Chiesa e massoneria, le ambiguità del cardinale
Dopo la lettura dell’articolo del cardinale Gianfranco Ravasi, “Cari fratelli massoni”, (Sole 24 Ore di domenica), resta la sgradevole sensazione che il dialogo fra Chiesa cattolica e massoneria vada ufficializzato, superando la secolare contrapposizione frontale. Ma l'articolo del cardinale Ravasi lascia spazio a molte ambiguità.
Dal Papa un solo grido per la libertà minacciata
Finito il viaggio del Papa in Messico, ricordiamone i temi forti che in fondo corrispondo a quelli dello storico messaggio firmato il 12 febbraio a Cuba, insieme al Patriarca di Mosca Kirill. Cattolici, ortodossi e messicani di buona volontà si riconoscono uniti da una stessa causa: la difesa della libertà, perché la libertà, la Chiesa, l’uomo sono minacciati.
UNIONI CIVILI, ABORTO, CINA E TRUMP: FRANCESCO AD ALTA QUOTA
Il Papa tra i detenuti e i migranti messicani: «Chi ha sperimentato l'inferno può diventare profeta»
Il Papa in Messico nel discorso che ha rivolto ai detenuti del carcere di Ciudad Juarez, città simbolo del narcotraffico, si è soffermato sulla riabilitazione che comincia creando un «sistema di salute sociale» «Chi ha sofferto profondamente il dolore e, potremmo dire, “ha sperimentato l’inferno” può diventare un profeta nella società». Poi la Messa con i migranti nell’area a ridosso del muro costruito sulla frontiera.
«Quelle ideologie che distruggono la famiglia»
Dopo la Messa con gli indios e il pranzo condiviso, papa Francesco ha sostato in preghiera alla Cattedrale di San Cristobal de las Casas prima di volare fino a Tuxtla Gutierrez per l'incontro con le famiglie dove 50mila persone in festa lo attendevano. Occorre, ha detto Francesco, «vigilare e pregare contro le ideologie distruttrici della famiglia». Ieri la messa la Messa a Morelia, nello Stato di Michoacán, nel centro del Messico.
Papa Francesco agli indios: «Il mondo ha bisogno di voi»
Centomila indios hanno pregato con il Papa nel Centro sportivo municipale a San Cristobal de Las Casas, in Chiapas. Il Papa nell'omelia, ha chiesto loro perdono «per le "sistematiche" incomprensioni ed esclusioni subite e per le spoliazioni» delle loro terre. «Il mondo di oggi», ha detto loro Francesco, «spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi».
Il Papa in Messico: preghiera e conversione per resistere al Demonio e alle sue tre tentazioni
Da Guadalupe a Ecatepec, il Papa ha trascorso la seconda giornata in Messico - prima della visita all'ospedale pediatrico Federico Gómez - proponendo un itinerario spirituale che invita ad affidarsi alla Madonna e al Signore per combattere le insidie del Demonio. A partire proprio dall'incontro di San Juan Diego con la Madonna, nel 1531. Un indio illetterato che riceve da Maria il compito di annunciarLa alle Americhe. Perché "tutti siamo necessari".
«Sono qui come un figlio a trovare sua madre, a Guadalupe»
Francesco si presenta subito come «un figlio che viene a trovare sua madre, la Vergine di Guadalupe, e a lasciarsi guardare da lei». Così infatti il Papa ha iniziato il suo discorso al Palazzo della Nazione, dove ha incontrato il presidente Pena Nieto e le autorità. Poi l'incontro con i vescovi del Paese, con la dura condanna del narcotraffico, «una metastasi che divora tutto e genera una grande violenza disgregatrice».
Francesco e Kirill, uniti per la famiglia e i perseguitati
Il 12 febbraio Cuba è stata testimone di un avvenimento atteso da mille anni: il primo incontro fra un Pontefice cattolico e un Patriarca ortodosso di Mosca, accompagnato dalla firma di una impegnativa dichiarazione comune. Le due chiese si trovano unite nell'ecumenismo "del sangue" dei cristiani perseguitati in Siria e Iraq, nella difesa della famiglia, nella testimonianza di fede.
Le contraddizioni del Messico che aspetta il Papa
I messicani amano il Pontefice latino-americano e manifesteranno il loro amore in mille modi. Ma la seconda nazione cattolica più popolosa al mondo è anche una terra ricca di contraddizioni, piagata dalla violenza (un vero "stato di guerra" permanente), dal narcotraffico e dagli scandali politici e religiosi.
Preghiera, carità e digiuno: le tre medicine di Quaresima
Preghiera, carità, digiuno, ecco le tre «medicine che guariscono dal peccato». Le ha indicate papa Francesco nell’omelia della Messa delle Ceneri del mercoledì, concelebrata nella basilica di San Pietro con gli oltre 700 Missionari della Misericordia presenti a Roma.
«Il Giubileo deve arrivare fino nelle nostre tasche» di Massimo Introvigne
«Il Giubileo deve arrivare fino alle nostre tasche»
«Buon cammino di Quaresima!»: con questo saluto il Papa ha iniziato l’udienza generale in Piazza San Pietro nel giorno del Mercoledì delle Ceneri. La catechesi si è soffermata sull’antica istituzione del “Giubileo”, attestata nella Sacra Scrittura. E «se il giubileo non arriva alle tasche non è un vero giubileo»
Ecco la nuova inquisizione laica contro san Pio
Sono oltre 750 i gruppi di preghiera di Padre Pio, distribuiti in circa 60 paesi nei cinque Continenti, più gli oltre 2000 che si trovano in Italia. Una folla di oranti che secondo qualcuno sono da paragonare all’Isis o a seguaci nazisti. Almeno a leggere i titoli del quotidiano Il Fatto e a sentire le dichiarazioni di Oliviero Toscani.
IL PAPA: «LUI COME LA CAREZZA DI DIO CHE GUARISCE»