay e rivendica il dovere di rifiutare tali benedizioni per amore della fede cattolica.

innescare processi

Fiducia supplicans: la rivoluzione attraverso la "prassi"

12_02_2024 Stefano Fontana

La dichiarazione sulle benedizioni alle coppie gay manifesta il metodo dell'intero pontificato: non serve chiarire sul piano dottrinale, purché si inizi a "fare" ciò che la dottrina non permetterebbe. 

L'APPELLO

Fiducia Supplicans, non è il tempo del silenzio

03_02_2024 Riccardo Cascioli

L'appello a cardinali e vescovi per impedire l'applicazione della benedizione delle coppie gay è un passo importante e dimostra come l'opposizione a Fiducia Supplicans non sia opera di «piccoli gruppi ideologici».
- Cardinali e vescovi, fermate Fiducia Supplicans
 

IL DOCUMENTO

Appello a cardinali e vescovi: fermate Fiducia Supplicans

02_02_2024

La benedizione delle coppie gay sovverte la dottrina cattolica. I pastori vietino la sua applicazione e chiedano al Papa di revocare la Dichiarazione. Firme eccellenti da tutto il mondo lanciano un documento, a cui è possibile aderire.
Revue Thomiste contro Fiducia supplicans: oscura le coscienzedi Luisella Scrosati

VERA PASTORALE

Una risposta a Fiducia supplicans: la soluzione mariana

02_01_2024

Per coloro che non riescono a uscire subito da una situazione oggettivamente peccaminosa, c’è una via che ha risolto tante situazioni pastorali difficili: “La soluzione mariana”. Un monaco benedettino spiega in che cosa consiste.
- Il dossier sulle benedizioni