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La storia

Rosa Mistica, le apparizioni descritte da Pierina Gilli

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Nei Diari di Pierina Gilli, ampio spazio è dedicato alle apparizioni (di Maria e non solo) che la veggente di Montichiari avrebbe avuto dal 1944 in poi. Sebbene tuttora non riconosciute, è ad esse che si legano i messaggi e i frutti oggi giudicati positivamente dalla Chiesa. Ripercorriamo le principali.
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Ecclesia 11_07_2024 English Español

Dopo il dialogo Roma-Brescia e il sostanziale benestare dato dal Dicastero per la Dottrina della Fede ai messaggi diffusi da Pierina Gilli (1911-1991), la devozione a Rosa Mistica è entrata ufficialmente in una nuova fase. Non si tratta ancora del riconoscimento della soprannaturalità delle apparizioni occorse alla veggente di Montichiari (vedi qui e qui), ma si riconoscono – con la controfirma del Papa – i molti frutti legati all’esperienza spirituale della stessa Pierina e, appunto, i diversi aspetti positivi dei messaggi che lei disse di aver ricevuto dalla Madonna e in parte anche da Gesù.

È allora bene vedere almeno il nucleo di queste apparizioni, che pure costarono a Pierina tante incomprensioni e umiliazioni all’interno della Chiesa. Ma per tutta la sua vita ella si mantenne figlia obbediente alla Sposa di Cristo. E, d’altra parte, non mancarono i pastori e comuni fedeli che le credettero e la aiutarono nella sua missione.

Nei suoi Diari, Pierina Gilli dà conto di molte apparizioni avute dal 1944 in poi. Due i cicli mariani fondamentali, destinati alla Chiesa e al mondo intero: il primo nel 1946-47, quando la Madonna le trasmise una nuova devozione da praticare in primis negli istituti religiosi e tra i sacerdoti, ma che tutti (ciascuno secondo il proprio stato di vita) sono chiamati in qualche modo a coltivare; il secondo nel 1966, rivolto agli ammalati in particolare e a tutti i suoi figli in generale.

Preparatorie al primo ciclo mariano furono le apparizioni di santa Maria Crocifissa Di Rosa (1813-1855), fondatrice delle Ancelle della Carità. Pierina era entrata in questo istituto come postulante all’età di 33 anni, ma non riuscì mai a coronare il desiderio – che le era sorto fin dall’adolescenza – di diventare suora, a causa dei ricorrenti e gravi problemi di salute che più di una volta la portarono sull’orlo della morte. E si aspettava la sua morte quando, la mattina del 17 dicembre 1944, dopo 12 giorni di incoscienza e 40 ore di completo stato comatoso per via della meningite, Pierina venne visitata da una suora vestita di nero, che la guarì. Quella suora era l’allora beata Maria Crocifissa, come le Ancelle, meravigliate per l’improvviso miglioramento di Pierina, compresero dopo aver parlato con la stessa postulante. Da allora santa Maria Crocifissa sarebbe apparsa molte altre volte a Pierina, sia da sola sia in compagnia della Madonna.

Il primo incontro con la Madre celeste risale al 24 novembre 1946, quando Pierina vide la Vergine con tre spade nel petto che richiedevano l’offerta, come si legge nei Diari, di «preghiere, sacrifici e sofferenze per riparare i peccati di tre categorie di anime consacrate a Dio. Primo: per le anime religiose che tradiscono la loro vocazione; Secondo: per riparare il peccato mortale di queste anime; Terzo: per riparare il tradimento dei sacerdoti che si rendono indegni del loro sacro ministero».

La notte di una seconda apparizione di Maria con le tre spade nel petto (1 giugno 1947), Pierina ebbe anche una visione dell’Inferno dove vide delle anime consacrate morte in stato di peccato mortale. Pierina, all’epoca infermiera all’ospedale di Montichiari, era giunta a quella visione dopo un mese di penitenze e persecuzioni demoniache. E quelle sofferenze, vissute in unione alla croce di Cristo, «sono valse a strappare dal potere del demonio alcune nostre religiose», come le rivelò la Di Rosa nella stessa circostanza.

Andiamo all’apparizione cruciale del 13 luglio 1947: per la prima volta Maria SS. le si manifestò nelle sembianze di Rosa Mistica. Sul petto non c’erano più le tre spade, bensì tre splendide rose: una bianca (simbolo della preghiera), una rossa (il sacrificio) e una gialla dorata (la penitenza). «Nostro Signore – disse la Madonna – mi manda per portare una nuova devozione mariana in tutti gli istituti e congregazioni religiose, maschili e femminili, e anche ai sacerdoti secolari». La Vergine chiese quindi di celebrare, in ogni istituto, il 13 di ogni mese come “giornata mariana”, a cui premettere 12 giorni di preparazione: «Tale giorno sia santificato con particolari preghiere, quali la santa Messa, la santa Comunione, il Rosario, l’ora di adorazione». Nei messaggi trasmessi da Pierina, Maria insiste sul fatto che tutto questo serve a riparare le offese ricevute dal Signore da parte delle anime consacrate. Rosa Mistica promette che gli istituti che la onoreranno di più «avranno maggior fioritura di vocazioni e meno vocazioni tradite (…) e grande santità nei ministri di Dio». E chiede una festa, in particolare, per il 13 luglio.

