Sì ai danneggiati, ma solo se non parlano male del vaccino
Ascolta la versione audio dell'articolo
Ora che non si possono più negare, i giornali si accorgono del dramma dei danneggiati da vaccino, ma la condizione per parlarne è una: purché non si parli male dei vaccini per non darla vita ai no vax. Un ricatto e uno schiaffo a chi sta male.

Danneggiato sì, purché non si lamenti della sventura e purché si dichiari pro-vaccini. Sembra essere questa la condicio sine qua non per poter finire sui giornali generalisti a parlare di danni da vaccino. Il primo caso di danneggiato e invalido da vaccino covid non pentito è andato in scena sul quotidiano abruzzese Il Centro, che ha raccontato la storia di un dirigente di azienda e del suo calvario post inoculo.
Ma con una accortezza: guai a parlare male del vaccino che lo ha portato a vivere senza una gamba. E soprattutto, guai a dare adito ai no vax di avere finalmente a disposizione la pistola fumante per affossare definitivamente i vaccini anti covid. Anzi. Il vaccino deve uscirne immacolato perché il punto è come si reagisce alle sventure, non certo il fatto che le sventure possano arrivare. Perché se arrivano col vaccino miracoloso, bisogna farsi forza, accettare e sorridere.
È tutto scritto nero su bianco nell’intervista che Alberto Mutignani ha fatto al direttore Cna Abruzzo Silvio Calice, di 52 anni.
L’intervista è intensa e piacevole perché, indipendentemente da ciò che ha causato la sua disabilità permanente (in questo caso un trombo provocato dal vaccino Astrazeneca), ne esce il quadro di una persona positiva, che ha reagito al dramma subito fino al punto da non farsi travolgere. Anzi, cercando di rialzarsi con speranza e coraggio, continuare a lavorare, continuare a fare sport e diventare un testimonial di uomini bionici (come li chiama lui). Niente da dire sul messaggio positivo che la sua intervista suscita. Anzi da prendere da esempio per tutti i casi della vita in cui ad un certo punto, un incidente o un infortunio, arrivano a sconvolgerla.
Ma l’intervista ha con sé anche un altro messaggio e su questo è interessante notare che resta sottotraccia un velo di obbedienza, cieca pronta e assoluta (direbbe Guareschi) che non può non destare inquietudine.
«Questa è la storia di uomo a cui è stata amputata una gamba dopo un vaccino contro il Coronavirus», esordisce l’autore. Ma attenzione, puntualizza subito dopo: «Delle molte cose dette nel corso di questa lunga intervista, quella che forse si noterà di più sarà la sua posizione su questo vaccino della discordia: favorevole, nonostante tutto e contro le lusinghe di una parte di mondo».
Le lusinghe sarebbero quelle, a detta loro, del mondo no vax. Infatti, poco più avanti l’intervistatore gli chiede: «Non è diventato no-vax?». Risposta: «No, mai. E ogni volta che mi hanno proposto un’intervista ho avuto il terrore di diventare un simbolo per loro». Infatti, spiega di essere stato corteggiato: «Era molto forte il rischio che utilizzassero me e la mia storia come scusa per parlare di altre cose, di altri problemi e giustificare certe posizioni. Una volta ho pensato di accettare, ero in macchina che andavo a fare l’intervista, poi ho pensato che potesse diventare una cosa contro di me, contro quello in cui credo».
“Quello in cui credo”, evidentemente è il vaccino come panacea, concetto spiegato appena prima quando ha svelato i motivi per cui si era vaccinato: «Consideravo e considero ancora il vaccino una risposta giusta per ridurre l’emergenza».
Il punto toccato, quindi, sembra essere prettamente ideale, se non ideologico. Parlare di come il vaccino gli abbia rovinato la vita sarebbe stato un assist ai no-vax.
C’è in questa lettura uno sgradevole e stigmatizzabile pregiudizio, e lo scriviamo con tutto il rispetto umano per la sua posizione, ma dopo aver raccolto centinaia se non migliaia di testimonianze di danneggiati da vaccino (l’attività svolta dalla Bussola in questi anni è sotto gli occhi di tutti) i quali hanno raccontato di come l’essere danneggiati da vaccino li abbia fatti diventare dei fantasmi, doppiamente ignorati, dallo Stato e dalla grande stampa, doppiamente discriminati, dai pro vax (al motto di: “eh, è la vita, ma siete solo una minoranza”) e dalla nebulosa e oscura galassia dei no vax (“fatti tuoi, hai voluto bucarti, e ora ti arrangi, perché devo pagarti le cure io?”).
