Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Anastasio I a cura di Ermes Dovico

IL DOCUMENTO

Appello a cardinali e vescovi: fermate Fiducia Supplicans

La benedizione delle coppie gay sovverte la dottrina cattolica. I pastori vietino la sua applicazione e chiedano al Papa di revocare la Dichiarazione. Firme eccellenti da tutto il mondo lanciano un documento, a cui è possibile aderire.
Revue Thomiste contro Fiducia supplicans: oscura le coscienzedi Luisella Scrosati

Ecclesia 02_02_2024 English Español

Appello filiale
A tutti i Cardinali e Vescovi della Chiesa Cattolica

Eminenze, Eccellenze:
Noi sottoscritti, sacerdoti, accademici, scrittori, vi scriviamo in occasione dell'ultimo documento pubblicato dal Dicastero della Dottrina della Fede, Fiducia supplicans, che tanto scandalo ha suscitato nella Chiesa durante lo scorso Tempo di Natale.

Come è noto, una parte importante dell'episcopato mondiale lo ha praticamente rifiutato, perché evidentemente si allontana dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione della Chiesa. Venti conferenze episcopali, decine di prelati e perfino cardinali che hanno ricoperto le cariche più importanti, come i cardinali Müller e Sarah, hanno espresso il loro inequivocabile giudizio di condanna. Lo stesso è stato fatto anche dalle Confraternite del clero cattolico britannica, americana e australiana.
Mai nella storia della Chiesa cattolica un documento del Magistero romano aveva suscitato un rifiuto così forte.

In effetti, nonostante l'esplicita conferma della dottrina tradizionale della Chiesa sul matrimonio, contenuta nel documento, la pratica pastorale che esso consente si trova in diretta opposizione ad essa.
Tant'è che il documento è stato accolto molto favorevolmente dai pochi episcopati e prelati che da decenni chiedevano un cambiamento nella dottrina sulla morale sessuale. È evidente che il messaggio pratico che questa nuova dichiarazione trasmette è molto più in linea con il programma e le idee di chi vuole cambiare la dottrina che con la stessa dottrina che il documento dichiara di voler mantenere intatta.

Il documento, infatti, introduce una separazione tra dottrina e liturgia, da un lato, e pratica pastorale, dall’altro. Ma questo è impossibile. Infatti, l’azione pastorale, come ogni azione, presuppone sempre una teoria e, quindi, se la pastorale fa qualcosa che non è in armonia con la dottrina, quella che viene proposta è, in realtà, una dottrina diversa.
La benedizione (sia essa “liturgica” o “pastorale”) di una coppia è, per così dire, un segno naturale. Il gesto concreto dice qualcosa naturalmente e, quindi, ha un effetto comunicativo naturale, immediato, che non può essere modificato artificialmente attraverso le diverse sottigliezze del documento. Inoltre una benedizione, in quanto tale, nel linguaggio universale dell'umanità, implica sempre un'approvazione di ciò che viene benedetto.
Quindi, il segno concreto che si dà con tali benedizioni, di fronte al mondo intero, è che le “coppie irregolari”, sia extraconiugali che omosessuali, sarebbero ormai, secondo la Chiesa cattolica, gradite a Dio, proprio nel tipo di unione che le configura come coppie.

Né ha senso separare “coppia” e “unione”, come ha tentato di fare il cardinal Fernández, poiché la coppia è coppia per l’unione stessa che le dà esistenza.
Il fatto che altre circostanze accidentali significative (come il tempo, il luogo, o gli addobbi – come fiori, abiti nuziali, ecc.) siano escluse dall'atto non cambia la natura dell'atto stesso, poiché persiste il gesto essenziale e centrale.
Inoltre, sappiamo tutti per esperienza quanto valgano e quanto durino queste “restrizioni”.
Il fatto decisivo è che un sacerdote dà la sua benedizione a due persone che si presentano come una coppia, e precisamente una coppia definita dalla sua relazione oggettivamente peccaminosa.
Pertanto (a prescindere dalle intenzioni e dalle interpretazioni del documento, o dalle spiegazioni che il sacerdote cercherà di dare) quest'azione sarà il segno visibile e tangibile di una dottrina diversa, che contraddice quella tradizionale.

Ricordiamo che la dottrina tradizionale in materia deve ritenersi infallibile, poiché confermata inequivocabilmente dalla Sacra Scrittura e dalla Tradizione, una tradizione universale e ininterrotta, ubique et semper. E bisogna anche ricordare che questa dottrina è una dottrina di legge naturale, che non ammette cambiamenti.
Nella pratica, i fedeli non saranno neppure al corrente delle sottili giustificazioni teoriche introdotte dalla Dichiarazione, tanto meno di quelle che sono state aggiunte successivamente nel chiarimento della Dichiarazione.