IL CICLO AL DUOMO DI MONTICHIARI (1947)

Sempre nel ‘47 ci fu il ciclo delle quattro apparizioni nel duomo di Montichiari. Nella prima, il 16 novembre, la Madonna poggiò i piedi su quattro mattonelle unite, dopo aver chiesto a Pierina di fare su di esse con la lingua, in segno di penitenza e purificazione, una croce. E raccomandò di recintare quelle mattonelle, per non calpestarle, a ricordo della sua visita. Lo stesso giorno Maria fece per la prima volta riferimento alle sue apparizioni a Ghiaie di Bonate, occorse nel maggio 1944 alla piccola Adelaide Roncalli (e tuttora non riconosciute), lamentando che lì «si nega la realtà della mia presenza». Raccomandò anche di non commettere più peccati contro la purità.

Nella terza apparizione al duomo (7 dicembre 1947) Maria apparve con i santi pastorelli Francesco e Giacinta e rivelò a Pierina il legame tra Fatima, Bonate e Montichiari: «A Fatima feci diffondere la devozione della consacrazione al mio Cuore. A Bonate cercai di farlo penetrare nella famiglia cristiana. Invece qui a Montichiari desidero che la devozione già accennata “Rosa Mistica”, unita alla devozione al mio Cuore, venga approfondita negli istituti religiosi, affinché le anime religiose attirino grazie abbondanti dal mio materno Cuore».

Per la festa dell’Immacolata del ‘47, nella quarta e ultima apparizione del ciclo al duomo, pieno all’inverosimile, Maria chiese di praticare l’8 dicembre di ogni anno, a mezzogiorno, quella che chiamò “ora di grazia universale”. Praticandola – disse la Madre celeste, chiedendo di riferire il suo desiderio al Papa – «si otterranno numerose grazie spirituali e corporali».

IL CICLO ALLE FONTANELLE (1966)

Diamo un breve sguardo al secondo ciclo di Rosa Mistica, riguardante le quattro apparizioni che Pierina disse di aver avuto alle Fontanelle, frazione di campagna di Montichiari, così chiamata per le sue sorgenti. Il 17 aprile 1966, Domenica in Albis, la Madonna camminò a piedi nudi sui gradini di una scala molto rustica, oggi inglobata nel santuario a Lei dedicato. Indicò il punto dove porre un Crocifisso: «Gli ammalati e tutti i miei figli, prima di prendere o bere l’acqua, chiedano perdono al mio divino Figlio con un bel bacio di amore», disse Maria, che poi toccò la vicina fonte in due punti, rendendola miracolosa. Nell’apparizione successiva (13 maggio) chiese che quella fosse chiamata «la Fonte della Grazia» e di realizzare «opere di bene per gli ammalati».

Il 9 giugno del ‘66, giorno del Corpus Domini e della terza apparizione alle Fontanelle, la Madre celeste espresse il desiderio che il grano dei campi circostanti venisse usato per farne delle ostie da far arrivare a Roma e poi, entro il 13 ottobre, a Fatima. Quel grano arrivò effettivamente «al diletto figlio papa Paolo», come Maria – durante la quarta apparizione del ciclo (il 6 agosto, festa della Trasfigurazione) – chiamò Paolo VI, il quale lo benedisse personalmente e ne riservò una parte per Fatima. Se questa e altre richieste della S. Vergine vennero soddisfatte, altre ancora invece non lo furono, specie per le resistenze della curia locale.

Il legame con la mariofania in terra portoghese emerge anche nella richiesta che la Madonna fece sempre nell’ultima apparizione alle Fontanelle: «Il mio divino Figlio Gesù mi ha inviata nuovamente per chiedere l’unione mondiale della Comunione riparatrice, e questo sia il giorno 13 ottobre».



l'intervista

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Intervista

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MADONNA DI MONTICHIARI

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MEZZO DI SALVEZZA

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Non solo la consacrazione della Russia. Insieme a questa, la Madonna trasmise a suor Lucia di Fatima la richiesta di diffondere la Comunione riparatrice nei primi sabati, per consolarla per tutte le offese e ingratitudini degli uomini. Una devozione pegno di salvezza eterna e necessaria per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.