Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
PLANNED PARENTHOOD

Ecco i supereroi abortisti, il male che si traveste da bene

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Per pubblicizzare l’aborto e altri dogmi del politicamente corretto, l’Ippf si è inventata una campagna con sei supereroi della “riproduzione sicura”, cioè anti-vita. Bene e male vengono così rovesciati. Ma dietro c’è come un’idea epica della lotta per i “nuovi diritti”.

Attualità 15_05_2023 English Español

Quelli dell’International Planned Parenthood Federation (Ippf), la più grande organizzazione abortiva al mondo, le uniche cose che riescono a partorire - dato che il parto è il loro peggior nemico - sono le pessime idee. Per pubblicizzare l’aborto ora si sono inventati una campagna in cui vi sono sei supereroi impegnati a diffondere il verbo abortivo in tutto il mondo, combattendo i nemici della vita. Questi supereroi si chiamano Repro Heroes, ossia supereroi della riproduzione sicura. Tradotto: aborto, contraccezione e sterilizzazione. C’è anche un quiz per sapere quale supereroe tu sia.

Sul portale dell’Ippf si può leggere: “I Repro Heroes sono paladini della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi. Feroci e impavidi, puoi trovarli in prima linea nella lotta per un aborto sicuro, difendendo la giustizia climatica, difendendo i diritti delle donne e sostenendo una salute sessuale incentrata sul piacere [sic!]. I Repro Heroes hanno superpoteri unici per aiutare a potenziare la lotta per l’uguaglianza dei diritti”.

Passiamo in rassegna le caratteristiche di questi sei supereroi dell’aborto libero. Inaya (superpotere: guarigione istantanea) fornisce “assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva salvavita” ai danneggiati da disastri naturali causati dall’uomo. Kunyaza (superpotere: può assumere qualsiasi identità di genere) è “gender fluid”: insegna che nel sesso è fondamentale il piacere. Aina (superpotere: precognizione) è un’ambientalista e lotta contro “gli accaparratori di terre e le industrie estrattive”. Potendo prevedere il futuro usa questa sua capacità al fine di elaborare piani per la diffusione dell’aborto per i prossimi anni. Valentina (superpotere: il volo) sostiene che “l’aborto è una cura sanitaria. Punto”. Contesta i “legislatori conservatori” dell’America Latina che si oppongono all’aborto. Aizha (superpotere: voce supersonica) ha come obiettivo quello di coinvolgere i giovani nelle campagne politiche pro-choice. Zofia (superpotere: telepatia) combatte contro i “movimenti di estrema destra” e usa il suo superpotere per “leggere ed esaminare le menti dei potenziali violatori dei diritti umani”.

Facile commentare che una volta i supereroi combattevano il male per far trionfare il bene e che ora i Repro Heroes fanno l’opposto; che una volta Superman e l’Uomo Ragno salvavano vite e che ora Zofia e compagni uccidono vite. Però, volendo guardare con più attenzione, c’è dell’altro. Dietro a questa nuova trovata del fronte pro-choice alberga, seppur forse inconsciamente, una visione epica della lotta per i “nuovi” diritti civili. La narrazione è la seguente. Esistono alcune minoranze che vanno protette: le donne che vogliono abortire, le persone omo e transessuali, le donne e le persone di colore, gli ecosistemi minacciati di estinzione. Di contro esistono i nemici di queste classi sociali fragili: i cattolici, i pro-life e i pro-family, i sovranisti, i conservatori, i fascisti, i maschi caucasici. Un tempo arrivavano i rivoluzionari a intitolarsi le battaglie per la liberazione di questa povera gente. Ora ci sono i supereroi. L’Ippf e organizzazioni simili, i governi di ispirazione liberista e progressista, l’Onu con le sue agenzie, le Ong, le lobby ambientaliste, i Soros e i Gates con le loro fondazioni, giornali e case editrici di matrice levantina, i teo e cattoprog si presentano come supereroi che difendono i deboli dai soprusi di chi si oppone al nuovo che avanza.

La narrazione ovviamente è una mistificazione, ma in essa c’è un elemento di verità: l’esistenza di superpoteri. I nuovi supereroi di cui sopra sono dotati di mezzi finanziari strabilianti, di poteri politici immensi e di carattere universale, del monopolio della cultura nella scuola, nell’università, nel mondo scientifico, nell’editoria, nelle arti, nei media, nei social, nel mondo della moda.

Detto tutto ciò, il cattolico deve dormire sonni tranquilli. Il suo Supereroe ha superpoteri ben maggiori dei suoi avversari e soprattutto ha già vinto una volta per tutte le potenze del male. Inaya e Kunyaza comprese.