Il messaggio che è stato effettivamente lanciato e che il popolo di Dio e il mondo intero inevitabilmente riceverà e sta già effettivamente ricevendo è che:
La Chiesa cattolica si è finalmente evoluta e ora accetta le unioni omosessuali e, più in generale, le unioni extraconiugali.
Una situazione del genere giustifica pienamente il deciso rifiuto di tante conferenze episcopali e di tanti prelati, di tanti teologi e di tanti laici.

In questo contesto, non è assolutamente giustificato, soprattutto per un cardinale o un vescovo, rimanere in silenzio, poiché lo scandalo che si è già verificato è grave e pubblico e, lasciato a se stesso, diventerà inevitabilmente più grave e profondo.
La minaccia non è minore, ma tanto maggiore e più grave, perché l’errore viene dalla stessa  Sede Romana.

Questo errore è destinato a scandalizzare i fedeli, e soprattutto i piccoli, i semplici fedeli che non hanno modo di orientarsi e di difendersi in una tale confusione: «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio che gli legassero al collo una macina da mulino e lo gettassero in mare» (Mt 18,6).
I pastori e tutti coloro che hanno una responsabilità nella Chiesa sono stati costituiti come sentinelle: «Se la sentinella, vedendo arrivare la spada, non suona il corno per avvertire il popolo, e quando arriva la spada colpisce qualcuno di loro, questi saranno colpiti per la loro iniquità, ma del loro sangue io chiederò conto alla sentinella » (Ez 33,6).

Alla luce di tutto ciò, vi supplichiamo ferventemente:
(1) Seguite l'esempio coraggioso di tanti fratelli vescovi sparsi nel mondo: vietate immediatamente l'applicazione di questo documento nelle vostre rispettive diocesi.
(2) Inoltre, chiedete direttamente al Papa di revocare urgentemente questo infelice documento, che è in contraddizione sia con la Scrittura che con l'ininterrotta Tradizione della Chiesa, e che produce chiaramente un grave scandalo.

In questo momento difficile, una parola chiara di verità sarà il miglior esempio della vostra dedizione coraggiosa e fedele al popolo di Dio che vi è stato affidato, segno di fedeltà alla vera missione del Papato e allo stesso tempo il modo migliore per collaborare con il Papa stesso, una eloquente “correzione fraterna”, di cui egli ha urgente bisogno in questo ultimo e più critico periodo del suo pontificato e della sua vita.

Se si reagisce prontamente, c'è ancora qualche speranza di salvare questo pontificato e la stessa persona del papa da una macchia che altrimenti potrebbe gravare su di lui indelebilmente, non solo nella storia, ma anche nell'eternità.


ATTENZIONE: Pastori, religiosi, studiosi, professori, medici e altre persone qualificate possono aggiungere la propria firma a questo elenco nelle prossime due settimane. Vi preghiamo di indicare il vostro nome, le qualifiche, la posizione e la residenza, entro il 15 febbraio, a filialappeal@gmail.com. Un elenco definitivo di tutti i firmatari sarà pubblicato il 17 febbraio.
 

Edmund P. Adamus, MA, Secretary to Commission of Inquiry into Discrimination Against Christians, UK

