A chi non piace la missione "coloniale" in Libia
La missione navale italiana contro il traffico di esseri umani dalla Libia ha tanti nemici. Prima di tutti il generale Haftar, che minaccia addirittura di attaccare le nostre navi. E poi anche il redivivo figlio di Gheddafi, Saif al Islam, che (pare abbia) definito la nostra politica come un retaggio del colonialismo. Esattamente come, in Italia, la definisce Filippo Miraglia, vicepresidente dell'Arci.
Battaglia sulle Ong, il governo perde la prima mano
Sulle Ong il governo Gentiloni si gioca la faccia. Per ora ha perso la prima mano perché solo tre organizzazioni su dieci, fra quelle che operano per il recupero immigrati nel Mediterraneo, hanno firmato l'accordo per accettare il nuovo codice di condotta. Ora sta al governo mostrare determinazione.
In Sicilia si fanno le prove del governo nazionale
Grandi manovre in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre. Per frenare i 5Stelle, centrodestra e centrosinistra corteggiano i centristi di Alfano che, nella sua regione, potrebbe essere l'ago della bilancia. Ma in gioco ci sono gli schieramenti per le prossime elezioni generali.
"Aiutiamoli a casa loro". E i dittatori africani pregustano
Facile e conveniente dire "aiutiamoli a casa loro". Perché "a casa loro", in Africa, ci sono dittatori che fanno lauti affari con la cooperazione internazionale. Predicano solidarietà all'estero e distruggono le speranze dei loro popoli. Idriss Deby, il dittatore del Ciad, in visita in Italia nei giorni scorsi, chiede un programma di investimenti ad ampio raggio. Per usarli come?
La Francia ci tratta male perché siamo instabili
Il presidente Macron, nonostante le aspettative dei suoi fans europeisti italiani, sta facendo gli interessi della Francia contro quelli dell'Italia. Ci tratta male, però, perché sul nostro versante vede solo debolezza, una leadership fragile, nessuna chiara investitura popolare e previsioni di una instabilità politica ancora più grave.
Il Comune esce dal cartello della propaganda Lgbt
La Giunta di Trieste ha deliberato l’uscita dalla rete Re.a.dy, che riunisce enti della pubblica amministrazione contro la discriminazione. Quindi la giunta Dipiazza è per la discriminazione? Per Arcigay, certamente sì. In realtà proprio la Re.a.dy era discriminante ed esserne usciti è segno di giustizia e di vera tolleranza perché era il volano per l’inserimento a tappeto nelle scuole della propaganda gender ed omosessualista. Il ruolo decisivo, di stimolo culturale, svolto da cattolici impegnati che hanno "addestrato" consiglieri e assessori.
Non mi candido più, ma se sono indispensabile...
Sia su un fronte che sull’altro il rinnovamento della classe dirigente rimane una chimera. Il centrodestra e il centrosinistra dimostrano di non voler adottare meccanismi trasparenti e meritocratici per la selezione dei candidati. Quest’andazzo delegittima sempre più la politica partitica, spingendo l’elettorato verso un movimentismo extrapartitico dagli sbocchi incerti.
Chiesa povera Soldi pubblici e Melloni incassa
Un nuovo maxi finanziamento alla Fondazione per le Scienze Religiose di Melloni, cantore della Chiesa povera. Stavolta arriva dalla Regione Emilia che oggi vota il provvedimento da 1 milione e 500 mila euro. Ma si smarca la nipote di Prodi, Silvia, che voterà contro: "Assenza di trasparenza, le altre istituzioni avranno 500mila euro da dividere per 12", dice lei alla Nuova BQ. Il silenzio del ministro dopo la nostra inchiesta sul mega bando da 1 milione cucito su misura dalla quale emergeva un pesante conflitto di interessi.
La commedia degli abbracci e degli inganni
Che senso ha l'abbraccio di Pisapia con la Boschi? All'apparenza solo le ambizioni dell'ex sindaco di Milano, che potrebbe sperare in un incarico nel prossimo governo di sinistra, magari come Guardasigilli. Ma la storia è piena di abbracci e pugnalate alla schiena. Cose che minano ancor di più la credibilità della politica.
Un'armata Brancaleone centrista favorisce Berlusconi
La chiamano già la “quarta gamba” del centrodestra. Le dimissioni del Ministro degli affari regionali, Enrico Costa non provocheranno una crisi di govern. Ma una formazione così eterogenea e composita somiglia più a un’armata Brancaleone che non ad una forza coesa, ma intanto riuscirebbe a superare i vari sbarramenti alla Camera e al Senato.
-IL MINISTRO ALLA FAMIGLIA. SENZA SAPERLO di Marco Guerra
L'Ue contro gli scafisti: troppo poco e troppo tardi
L'Ue vara nuove misure contro gli scafisti in Libia. Ma si tratta di un provvedimento che non solo è tardivo, ma è pure inutile: vieta l'esportazione in Libia di gommoni e motori fuori bordo, ma solo se "vi sono ragionevoli motivi per ritenere che possano essere utilizzate dagli scafisti”. Tutto qui. Intanto gli immigrati illegali in Italia sono 93mila. I paesi da cui provengono non sono in guerra.
Renzi in crisi. Solo Berlusconi lo può salvare
Matteo Renzi è in crisi perché sta passando troppi mesi fuori dal governo, mentre Gentiloni prende quota per le sue buone doti di mediatore. La legge sullo Ius Soli è stata rimandata sine die e questo comporta un'altra emorragia di voti dal PD. In questo scenario solo Berlusconi sta dando una mano all'ex premier (pur negandolo) con un accordo tacito sulla legge elettorale.