Due ebrei uccisi a Washington. Terrorismo di matrice rossa
Uccisi due giovani dipendenti dell'ambasciata di Israele a Washington, presso il Museo Ebraico della capitale. Erano Sarah Lynn Milgrim e Yaron Lischinsky, fidanzati, entrambi pacifisti. Incriminato per omicidio è l'estremista di sinistra Elias Rodriguez.

Mercoledì 21 maggio, di sera, al Museo Ebraico di Washington, durante una conferenza a cui partecipa anche il personale dell’ambasciata israeliana, un uomo si avvicina a un gruppo di quattro persone. Spara a bruciapelo a due funzionari, un uomo e una donna. Poi egli stesso, secondo i resoconti, chiama la polizia. Alcuni testimoni lo vedono, subito fuori il museo, scosso e confuso, iniziano a credere che sia lui la vittima di una sparatoria. La polizia arriva dopo appena cinque minuti dagli spari, alle 9 e un quarto di sera. L’uomo rivendica l’agguato, inizia a scandire lo slogan “Palestina Libera! Palestina Libera!” e si fa arrestare
A terra sono rimaste le sue due vittime, Sarah Lynn Milgrim, 26 anni, e il suo compagno, Yaron Lischinsky, 30 anni. Yechiel Leiter, ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, ha dichiarato che Lischinsky aveva appena comprato un anello di fidanzamento per Milgrim e che avrebbe chiesto la sua mano a Gerusalemme la settimana prossima. Poco prima di essere ucciso stava cercando voli disponibili per andare a Tel Aviv.
Yaron Lischinsky, nato in Israele ed emigrato in Germania, al seguito dei genitori, all’età di tre anni, era ritornato in Israele tredici anni dopo e aveva prestato servizio militare nell'esercito israeliano. Laureatosi in Israele, dal settembre del 2022 si era trasferito a Washington per lavorare nel dipartimento politico dell’ambasciata di Israele negli Usa. Sarah Milgrim, cittadina americana, lavorava presso il dipartimento di diplomazia pubblica dell'ambasciata israeliana. Cresciuta a Prairie Village, in Kansas, durante l'infanzia, ha partecipato attivamente alla vita della comunità ebraica locale, frequentando una sinagoga progressista impegnata in questioni di giustizia sociale.
Il terrorismo è cieco, non distingue fra pacifisti e bellicisti. I due membri dello staff dell’ambasciata erano entrambi pacifisti convinti. Sulla sua pagina LinkedIn Lischinsky aveva scritto: «Credo fermamente nella visione delineata negli Accordi di Abramo e credo che ampliare il cerchio della pace con i nostri vicini arabi e perseguire la cooperazione regionale sia nel migliore interesse dello Stato di Israele e del Medio Oriente nel suo complesso. A tal fine, sostengo il dialogo interreligioso e la comprensione interculturale».
La Milgrim, nel 2022 aveva preso parte, con entusiasmo, al programma Tech2Peace, per promuovere la cooperazione fra israeliani e palestinesi in campo tecnico. Dal sito dell’associazione si legge infatti il suo scopo: «offre ai giovani palestinesi e israeliani formazione imprenditoriale e ad alta tecnologia, oltre al dialogo sui conflitti. (…) utilizziamo il dialogo sui conflitti e le attività di team building per creare uno spazio sicuro in cui i giovani di ogni estrazione e credo possano incontrarsi, esprimere le proprie convinzioni e lavorare con "l'altra parte"». “La sua energia, la sua premurosità e la sua incrollabile fiducia nel dialogo, nella pace e nell'uguaglianza hanno ispirato tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco”, si legge in una dichiarazione di Tech2Peace.
Immediate le reazioni delle massime cariche statunitensi per un agguato al personale diplomatico di un paese alleato nel cuore della capitale. In un post pubblicato giovedì mattina sui social media, Trump ha scritto: «Questi orribili omicidi a Washington, chiaramente motivati dall'antisemitismo, devono finire, subito! L'odio e il radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti». «Due giovani meravigliosi sono stati uccisi a colpi di pistola ieri sera senza motivo - dichiarava Pam Bondi, procuratrice generale (equivalente del ministro della Giustizia), accorsa sul luogo del delitto - Nessun genitore dovrebbe ricevere una telefonata in cui gli viene detto che i propri figli sono stati brutalmente assassinati mentre uscivano da un evento religioso al Museo Ebraico. Questo non dovrebbe mai accadere in questo mondo e non nel nostro paese. E questa persona sarà perseguita con il massimo rigore della legge».
Il sospetto arrestato è già stato incriminato formalmente, dopo che la pubblica accusa dichiara di aver raccolto “una massa impressionante” di prove. Si chiama Elias Rodriguez, 30 anni, di Chicago, nessun precedente penale, una vita da attivista di estrema sinistra. Attualmente lavorava in un’associazione non profit di osteopatia, in precedenza era stato ricercatore presso The HistoryMakers Digital Archive, dove sono contenute le biografie dei personaggi storici più in vista della comunità afro-americana.
«La ricchezza che Amazon ha portato a Seattle non è stata condivisa con i suoi residenti di colore - dichiarava Rodriguez alla rivista Liberation nel 2017. «Il processo di ‘bianchizzazione’ di Seattle da parte dell'azienda è strutturalmente razzista e rappresenta un pericolo diretto per tutti i lavoratori che vivono in quella città». Una fraseologia tipica della rivoluzione woke, l’estremismo del movimento antirazzista e anticapitalista. In quell’anno era attivista nel Partito Socialismo e Liberazione di impronta marcatamente marxista-leninista. Ieri, il Psl ha pubblicato sui social media un “impegno contro il genocidio”, ma ha preso nettamente le distanze dal duplice omicidio di Rodriguez, affermando che il trentenne arrestato non è più membro del partito dal 2017.
Per quanto se ne sa ora, Rodriguez è un lupo solitario che si è “auto-radicalizzato” esattamente come i terroristi islamici, ma nell’ambiente woke di estrema sinistra. Frugando nei suoi profili dei social network, i media americani hanno trovato che all’origine della sua ideologia c’è un padre veterano in Iraq, dunque il suo impegno “perché nessun’altra generazione vada a combattere guerre imperialiste e genocide”. Benché abbia agito da solo, le comunità ebraiche sono in allerta, anche in Italia aumenta la protezione secondo quanto ha dichiarato ieri il ministro Piantedosi. Anche perché l’imitazione è sempre possibile e i pro-Pal più scatenati stanno già istigando all’odio sui social network.
La crescita di un nuovo terrorismo di estrema sinistra costituisce una minaccia non solo per ebrei e israeliani. L’amministratore delegato dell’assicurazione UnitedHealthcare, Brian Thompson, lo scorso dicembre è stato assassinato da Luigi Mangione, un estremista di sinistra coetaneo di Rodriguez. La causa pro-Palestina scalda gli animi dal 2023, finora si era espressa con le occupazioni universitarie. Ma il nemico capitalista resta nel centro del pensiero degli estremisti, così come il razzismo “sistemico” di cui accusano la società americana. Non esiste ancora una nuova versione dei Weather Underground (equivalente americano delle Brigate Rosse negli anni 70), ma le simpatie che sul Web suscitano questi crimini portano a pensare che qualcosa stia iniziando a bollire in pentola.