Wolfgang R. Ahrens, PhD Philosophy, Chile

Sergio González Arrieta, MA in Classics and History, Chile

Gil Bailie, Founder and President of the Cornerstone Forum

Dr Heinz-Lothar and Raphaela Barth, Bonn, Germany

Donna F. Bethell, JD, USA

Judie Brown, President, American Life League, Falmouth, Virginia

Dr Dr Sergio R. Castaño, CONICET, Argentina

Paweł Chmielewski, commentator for Polonia Christiana, Warsaw, Poland

Michelle Cretella, MD, USA

Edgardo J. Cruz Ramos, President, Una Voce Puerto Rico

Dr Tomasz Dekert, religious studies scholar, Rajbrot, Poland

Deacon Julian L. Delgado, MD

Roberto de Mattei, historian, President of Lepanto Foundation, Rome, Italy

Deacon Nick Donnelly, MA, England

C. Joseph Doyle, Executive Director, Catholic Action League of Massachusetts

Rev. Angelo Luigi Fratus, Montfort Missionary, Zambia

Rev. Stanisław Gibziński, Portsmouth Diocese, England

Corrado Gnerre, professor of theology and founder of Il cammino dei tre sentieri

Maria Guarini, author, Editor of Chiesa e postconcilio

Michael K. Hageböck, headmaster and journalist, Germany

Michael Hichborn, President of the Lepanto Institute, Virginia

Maike Hickson, PhD, Front Royal, VA

Prof. Dr.rer.nat. Dr.rer.pol. Rudolf Hilfer, Stuttgart, Germany

Rev. Joseph Illo, Pastor, Star of the Sea Parish, San Francisco, California

Marek Jurek, former Marshal of the Polish Parlament, Wólka Kozodawska, Poland

Bogusław Kiernicki, President, Saint Benedict Foundation, Dębogóra, Poland

Kacper Kita, publicist, international policy analyst, Poland

Rev. Donald Kloster, Lumen Christi Academy Principal, Pipe Creek, TX

Dr Dr Dr.med. Adorján F. Kovács, Frankfurt am Main, Germany

Dr Thaddeus Kozinski, Memoria College

Gabriele Kuby, sociologist and author, Prien am Chiemsee, Germany

Peter A. Kwasniewski, PhD, Lincoln, Nebraska

Dr John R. T. Lamont, D.Phil.

Philip F. Lawler, author, Editor of Catholic World News

Leila M. Lawler, author

Rev. Joseph Levine, Pastor, Holy Family Catholic Church, Burns, Oregon

Pedro L. Llera, director of educational centers, Gobiendes, Spain

Maria Madise, Managing Director, Voice of the Family, UK

Rev. Patrick H. Magee FLHF, Fall River, MA

Dr Regis Martin, professor of theology, Franciscan University Steubenville

Brian M. McCall, Orpha and Maurice Merrill Chair in Law, University of Oklahoma

Deacon Eugene McGuirk, Front Royal, Virginia

Dr Justyna Melonowska, psychologist and philosopher, Warszawa, Poland

Rev. Cor Mennen, emeritus lecturer in Canon Law, Seminary of ‘s-Hertogenbosch

Dr Paweł Milcarek, Editor of Christianitas, Brwinów, Poland

Sebastian Morello, PhD, Senior Editor of The European Conservative

Rev. Alfredo Morselli, Italy

Rev. Gerald E. Murray, JCD, Pastor, Church of the Holy Family, New York, NY

Dina Nerozzi, MD, child psychiatrist and endocrinologist, former professor at the University of Rome

Doyen Nguyen, MD, STD, moral theologian, bioethicist, USA/Portugal

Rev. Daniel R. Nolan, FSSP, Littleton, CO

Deacon Dr Bart Overman, Den Bosch, The Netherlands

Michael Pakaluk, PhD, professor of ethics and social philosophy, Washington, DC

Gottfried Paschke, theologian, retired professor of mathematics, Bad Homburg, Germany

Paolo Pasqualucci, retired Professor of Philososophy, Faculty of Law, Perugia, Italy

Rod Pead, Editor, Christian Order, UK

Dr Claudio Pierantoni, PhD History of Christianism, PhD Philosophy, Chile

Rev. John A. Perricone, PhD, adjunct professor of philosophy, Iona College in New Rochelle, New York

Prof. Thomas Pink, emeritus professor of philosophy, King’s College, London

Rev. Andrew Pinsent, MA, Dphil, PhB, STB, PhL, PhD, FRSA, University of Oxford, UK

Tomasz Rowiński, historian of ideas, Editor of Christianitas, Grodzisk Mazowiecki, Poland

Anna Rist, retired professor of classics, Toronto, Canada

John Rist, PhD, retired professor of classics and early Chrisitian philosophy and theology

Luis Román, theologian and Catholic commentator, Florida

Jesse Romero, Catholic apologist, evangelist, author, Queen Creek, Arizona.

Eric Sammons, Editor, Crisis Magazine

Dr César Félix Sánchez Martínez, professor of philosophy, Universidad Nacional de San Agustín, Perú

Dr Tommaso Scandroglio, author, Italy

Wolfram Schrems, Mag. theol., Mag. phil., catechist, pro-life activist, Vienna, Austria

Dr Anna Silvas, specialist in Greek Fathers, retired adjunct, UNE, Australia

Rev. Robert Sirico, President, St. John Henry Newman Institute, Grand Rapids, Michigan

Dr Michael Sirilla, Professor of Theology, Franciscan University of Steubenville, Ohio

John Smeaton, Co-founder of Voice of the Family, UK

Rev. Tam X. Tran, S.T.L., Pastor of Our Lady of Vietnam Catholic Church, Silver Spring, Maryland