Entrambe queste posizioni che rappresentano gli estremi di questa guerra civile latente sono state sentite dalle nostre orecchie nel corso della nostra attività di documentazione del dramma dei vaccinati danneggiati e invalidi e rappresentano i confini entro cui i danneggiati del Comitato Ascoltami si trovano a dover navigare, mai completamente al sicuro dai rovesci che gli arrivano addosso dall’una e dall’altra parte: umiliati dagli uni e colpevolizzati dagli altri.
Infatti, il pregiudizio che trasforma dei semplici danneggiati da vaccino in pericolosi militanti della causa antivaccinista è ancora fortemente radicato. E probabilmente, rispondendo così, Calice non ha fatto altro che chiamarsi fuori da una guerra per bande che noi stessi tocchiamo ancora con mano, ma lo ha fatto togliendo al danneggiato da vaccino Covid la dignità di considerarsi un malato da ascoltare per quello che è: un danneggiato da vaccino, una persona per la quale, incontestabilmente, i famosi rischi hanno superato i benefici.
Perché l’intervista offertagli dal Centro, e qui sta il punto inquietante di come la stampa affronti ancora questo dramma, non è altro che un ricatto velato: si può parlare della tua storia, ma purché non si critichi il vaccino. E purché emerga che: d’accordo, il vaccino può aver fatto dei danni, ma ora non è il momento di stare a lamentarsi. Bisogna comunque difendere la causa. Costi quel che costi.
Se Calice si fosse lamentato della situazione di vita dolorosa in cui l’ha cacciato l’inoculo di Astrazeneca, infatti, se avesse anche solo detto che se dovesse tornare indietro non lo rifarebbe, possiamo essere certi che nessun giornale gli avrebbe concesso tutto questo spazio per raccontarsi. Perché così hanno fatto con tutti gli altri. Sarebbe stato uno dei tanti a cui il vaccino ha rovinato la vita. E per questi, nonostante oggi non si possa più negare questa realtà, non si trova nemmeno lo spazio di due righe in cronaca. Il dogma del vaccino che ha salvato l’umanità non deve essere scalfito.
«"Ascoltami". Noi, malati post vaccino e senza dignità»
Appena costituito ha già 100 iscritti, numero che crescerà. Non chiedono risarcimenti, solo di essere ascoltati da quello Stato che, dopo averli costretti a vaccinarsi, ora li abbandona di fronte a reazioni avverse neurologiche e autoimmunitarie che non si vogliono studiare né curare. Nasce Ascoltami, il comitato delle vittime da reazione grave avversa. «Molti di noi hanno già speso 5000 euro per sentirsi accusare di isteria, ma qua c'è chi non cammina e chi non dorme più». Nel board sono tante le testimoni che hanno raccontato alla Bussola il proprio calvario. Due legali offrono patrocinio per inviare segnalazioni coordinate ad Aifa. La portavoce: «Siamo malati senza dignità: perché destinano medici alla cura del long covid e non delle reazioni avverse?».
«Da Meloni parole importanti su noi danneggiati, ora incontrateci»
Meloni e Schillaci ammettono gli effetti avversi da vaccino e promettono una commissione scientifica. La Bussola intervista Federica Angelini, fondatrice del Comitato Ascoltami che riunisce 5000 danneggiati: «Parole importanti, ora Schillaci ci riceva. Abbiamo molto materiale e chiediamo cure: siamo allo stremo».
- Pfizergate, von der Leyen trema, di Luca Volontè
Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato
Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia».
«Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati
Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l'impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.
Il "liberal" New York Times si accorge dei danneggiati da vaccino
L'inchiesta del New York Times sui danneggiati da vaccino: una lunga discesa nel dramma di migliaia di persone che, come in Italia, chiedono solo di essere ascoltate.
«Doveroso ascoltare in Commissione i danneggiati da vaccino»
Il comitato dei danneggiati da vaccino Ascoltami lancia un appello tramite la Bussola e chiede di essere audito in Commissione Covid: «Abbiamo seguito l'iter vaccinale e ora viviamo i danni sulla nostra pelle». Già sette membri della Commissione danno via libera: «Ci saranno, doveroso ascoltarli».
«Ora Governo e Ministero al lavoro per i danneggiati da vaccino»
«Governo e Ministero impegnati in un tavolo tecnico per curare da subito i danneggiati da vaccino». Così Alice Buonguerrieri (Commissione Covid) nel primo incontro pubblico con Federica Angelini del Comitato danneggiati Ascoltami al convegno della Bussola. Müller: «Chiesa assoggettata allo Stato, quei vaccini una manipolazione genetica, non c'era necessità di obbligo».
