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Esteri


Fuga di documenti dal Pentagono, Usa in imbarazzo
GUERRA IN UCRAINA

Fuga di documenti dal Pentagono, Usa in imbarazzo

Documenti trapelati su social network di secondo ordine stanno mettendo in crisi il Pentagono. Si tratta della più grande fuga di informazioni segrete americane sull'Ucraina, da quando è iniziata la guerra. Pochi i dettagli importanti sulla guerra, ma imbarazzanti le rivelazioni sugli alleati.

- UE E USA, MACRON PONE UN PROBLEMA REALE di Gianandrea Gaiani


"Ue vassalla degli Usa", Macron pone il problema
RELAZIONI TESE

"Ue vassalla degli Usa", Macron pone il problema

I concetti espressi dal presidente francese dopo la visita a Pechino sono un caso. Prendere una distanza dagli Stati Uniti pur mantenendo l'alleanza, è la sfida lanciata da Macron, perché gli interessi politici ed economici dell'Europa non coincidono con quelli americani. Una questione che è giusto porre.


La Cina lancia la sua sfida a Taiwan. E Macron acconsente
LA CRISI DELLO STRETTO

La Cina lancia la sua sfida a Taiwan. E Macron acconsente

Massicce esercitazioni militari cinesi nello stretto di Taiwan. Si tratta dell'ennesima crisi dello Stretto, stavolta scoppiata come punizione per la visita della presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Usa. Ma l'aspetto inedito è che le manovre siano iniziate dopo la visita di Macron e della von der Leyen a Pechino. Il presidente francese, in particolare ha mostrato disinteresse per Taiwan, impegnato maggiormente a far vedere di prendere le distanze dagli Usa. 


Ucraina, tutte le perplessità sulla controffensiva
GUERRA IN EUROPA

Ucraina, tutte le perplessità sulla controffensiva

La controffensiva ucraina, più volte annunciata, potrebbe non disporre delle risorse sufficienti. Lo stesso presidente Zelensky lamenta la carenza di materiale della Nato. La Russia sta invece mobilitando nuove riserve. Se l'Ucraina fallisce non avrà più nulla. 


Razzi dal Libano, nuova tappa dell'escalation
MEDIO ORIENTE

Razzi dal Libano, nuova tappa dell'escalation

Dopo gli scontri con i palestinesi a Gerusalemme, anche la frontiera con il Libano si sta incendiando. Lanci di razzi contro il Nord di Israele, contemporanei ad altri dalla striscia di Gaza, fanno temere un'azione coordinata. Attentato nella notte, ucciso un italiano. 


Genocidio in Rwanda, non c'è pace 29 anni dopo
CONTINENTE NERO

Genocidio in Rwanda, non c'è pace 29 anni dopo

Esteri 07_04_2023 Anna Bono

Il 7 aprile del 1994 in Rwanda iniziava il genocidio dei Tutsi. In 100 giorni i soldati dell’esercito governativo Hutu e i paramilitari fecero 940mila morti. Finito il genocidio, con la presa del potere da parte di Paul Kagame (di etnia tutsi), il conflitto tribale si è trasferito nel vicino Congo, dove tuttora continua a bassa intensità. E rischia di intensificarsi. 


Taiwan e Cina, storia di due visite, due pesi e due misure
COMUNISMO CINESE

Taiwan e Cina, storia di due visite, due pesi e due misure

In questa settimana, la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha visitato gli Stati Uniti quasi di nascosto, dove ha comunque incontrato il presidente della Camera, Kevin McCarthy. Minacce da parte di Pechino. In compenso, il suo predecessore Ma Ying-jeou è andato in visita in Cina, accolto in pompa magna, a parlare di unità dei cinesi. 


Raid sulla Spianata delle moschee. Verso l'Intifada
ISRAELE

Raid sulla Spianata delle moschee. Verso l'Intifada

Azione della polizia israeliana sulla Spianata delle moschee, 12 i feriti. I palestinesi denunciano un uso sproporzionato della forza, la polizia si difende affermando di essere stata attaccata da gruppi di provocatori. La vicenda ha comunque provocato la reazione di Hamas, che ha lanciato razzi da Gaza e la protesta da parte dei governi di Giordania, Qatar ed Egitto. 


Trump a processo. Regalo Dem per la sua campagna
USA

Trump a processo. Regalo Dem per la sua campagna

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è comparso di fronte a un giudice, al tribunale di Manhattan, New York. Ha ascoltato i capi d’accusa, gli sono state prese le impronte. Paradossalmente la sua campagna elettorale prende quota, perché dimostra di essere vittima di persecuzione. I capi d'accusa sono molto deboli, in effetti.


Scafisti e mujahidin: sta esplodendo la bomba tunisina
ALLARME PER L'ITALIA

Scafisti e mujahidin: sta esplodendo la bomba tunisina

L’unico paese che non ha tempo da perdere di fronte all'esplosiva crisi tunisina è l’Italia, che guarda con timore all’ulteriore ingigantirsi del flusso di migranti. Un problema serio che chiama in causa anche il terrorismo jhadista, sempre pronto, come già è accaduto, a cogliere l’opportunità d’infiltrare i suoi mujahidin tra i migranti. Se abbandonata a se stessa, nel destino della Tunisia c’è la conflagrazione dietro l’angolo, con l’Italia prima vittima collaterale. 


Finlandia e Bulgaria, altri schiaffi ai socialisti
ELEZIONI IN EUROPA

Finlandia e Bulgaria, altri schiaffi ai socialisti

In Finlandia perde Sanna Marin, socialdemocratica, più popolare nei media internazionali che non nel suo Paese. Cresce la destra identitaria e vince un moderato di centrodestra, Peteri Orpo. In Bulgaria si assiste a una nuova affermazione del centrodestra, il Gerb, guidato da Boyko Borisov, nonostante la cattiva stampa europea.


Aborto Usa, intimidazioni ai giudici favorite dal ministro
RIVELAZIONE

Aborto Usa, intimidazioni ai giudici favorite dal ministro

È stato il ministero della Giustizia a impedire l'arresto dei manifestanti che picchettavano le abitazioni dei giudici della Corte Suprema per fare pressioni contro l'attesa sentenza Dobbs sull'aborto. Un "memo" presentato al Congresso rivela ancora una volta l'uso disinvolto della Giustizia da parte del ministro Garland e dell'amministrazione Biden.