Rev. Glen Tattersall, Pastor of St. John Newman Parish, Melbourne, Australia

Inge M. Thürkauf, actress, journalist, pro-family public speaker, Germany

José Antonio Ureta, author, Paris, France

Aldo Maria Valli, writer, Rome, Italy

Dr Gerard van den Aardweg, author, psychologist and psychotherapist, The Netherlands

Mathias von Gersdorff, author and pro-life activist, Frankfurt, Germany

Prof. Dr Berthold Wald, retired professor of philosophy, Münster, Germany

Dr Thomas Ward, President, John Paul II Academy of Human Life and the Family

Leonard P. Wessell, Dr.Phil., PhD, emeritus professor, German Studies, University of Colorado

John-Henry Westen, Co-founder and Editor-in-chief, LifeSiteNews

Elizabeth D. Wickham, PhD, Executive Director, Lifetree.org, Raleigh, North Carolina

Dr Timothy Williams, professor of French, Franciscan University of Steubenville, Ohio

Chilton Williamson, writer, former editor at National Review and Chronicles, Laramie, Wyoming

Dr Hubert Windisch, priest, retired professor of pastoral theology, Burglengenfeld, Germany

Deacon Timothy Woods, Huntington, Indiana

Elizabeth F. Yore, Esq., Founder of Yore Children, Chicago, Illinois

ATTENZIONE: Pastori, religiosi, studiosi, professori, medici e altre persone qualificate possono aggiungere la propria firma a questo elenco nelle prossime due settimane. Vi preghiamo di indicare il vostro nome, le qualifiche, la posizione e la residenza, entro il 15 febbraio, a filialappeal@gmail.com. Un elenco definitivo di tutti i firmatari sarà pubblicato il 17 febbraio.



pastorale deviata

Revue Thomiste contro Fiducia supplicans: oscura le coscienze

02_02_2024 Luisella Scrosati

La prestigiosa rivista domenicana interviene sui problemi sollevati dalla Dichiarazione e sulle reazioni: «quando le affermazioni sulla fede e sulla morale offendono il sensus fidei, c’è un istintivo moto di diffidenza che si manifesta collettivamente».

omoeresia

Famiglia cristiana usa Fiducia supplicans per benedire le unioni gay

01_02_2024 Andrea Zambrano

Il settimanale paolino dedica la copertina ai "credenti omosessuali" e benedice le unioni civili raccontando le storie delle coppie gay. Tra stravolgimenti della Bibbia, negazione del peccato e promozione dei gruppi cristiani Lgbt va in scena una presentazione della "famiglia gay". 
- Siviglia: un Cristo osé sul manifesto delle confraternite, di Stefano Chiappalone
- Il dossier Fiducia Supplicans 

pastori fedeli

No a Fiducia supplicans: è la volta dei vescovi olandesi

24_01_2024 Luisella Scrosati

Se il Belgio aveva addirittura anticipato le benedizioni a qualsiasi coppia, la vicina Olanda si smarca: niente benedizione, solo una preghiera e solo per i singoli. E il cardinale Zen chiede la rimozione di Fernandez.
- Benedizioni coppie gay: atti malvagi che il sacerdote deve negaredi Tommaso Scandroglio

LA RESISTENZA

Benedizioni coppie gay, atti malvagi che il sacerdote deve negare

Benedire una coppia irregolare o omosessuale è un’azione intrinsecamente malvagia, com’è chiaro per la Bibbia e il Magistero. Se un vescovo comandasse le “benedizioni” di Fiducia supplicans, un sacerdote non dovrebbe obbedire, anche agendo con astuzia. Il card. Ambongo insegna.

ESCLUSIVO

Müller: Le benedizioni per le coppie gay sono blasfeme

22_12_2023 Gerhard Müller*

In questo documento esclusivo che la Nuova Bussola Quotidiana pubblica, il prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede analizza la dichiarazione Fiducia Supplicans che apre alle benedizioni per le coppie irregolari, e invita preti e vescovi a evitare tali benedizioni.
- DOSSIER: Benedizioni a coppie gay, un documento irricevibile

TERREMOTO VATICANO

Benedizioni gay, i vescovi si ribellano: è guerra delle pastorali

21_12_2023 Luisella Scrosati

La Dichiarazione del Ddf sulle benedizioni "omo" sta frantumando l'unità tra i vescovi. Esultano gli svizzeri e i tedeschi. I pastori di Kazakistan e Malawi dicono no e con loro lo spagnolo Munilla. Una divisone destinata ad ampliarsi. La guerra delle pastorali è iniziata.