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LA GUERRA DELL’ABORTO

USA, blasfemie a firma Dem e violenze contro i pro life

Una volontaria pro vita colpita da un proiettile. Un raid dell’Fbi in casa di un pro life. Un altro centro per la maternità vandalizzato. Annunci abortisti blasfemi del governatore Newsom e altro ancora. Continua negli Usa l’escalation abortista, istigata da Biden e Harris.

Attualità 26_09_2022
centro pro vita vandalizzato (Mother and Unborn Baby Care)

Un teenager ucciso, una volontaria colpita da arma da fuoco alla schiena mentre distribuisce volantini pro vita, un altro centro di aiuto alla maternità assalito, nessun arresto di vandali e terroristi abortisti da maggio ad oggi, ma un arresto per un pro life che pregava fuori dalle cliniche abortiste. Questa è l’America dei Democratici che ora imbracciano la blasfemia contro Gesù e la dottrina cattolica.

Le invettive e ripetute minacce di questi mesi, le violentissime parole di Biden delle scorse settimane - come abbiamo raccontato sulla Bussola - erano destinate a fomentare la violenza. Ed ecco altre conferme. Partiamo dalle ultime vicende. Una volontaria pro vita di 84 anni è stata colpita da un proiettile alle spalle il 20 settembre scorso, mentre si recava (porta a porta) nella sua comunità, per spiegare la gravità delle nuove norme di riforma costituzionale pro aborto in Michigan, duramente criticate dai vescovi cattolici. La volontaria è riuscita a recarsi in ospedale, la polizia del Michigan sta indagando sul caso e trasmetterà i risultati alla Procura della Contea di Ionia. Il 18 settembre, in Nord Dakota, il quarantunenne Shannon Brandt ha falciato con il suo furgone il diciottenne Cayler Ellingson e ha ammesso di averlo ucciso di proposito per le idee repubblicane del ragazzo. Brandt è già stato rilasciato dopo aver pagato la cauzione. Due giorni prima, il 16 settembre, è stato vandalizzato il centro di aiuto alla gravidanza cattolico, Mother and Unborn Baby Care di Southfield (Michigan), con inquietanti messaggi di minacce rivolti ai volontari.

Pensate che Biden, Harris, Clinton o Pelosi abbiano speso una parola di commento? No. Hillary Clinton il 23 settembre ha invece accusato gli elettori di Trump di essere nazisti e l’ex presidente degli USA di essere come Hitler. La Harris - durante il suo discorso del 22 settembre alla conferenza dell’Associazione dei procuratori generali democratici, in Wisconsin - ha applaudito gli stessi procuratori generali per aver “affrontato”, con minacciose indagini, i centri di aiuto alla gravidanza nei loro Stati. Un attacco senza sosta ai centri pro life, visto che sette Democratici di spicco, tra cui gli ex candidati alla presidenza, i senatori Cory Booker, Elizabeth Warren e Bernie Sanders, avevano inviato il 19 settembre una lettera all’amministratore delegato di Heartbeat International (organizzazione pro life americana che lavora in tutto il mondo), Jor-El Godsey, chiedendo risposte su come l’organizzazione utilizzi i dati che le donne forniscono ai loro centri. Nella lettera si insinua che Heartbeat International potrebbe usare i dati per prendere di mira le donne, accusando l’organizzazione di “attirare le persone incinte… verso le strutture affiliate utilizzando una serie di tattiche false e fuorvianti”.

I Dem sono infastiditi dal fatto che negli ultimi cinque anni (2016-2020) i centri di aiuto per la gravidanza hanno salvato circa 828.131 vite e, solo nel 2019, hanno assistito quasi due milioni di persone. In difesa e per la protezione dei centri di aiuto alla vita, il parlamentare Repubblicano Chris Smith, con l’appoggio di 28 colleghi, della Conferenza episcopale statunitense, della Marcia per la Vita e di Susan B. Anthony Pro-Life America, sta promuovendo una legge federale. Strana coincidenza, la decisione del Dipartimento di Giustizia che ha spedito, il 23 settembre, una trentina di agenti Fbi e una squadra Swat (un’unità speciale di polizia, ndr) armata di tutto punto nell’abitazione di Mark Houck, fondatore e presidente di The King’s Men, che è stato arrestato nella sua casa in Pennsylvania, davanti ai suoi bambini atterriti, per aver presumibilmente violato la Legge sulla libertà di accesso agli ingressi delle cliniche, durante la sua attività di consulenza e preghiera davanti a una clinica abortista nel 2021.

Per altro verso, è emblematica la denuncia dell’amministratore delegato dei centri pro life CompassCare, perché la polizia dello Stato di New York starebbe nascondendo le prove degli atti vandalici subiti dai propri uffici e nascondendo i filmati delle telecamere che riprendevano i vandali.

Le parole dei Dem diventano pallottole e gli arresti e minacce ingiustificate di chiunque si opponga al verbo abortista si moltiplicano a dismisura, fino a trasformarsi in strumentalizzazione blasfema contro Gesù e i Vangeli. Due esempi di questa vergognosa regressione li hanno forniti il presidente Joe Biden e il governatore della California Gavin Newsom.

Il presidente degli USA, davanti al Comitato Nazionale Democratico, nel criticare la proposta di legge federale del senatore Repubblicano Lindsey Graham di vietare l’aborto oltre la quindicesima settimana, ha fatto intendere che la “sua” chiesa cattolica sia più permissiva di Graham, quando invece la Chiesa condanna sempre l’aborto procurato, qualificandolo come «delitto abominevole» (cfr. Gaudium et Spes, 51; Evangelium Vitae, 58).

Il governatore della California ha promosso degli annunci pubblicitari da affiggersi in alcuni degli Stati USA più restrittivi in fatto di aborto (Texas, Oklahoma, Mississippi, Indiana, Carolina del Sud, Dakota del Sud, Ohio), per attirare nel proprio Stato le donne in cerca di aborto. “Hai bisogno di abortire? La California è pronta ad aiutarti”, recita il messaggio; in caratteri più piccoli, gli stessi annunci ricordano le parole di Gesù: “Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c'è comandamento più grande di questi. Marco 12:31”. La dura reazione della Conferenza episcopale californiana non si è fatta attendere, ma quanto dovremo aspettare perché unanimemente l’intera Chiesa cattolica americana ponga fine a questa sporca e ipocrita strumentalizzazione?

Due buone notizie, per concludere. La prima: la pubblicazione delle immagini e della ricerca scientifica internazionale sulla vitalità del feto in relazione all’alimentazione della madre, che azzera il falso mito del semplice “grumo di cellule”. La seconda: la falsificazione medica dell’ennesima accusa lanciata da Democratici e Planned Parenthood, secondo cui il battito cardiaco del feto sarebbe solo una “manipolazione”; invece, la letteratura scientifica conferma che il cuore umano è uno dei primi organi a formarsi e funzionare durante lo sviluppo dell’embrione.