Via Crucis dei cristiani Ottava stazione: Werner Groenewald (Afghanistan)
Lo scorso dicembre a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, i talebani hanno fatto irruzione in casa di Werner Groenewald e lo hanno ucciso insieme ai suoi due figli di 15 e 17 anni. Groenewald era un cooperante cristiano originario del Sudafrica e l'Afghanistan è lo stato più pericoloso per i cooperanti cristiani.
Müller: la Chiesa non è un parlamento
Richiamo all'ordine da parte del prefetto dell'ex Sant'Uffizio, in vista del Sinodo. La Chiesa non è un governo democratico. "Delegare alcune decisioni dottrinali o disciplinari sul matrimonio o la famiglia alle conferenze episcopali è un'idea assolutamente anticattolica". E il cardinal Marx rischia di dividere la Chiesa.
Settima stazione della Via Crucis: Hikkaduwa (Sri Lanka)
Il 12 gennaio del 2014 in pieno giorno, a Hikkaduwa, nel sud dello Sri Lanka, sono state attaccate due chiese. Una folla guidata da otto monaci buddisti ha circondato gli edifici scagliando pietre e mattoni, poi ha fatto irruzione all'interno danneggiando le strutture. E non è la prima volta che succede....
«Difendete la famiglia, sacra e inviolabile»
Papa Francesco ha dedicato l'udienza generale del 25 marzo a «una sosta di preghiera» all'interno del suo ciclo di catechesi sulla famiglia, in occasione della festa dell'Annunciazione. Ha proposto una preghiera per il Sinodo, affermando che il primo contributo che i fedeli possono dare al Sinodo è pregare.
Il Vangelo della Vita, venti anni di tradimenti
Ventesimo anniversario dell'enciclica Evangelium Vitae, un'opera monumentale ma ampiamente disattesa dai cattolici, invitati a una mobilitazione generale a difesa della vita. San Giovanni Paolo II era consapevole che «attorno alla famiglia e alla vita si svolge la lotta fondamentale della dignità dell’uomo...»
Papa Francesco: «Difendete la famiglia, sacra e inviolabile» di M. Introvigne
Sesta stazione: Douglas Ochwodho (Kenya)
Quando i terroristi al Shabaab hanno incominciato a sparare, Douglas Ochwodho si è finto morto. È stato così l’unico a salvarsi dei 29 cristiani – oltre a lui, 19 uomini e nove donne – che viaggiavano con altre 30 persone su un pullman attaccato nel novembre del 2014 nel nord del Kenya....
"Il Sinodo faccia un annuncio chiaro e fermo"
Mentre il cardinale Kasper invita alla preghiera, affinché le decisioni del Sinodo vadano verso uno “sviluppo della tradizione”, circa 500 sacerdoti di Inghilterra e Galles sottoscrivono una lettera in cui chiedono ai padri un “annuncio chiaro e fermo dell’insegnamento morale immutabile della Chiesa”.
Quinta stazione: i cristiani di Ko Hai (Laos)
In Laos, nell’estate del 2014, sei famiglie cristiane di etnia Hmong, circa 25 persone tra adulti e bambini, sono state costrette a forza a lasciare il loro villaggio, Ko Hai. Si erano rifiutate di abiurare la fede cristiana, ritenuta motivo di collera per gli spiriti del villaggio.
Quarta stazione: Zakaria Jadi (Niger)
Come risposta alle vignette irriverenti di Charlie Hebdo su Maometto, il 16 gennaio scorso si è scatenata una violenza contro i cristiani anche in Niger: saccheggiate e incendiate 45 chiese, uccisi almeno dieci cristiani, una vittima trovata carbonizzata all'interno di una chiesa cattolica.
"Sì alla speranza, no a corruzione, ideologia e gender"
Lunga giornata a Napoli, per Papa Francesco. Un giorno incentrato sulla nozione di speranza e sulla denuncia di chi la ruba: la criminalità, lo sfruttamento e le ideologie. Tra cui ha voluto ricordare la cultura che «scarta» gli anziani e li elimina con l’eutanasia e «quello sbaglio della mente umana che è la teoria del gender».
I cristiani nascosti del Giappone
Sono passati esattamente 150 anni da quando un missionario francese, arrivato in Giappone insieme ai commerciani occidentali, scoprì una comunità cristiana: dopo la feroce persecuzione di Nagasaki per 250 anni avevano tramandato la fede cristiana in clandestinità, aspettando il ritorno dei missionari.
Terza stazione: Asia Bibi (Pakistan)
Accusata di blasfemia, Asia Bibi è stata condannata a morte nel 2010 e ora attende la sentenza definitiva della Corte Suprema. Le è stata offerta la libertà in cambio della conversione all'islam: «Preferisco morire da cristiana che uscire dal carcere da musulmana» la risposta.