Appelli e preghiere: l'Italia che non si arrende
C’è un’Italia che non si rassegna alla cultura della morte e chiede che sia rispettato il diritto di vivere del piccolo Charlie Gard. La petizione a Mattarella per concedere la cittadinanza italiana al bimbo ha già toccato quota 2000 firme. Intanto si moltiplicano le adorazioni eucaristiche per chiedere la salvezza del piccolo.
Lo scandalo della Pontificia Accademia per la Vita
Dopo le dure reazioni internazionali alla nomina del professor Biggar, il presidente dell'Accademia per la Vita rilascia una intervista per affermare che Biggar non ha mai scritto di aborto. Bugia: è a favore e ne ha scritto in almeno 3 occasioni. Ma i problemi riguardano anche Katarina Le Blanc, che fa ricerca sugli embrioni sovranumerari da fecondazione in vitro, e don Maurizio Chiodi, favorevole alla fecondazione artificiale.
Emanuele, l'altro Charlie che fa il pittore. Ed è amato
Si chiama Emanuele Campostrini, è affetto da una patologia gentetica grave e rarissima ad esito infausto: la sindrome della deplezione del Dna mitocondriale. La stessa Charlie Gard, il piccolo 10 mesi che sta scuotendo il mondo, poiché appeso al filo di un estenuante processo giudiziario che lo vuole morto contro la volontà dei suoi stessi genitori. Ma Emanuele ha nove anni e vive.
Charlie ostaggio della burocrazia giuridica
Accademia della Vita: lo spoil system vaticano
Pubblicata ieri la lista dei 45 nuovi membri della Pontificia Accademia della Vita. Sembra delinearsi un cambio di passo pastorale che molti vorrebbero intravedere come cambio di paradigma della teologia morale. Tra i nuovi membri anche figure più aperturiste su aborto, contraccezione, fecondazione e eutanasia. E persino alcuni critici dell'Humanae Vitae.
Eutanasia e droga: i Radicali trovano un link stretto
L'appello prima di morire di eutanasia di un italiano accompagnato da Cappato: drogatevi. Doppio impegno per i radicali in questo periodo: eutanasia e droga. Parenti stretti per più di un motivo. In primo luogo entrambe le pratiche sono plastiche espressioni della cultura di morte. La libertà viene sequestrata da pulsioni irrazionali, uccisa dallo sballo.
Charlie condannato a morte. Resta la speranza della Corte Europea
Il Regno Unito non è più un posto sicuro per i bambini. I giudici della Corte Suprema hanno confermato la condanna a morte del piccolo Charlie Gard, affetto da una patologia rarissima, autorizzando i medici a staccare il respiratore, contro la volontà dei suoi genitori che vorrebbero portarlo negli Usa per una cura che ha già avuto successo su almeno due bambini. Ora non resta che sperare che la Corte europea dei diritti dell'uomo accetti il ricorso e lo esamini. Ma è una corsa contro il tempo e contro l'ingiustizia di un atto che è omicida.
-PERCHE' LO VOGLIONO MORTO di Costanza Signorelli
-AMATO SOLO DAI GENITORI di Tommaso Scandroglio
“Uno di noi”, Ue arrogante boccia 1,7 milioni di cittadini
Ha raggiunto 1 milione e 700mila firme, ma la petizione One of Us è stata rifiutata dalla Commissione Ue perché la linea politica prevale. Ma non è questo lo spirito dei trattati che consegnarono ai cittadini il diritto di farsi ascoltare. Ma per l'Ue è ancora vitale finanziare gli abortifici.
Eutanasia per Charlie, perché lo vogliono morto
Atteso per domani dalla Corte Suprema del Regno Unito il verdetto sulla vita o sulla morte del piccolo Charlie Gard. I medici contro la volontà dei genitori invocano la "morte dignitosa", già confermata in due gradi di giudizio. E dietro ad una falsa etica si nasconde una Stato che odia il dolore perchè ormai odia la vita. Ma è proprio il dolore innocente come quello di Charlie che ci potrà salvare perché come diceva don Gnocchi "in ogni bimbo sofferente è vivente il sacrificio dell’umanità innocente per l’umanità peccatrice".
-IL VOLTO DELL'EUTANASIA CHE NESSUNO RACCONTA di Marco Guerra
Il vero volto dell'eutanasia che nessuno racconta
I viaggi per la dolce “dolce morte”, il fine vita senza sofferenze, la dignità nella disponibilità della propria vita hanno un’altra faccia della medaglia che non viene mai raccontata e che nulla ha a che fare con la compassione per il malato. A mettere in mostra il vero volto dell’eutanasia ci ha pensato ieri una conferenza di ProVita Onlus
Gay pride, quei bambini dentro il carrello della spesa
Un carrello della spesa con tre bimbi sfila al pride di Reggio Emilia e mostra in tutto il suo squallore la perversa ideologia che si cela dietro le rivendicazioni Lgbt: "Noi siamo quelli che comprano i figli", lascia intendere anche se fosse una trovata involontaria. Ma a tutto questo ci si può opporre, come dimostra la processione di riparazione organizzata da un comitato di fedeli. Con loro c'erano i lefevbriani, che hanno colmato un vuoto. Ma quel popolo ha sete e chiede di essere guidato senza paura da tutti i suoi pastori che oggi appaiono timidi quando non complici della dittatura arcobaleno.
Il piccolo Giovanni e il confine tra vita degna e indegna
Madre partorisce e getta il figlio dalla finestra. Ora per tutti è il mostro. Ma se si fosse decisa prima, avrebbe potuto abortire e anziché Medea, sarebbe stata riconosciuta tra le donne libere ed autodeterminate. Allora perché si parla di aborto post nascita e di eutanasia infantile? Qual è il criterio che separa una vita degna da una indegna? Il fatto di essere sfracellata sulla strada e non nel chiuso di una clinica?