«Immuni al pensiero totalitario» di Paolo Bellavite
- VIDEO: il convegno Pandemiopoli
Danneggiati contro Speranza sotto gli occhi della Procura
Oltre 300 (erano previsti in 100) al sit-in davanti alla Procura per chiedere di non archiviare l'inchiesta sui vaccini anti-Covid che vede accusati Speranza e l'ex Aifa Magrini. Sotto le finestre del procuratore sfila il dolore di invalidi e madri senza più figli che chiedono ascolto, cure e giustizia.
Il dramma dei danneggiati sfila davanti alla Procura
Domani a Roma la manifestazione promossa dal Comitato Ascoltami e Osa Polizia per chiedere verità e giustizia sull'inchiesta che vede coinvolti Speranza e Magrini (ex Aifa). Molte le testimonianze di danneggiati e mamme coraggio di ragazzi morti improvvisamente dopo il vaccino anti-Covid. Ci sarà anche la Bussola che modererà gli interventi.
«Verità e giustizia». Il sit in dei danneggiati davanti alla Procura
Ascoltami e gli altri estensori della denuncia contro Speranza e Magrini portano i danneggiati in piazza davanti alla procura per chiedere verità e giustizia e di non archiviare l'indagine sull'ex ministro. Con loro ci sarà anche la Bussola.
Ascoltami, il convegno che riunisce medici e pazienti
Sono ormai 1800 i membri di Ascoltami, il comitato che dà voce ai danneggiati da vaccino. Sabato a Milano il primo convegno con medici e giornalisti. E soprattutto loro: le vittime della campagna vaccinale di massa. Presente anche la Bussola, che ha raccolto le prime testimonianze dei malati poi confluiti nel comitato.
«Diritti umani violati»: Ascoltami porta i vaccini davanti alla Cedu
Le reazioni avverse al vaccino-Covid provano che le leggi che hanno imposto la vaccinazione hanno violato un diritto umano. I danneggiati da vaccino-Covid riuniti nel Comitato Ascoltami portano la sentenza della Corte costituzionale davanti alla Corte europea dei diritti umani: «È stata lesa la Convenzione di Roma in relazione al diritto alla vita, alla salute, all’integrità psicofisica, alla dignità umana». Si profila una battaglia legale per chiedere giustizia.
Danni da vaccino, il Ministero a processo: è la prima volta
Il Tribunale del lavoro di Reggio Emilia accoglie la richiesta di un invalido da vaccino che si batte per il risarcimento. Ma invece di citare in giudizio l'Asl, chiamerà in causa direttamente il Ministero della Salute e Aifa. Il processo non potrà ignorare il nesso di causa già accertato nel suo caso dalla Commissione militare.
- Pandemiopoli: il convegno e i libri della Bussola
Covid e vaccini, una veglia per ricordare vittime e danneggiati
Di giorno in giorno emerge un quadro di omissioni e complicità nella gestione del Covid-19. Permane il muro di silenzio su vittime e danneggiati da vaccini o da ostacoli alle cure contro il virus. Ecco i motivi della “Veglia della Memoria” organizzata dalla Rete Patris Corde per il 13 maggio.
3000 morti: Pfizer ammette con freddezza il dramma dei danneggiati
900 casi di cecità, 700 complicazioni in gravidanza. E 3000 decessi. I dati del Report di Pfizer confermano solo ora che era proprio vero: la vaccinazione voleva dire rischiare la vita. E la salute. E per tali motivi non avrebbe dovuto essere coercitivamente obbligatoria.
«Danneggiati da ascoltare, vergognosa campagna di pensiero unico»
Per imporre il nuovo vaccino anti-Covid si fa leva sulla paura: il Ministero impone il tampone ai sintomatici in pronto soccorso; e si zittisce chi parla di effetti avversi. Come il senatore Borghi che ospita in Senato, per la prima volta, danneggiati e medici e alla Bussola dice: «Vergognosa campagna di pensiero unico, chi dissente viene aggredito».
«Noi danneggiati, dopo due anni ancora in attesa di ascolto»
Il "Comitato Ascoltami" compie due anni. La fondatrice Federica Angelini alla Bussola. «Ancora non abbiamo avuto l'ascolto che ci aspettavamo dalle istituzioni sui danni da vaccino, ma il gruppo è cresciuto fino a 4200 iscritti. La nostra forza è stato restare uniti e confrontarci con la gente».
Un conforto ai danneggiati: ecco la vera Chiesa in Ascolto
Un conforto spirituale o anche solo umano per i danneggiati da vaccino, abbandonati anche da molte istituzioni ecclesiali. Nasce Chiesa in Ascolto, direttamente collegata al Comitato Ascoltami che vuole un accompagnamento di religiosi, sacerdoti e consacrate con chi ha subito reazioni avverse da vaccino.