Come Renzi personalizza la grande riforma
Il premier trasforma il prossimo referendum confermativo della riforma costituzionale in un plebiscito personale: pro o contro il governo Renzi. Ma la posta in gioco è ben più importante. Si tratta infatti di approvare una riforma che introduce centralismo e statalismo a tutti i livelli.
Tra balze e svolte il nostro cuore grida sempre a Lui
Non è arrivato diritto questo Natale. Non è arrivato appena nel nitore degli impegni che sempre lo precedono: la novena, le confessioni, la carità, le celebrazioni, i canti, gli auguri. La stella in cielo, la strada dei pastori in terra, e prima ancora la piccola carovana della famiglia di Nazaret, hanno incontrato balze e svolte.
Mattarella e Renzi, due cristiani laicizzati
Con Sergio Mattarella al Quirinale e Matteo Renzi a Palazzo Chigi, il cattolicesimo sociale (quello che fu della sinistra Dc) occupa i massimi vertici dello Stato. Ed è bene accetto dai salotti buoni, perché di cristiano conserva solo la morale personale. Ma sul piano culturale attinge a piene mani dalla cultura laicista.
L'odio del mondo si scatena contro chi segue la semplicità della Tradizione
Dopo la triste vicenda della pubblicazione su un quotidiano di presunti brani di conversazione "rubati" durante un viaggio in treno, monsignor Negri con questa lettera intende condividere con gli amici della Nuova BQ alcune riflessioni che sono maturate nel suo cuore.
I furbetti del Sinodino
Da Melloni ad alcuni prelati, ecco gli esempi di come si cerca di stravolgere la storia della Chiesa per legittimare una presunta "rivoluzione in corso" o per giustificare le posizioni liberal assunte al Sinodo sulla famiglia a proposito della comunione ai divorziati risposati. Nella migliore tradizione dei dottori della legge.
Smog, la vera emergenza sono politici e vescovi
Basterebbe un po' di pioggia o di vento per riportare le polveri sottili sotto il livello di guardia, ma i politici preferiscono strumentalizzare inquinamento e morti per fini elettorali. E gli ecclesiastici che tanto strepitavano per la Conferenza di Parigi ora non parlano. E soprattutto non ricordano chi è il vero Signore della natura.
Deum Laudamus perché ci regala un nuovo inizio
Te Deum Laudamus, perché? Perché, con un altro anno alle spalle, ci ritroviamo ancora vivi. Un anno dopo ci ritroviamo ancora cristiani. Basterebbe questo! Viviamo perché riceviamo: l’aria e l’acqua e il cibo e il vestito; la terra e il cielo e il sole e il mare. Riceviamo Gesù come i primi, e anche di più...
Un Natale da lupi, non più per pastori
Più volte citati nei Vangeli, testimoni della nascita di Gesù, i pastori sono uno dei più frequenti simboli del Natale. Oggi sono tutt'altro che estinti. Eppure la politica di "ripopolamento", delle aree alpine, compreso l'attuale Piano di gestione del lupo, pare proprio dare la priorità ai grandi carnivori.
La Famiglia Nuova Il più bel regalo a tutta l’umanità
Al Creatore non restava altra via se non ripartire dall’origine, rinnovando la purità della sorgente. Un uomo, una donna, una famiglia espressi nella loro autenticità e nella loro più grande potenzialità. Un corpo di donna che concepisse verginalmente, una natura umana esaltata al massimo di sé perché impersonata dalla divinità.
L'unico Avvenimento che dà dignità all'uomo
Cristo è venuto perché ciascuno di noi potesse recuperare integralmente la propria dignità. La dignità dell’uomo non sta nelle circostanze, anche importanti, della vita. La dignità sta nell'essere figlio di Dio, e solo Gesù Cristo ci rivela la nostra divinità e ci mette in grado di attuarla giorno dopo giorno, fino alla pienezza finale.
Ecco l'Annuncio (quello vero) della nostra felicità
Nonostante tutto, il Natale si impone, risalendo ancora fino a noi da quella sperduta provincia dell’Impero dove è sorta la luce di Betlemme, prima con la nascita del Battista dalla mamma anziana e sterile, ora con la nascita di Gesù dalla giovane mamma vergine. Il fatto accaduto è più forte di ogni malinconica ideologia e preconcetto…
Un milione di immigrati in un solo anno
Un milione di immigrati clandestini e profughi in un solo anno. Un flusso aumentato di quattro volte rispetto al 2014. I morti nella traversata del Mediterraneo sono 3695. Sono questi gli impressionanti dati diffusi dalla Commissione Europea sull'immigrazione nel 2015. Ma una risposta europea tuttora latita.