"Dov'è il mio bambino?" Alle donne dell'aborto non servono sconti sulla verità, ma un incontro
"Non pensarci più", "dimentica", si dice a una donna che ha abortito sopraffatta dal dolore. A volte anche in confessionale: "Và e non pensarci più". Non è di una assoluzione "facile" che una donna che ha ucciso il suo bambino ha bisogno; ma di essere accompagnata in un cammino che arrivi a farle vedere in faccia ciò che si è commesso. Poi la Misericordia ti farà risalire e sarai guarita davvero.
- NON TANTI PRETI, MA PRETI PREPARATI, di Margherita Garrone
Non tanti preti, ma preti preparati
Non mi basta sentir dire che l'aborto è un grave peccato, c'è molto di più. Senza sentire l’amore di Dio, la confessione non giova. Senza sentire l’amore dei fratelli, il perdono di sé non c’è. Non basta un'assoluzione frettolosa: c'è bisogno di preti ben preparati e capaci, consapevoli del bisogno che hanno davanti.
La stampa "libera" e sciacalla che usa Sacramenti e corpo delle donne per sdoganare l'aborto
Tutto secondo copione. La decisione canonica di Papa Francesco di concedere ai sacerdoti la facoltà di assolvere il peccato di aborto diventa un pretesto per spacciare un'inestistente rivoluzione della Chiesa. La stampa italiana è allineata su un unico obiettivo: far passare l'idea che ora l'aborto non sia più peccato. E pazienza se non è così, quel che conta è dare la caccia agli obiettori di coscienza negli ospedali. E la Cirinnà non lo nasconde neppure.
-QUELL'EQUIVOCO SU SCOMUNICA E PERDONO di Riccardo Cascioli
Facile trovare un prete, non il cammino dell'assoluzione
Da 40 anni sul fronte a combattere l'aborto il ginecolgo Pino Noia non crede che la Misericordia et Misera sia un allentamento del peccato di aborto: "Diventerà facile trovare un prete, non il percorso dell'assoluzione perché le donne iniziano un cammino profondo e consapevole. Quel che temo è l'obiettivo dei media: l'obiezione di coscienza".
Marco, la smania dell'Infinito e la fissa dell'Eterno
Esce per Itaca Marco Gallo. Anche i sassi si sarebbero messi a saltellare, la storia di un ragazzo morto ad appena 17 anni. Al termine di un'esistenza terrena nel corso della quale aveva già capito il senso della vita, del sacrificio e dell'amicizia di Dio.
Veronesi, alfiere dello scientismo non negoziabile
La morte a 91 anni dell'oncologo: si è intestato tutte le battaglie contro i principi non negoziabili spinto da anticlericalismo e umanesimo positivista: aborto, eutanasia, nozze gay e autodeterminazione. Chiese di dimenticare Dio e di mettere al centro l'uomo. Ma è morto esattamente come tutti gli altri.
"Matteo ci ha insegnato come si vive per tre ore"
La storia di Daniela e suo marito, collaboratori de La Quercia Millenaria, onlus che si occupa di gravidanze ad alto rischio. Un bambino "incompatibile con la vita" già dal grembo materno, il rifiuto di abortire per amare qualsiasi creatura. Perché ogni vita è un mistero, anche se dopo il parto dura appena tre ore.
A Rotterdam propongono il ritorno dell'eugenetica
Donne handicappate, tossicodipendenti, disabili, depresse, disturbate, socialmente pericolose, prostitute sono "inadatte a procreare". Per loro, il comune di Rotterdam propone la contraccezione coatta. Non proprio obbligatoria, ma quasi. In Olanda rispunta un vecchio mostro: quello dell'eugenetica.
Eutanasia, ecco come si scivola all'inferno
Una nuova proposta nel Parlamento olandese chiede di estendere l'eutanasia a persone che sono semplicemente stufe della vita. È un ulteriore passo sul "pendio scivoloso" in cui si è partiti da una presunta libertà dei malati terminali. Le parole d'ordine sono compassione e libertà, ma la realtà è ben diversa...
L'Onu promuove la pillola killer dell'auto-aborto
Il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha rivisto il documento di Pianificazione familiare. Obiettivo dichiarato: l'aborto fai date e per mezzo di ogni ritrovato della chimica. Come il Misoprostolo, farmaco usato lecitamente nel post partum, ma che viene promosso per espellere il feto ancora vivo.
Sì, basiamo sulla scienza le leggi sull'aborto
Da sinistra invocano sempre la scienza per le decisioni politiche, anche per l'aborto. Ebbene, allora la scienza ci dice che dal momento del concepimento esiste un nuovo essere umano, completo del proprio personale, unico DNA umano; la scienza ci dice che, dopo pochi giorni, quel nuovo essere umano sviluppa organi propri. E questo non conta?
Morire di obiezione di coscienza? L'ennesima bufala
Una donna incinta muore e con lei i due gemelli in grembo. Una tragica infezione diventa la "scusa" per chiamare in causa l'obiezione di coscienza. Che però in questi casi non c'entra niente. Come confermato dallo stesso presidente della società italiana ginecologi. Ma a certi media piace pensare il contrario...