EllaOne, un nuovo studio ne conferma gli effetti abortivi
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Un articolo sul New England Journal of Medicine - Evidence spiega che raddoppiando il dosaggio dell'ulipristal acetato, con l’aggiunta di misoprostolo, l’aborto è pressoché certo. L’ennesimo metodo per non far nascere i bambini e, insieme, la conferma di quel che gli abortisti negavano.

Parliamo della famigerata pillola dei cinque giorni dopo, il cui principio attivo è l’ulipristal acetato. La pillola, conosciuta da tutti come contraccettivo di emergenza, è commercializzata in Italia sotto il nome di EllaOne e deve essere assunta entro cinque giorni dal rapporto sessuale.
Prima riflessione: se la pillola può essere assunta entro cinque giorni dopo il rapporto sessuale, nulla esclude che il concepimento sia già avvenuto e dunque il preparato in nessun modo potrebbe esplicare i suoi effetti contraccettivi. In caso diverso, come per la pillola del giorno dopo, anche la EllaOne non ha una capacità assoluta di impedire l’ovulazione e la sua efficacia contraccettiva è massima quando le possibilità per la donna di rimanere incinta sono assai basse, mentre diminuisce più ci si avvicina al giorno dell’ovulazione (siamo intorno all’8% nel giorno dell’ovulazione e nel giorno precedente), ossia proprio nel periodo in cui le probabilità di concepire aumentano (cfr. V. Brache - L. Cochon - C. Jesam - R. Maldonado - A.M. Salvatierra - D.P Levy - E. Gainer - H.B. Croxatto, Immediate pre-ovulatory administration of 30 mg ulipristal acetate significantly delays follicular rupture, in Human Reproduction, 2010 Sep, 25 [9], pp. 2256-2263; B. Mozzanega - S. Gizzo - S. Di Gangi - E. Cosmi - G.B. Nardelli, Ulipristal acetate: critical review about endometrial and ovulatory effects in emergency contraception, in Reproductive Sciences, 2014 Jun., 21 [6], pp. 678-685).
Inoltre, se l’effetto contraccettivo della EllaOne fallisce e c’è il concepimento, quel concepimento potrà esitare in un aborto volontario, dato che si è assunta questa pillola proprio per non rimanere incinta.
Ma proseguiamo. Come per la pillola del giorno dopo, anche per la EllaOne non si può escludere che abbia effetti abortivi, dato che il suo principio attivo può far sì che l’endometrio, ossia la parete uterina, diventi inospitale per l’embrione, impedendone l’annidamento. (cfr. Ulipristal acetate: critical review about endometrial and ovulatory effects in emergency contraception, cit.; P. Stratton - E.D. Levens - B. Hartog - J. Piquion - Q. Wei - M. Merino - L.K. Nieman, Endometrial effects of a single early luteal dose of the selective progesterone receptor modulator CDB-2914, in Fertility and Sterility, 2010 Apr., 93 [6], pp. 2035-2041).
Come se non bastasse, alcuni ricercatori hanno scoperto che raddoppiando la somministrazione di questa pillola, l’aborto è quasi assicurato, prova indiretta che il suo principio attivo ha un potenziale abortivo che si esprime pienamente con un certo dosaggio. Uno studio apparso il 23 gennaio scorso sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine – Evidence, dal titolo in italiano Uno studio pilota sull’ulipristal acetato per l’aborto farmacologico precoce, ci informa che in molti Paesi, per abortire senza passare dalla sala operatoria, si usano due pillole: una contenente il mifepristone (da noi conosciuto con il nome di RU486) e l’altra il misoprostolo. Però, continua l’articolo, «il mifepristone è relativamente costoso e limitato in molte aree». Da qui la soluzione: doppia razione di EllaOne con aggiunta di misoprostolo. Ecco i risultati: su 133 donne incinte fino alla nona settimana, il 97% ha poi abortito con questo cocktail letale. Un’efficacia pari a quella della RU486. Da notare che l’azienda produttrice della EllaOne, la HRA-Pharma, era riuscita a far rimuovere dal bugiardino il divieto di sovradosaggio. Divieto invece presente dallo sciroppo per la tosse all’aspirina.
In Italia, la EllaOne può essere acquistata anche dalle minorenni e senza ricetta medica. Per l’Aulin anche un quarantenne deve esibire una prescrizione, per un preparato abortivo no. Le conseguenze sono le seguenti: nel 2023 la EllaOne rappresentava il 61% di tutte le pillole post-coitali vendute in Italia, corrispondenti a più di 760 mila confezioni (cfr. Osservatorio Permanente Sull’Aborto, p. 42).
La notizia che la EllaOne con doppio dosaggio, insieme al misoprostolo, esplica effetti abortivi porta dunque ad ampliare il catalogo delle metodiche utili per abortire. Il fatto, poi, che serva il misoprostolo, oltre alla EllaOne, per completare l’aborto, da una parte potrebbe portare a tranquillizzare le coscienze, dato che il primo preparato è soggetto a ricetta limitativa (dunque non si può andare in farmacia muniti di ricetta e prenderlo). Su altro fronte, però, potrebbe girare la notizia che basterebbe una bella dose di EllaOne per abortire, persuadendo qualche ragazza a ricorrere all’aborto fai da te. Notizia vera quella che EllaOne uccide il bambino con tale doppio dosaggio. Ma è bene ricordare che senza il misoprostolo quest’ultimo non potrebbe essere espulso.
In breve: aumentano le possibilità di abortire per le donne, diminuiscono le possibilità di nascere per i bambini.
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