«Quel vaccino non si doveva fare». Il dramma di Valentina, tra emorragie e denunce
Valentina Maccotta non doveva vaccinarsi per gli stessi vaccinatori che l'hanno esentata dalla II dose. Eppure, nonostante alcuni problemi di salute dichiarati, la commissione aveva dato il via libera alla prima dose perché «non sono note controindicazioni». E' stata tra la vita e la morte per un trombo e oggi rischia l'infertilità. «Ho denunciato Astrazeneca. I medici? Hanno lo scudo penale», dice lei alla Bussola. Intanto il legale non trova consulenti di parte: «Ne ho contattati venti: hanno paura dell'Ordine». Procura di Roma al lavoro: «Se si riconoscesse la responsabilità dell'Asl 2 di Roma, si aprirebbe il vaso di pandora delle anamnesi mancate e la vaccinazione di massa andrebbe in crisi».
"L'artrite dopo il vaccino: ora devo vivere lontano dai miei"
55 anni, di Lucca, dipendente pubblica e vaccinata più che convinta l'8 di giugno. Ma in poco più di un mese la vita di Giovanna Tonelli è peggiorata drasticamente: "Dolori a polsi e gambe, mi è stata diagnosticata un'artrite, non riesco a fare le scale e mi tocca vivere lontano da mia figlia e mio marito". La storia - l'ennesima - di reazione avversa grave post vaccino: "Ho paura che diventi cronica, ma nessuno sa dirci nulla. E ho già speso mille euro tra visite ed esami".
- IL DOSSIER DELLA BUSSOLA: MAL DI VACCINO
- "NOI, INSEGNANTI DI RELIGIONE, UMILIATE DAL GREEN PASS"
- VACCINO, DRAGHI SDOGANA L'OBBLIGO di Ruben Razzante
«40 anni da medico, mai visto sintomi così. Aifa indaghi»
Reazioni avverse da vaccino, IppocrateOrg in soccorso delle donne vittime dei misteriosi bruciori. Parla il medico Fabio Burigana : «In 40 anni di professione non ho mai visto sintomi simili, sembra una fibromialgia, ma c'è qualcosa di ignoto che rende queste donne invalide. Aifa e il sistema pubblico devono mettere i medici in condizione di indagare partendo dalla coincidenza temporale col vaccino e da una mappatura rigorosa dei casi».
- MAL DI VACCINO: IL DOSSIER DELLA BUSSOLA
Niente cure ai non vaccinati: il great reset della Medicina
È in corso un mutamento profondo, che potrebbe segnare la fine della medicina ippocratica e umanistica: lo si vede nella volontà di molti medici di non curare i pazienti che arrivano in ospedale se non vaccinati. E di insultare i parenti che accompagnano gli anziani. Ma quale sarebbe la colpa dei non vaccinati? Non essersi sottoposti ad una profilassi sperimentale? L'idea che ci siano pazienti da castigare fa parte di uno stato etico che ha cancellato 2500 anni di medicina come arte del prendersi cura di ogni persona.
«Green pass un ricatto, stavolta non si ascolta l'Europa»
«Il regolamento europeo dice che non ci devono essere discriminazioni tra cittadini, ma il Green pass fa il contrario». Alla vigilia dell'entrata in vigore del lasciapassare verde, la Bussola intervista il deputato Borghi della Lega che ha presentato oltre 900 emendamenti contro il provvedimento licenziato dal governo: «Non potere entrare in un ristorante è un’arma di ricatto. Allora dicano che vogliono l'obbligo e affrontino le conseguenze in Parlamento e nei tribunali. Daremo battaglia sui trasporti: la gente deve avere il diritto di essere libera di viaggiare».
Green pass e vaccino: quel consenso che non è libero
All’atto della somministrazione del vaccino, vi è l’obbligo di firmare il consenso con cui il vaccinando dichiara di essere stato reso edotto sui benefici e i rischi della vaccinazione. È un obbligo che trova fondamento nella Costituzione e nel Codice di deontologia medica oltre che in convenzioni internazionali. Ma come può esprimere libero consenso il cittadino che a partire dal 6 agosto non potrà più avere, se sprovvisto di green pass, libero accesso a bar, ristoranti, cinema e concorsi pubblici? C'è un insanabile contrasto tra il diritto alla libertà di scelta in materia di salute e l’obbligo di vaccinazione imposto dal Governo.
Vaccinazione, folle corsa che calpesta le libertà
La proposta di Macron di estendere il Green pass per tutte le attività sociali divide la politica, ma mostra che la folle corsa alla vaccinazione di massa, senza evidenze scientifiche sull'affidabilità e l’utilità effettiva dei vaccini, si sta traducendo in una sospensione progressiva di molte libertà.
Al ballo del vaccino: giovani ingannati da una falsa libertà
Giovani ricattati da una falsa libertà che vale meno di un low cost per Formentera: a Varallo la Festa della musica con annesso gazebo per vaccinare i ragazzi. «Macché diseducativo - dice alla Bussola il sindaco -, non è per loro, ma per proteggere gli altri, come i baristi che non hanno lavorato. È un'occasione per andare in vacanza». Un ricatto degno del Pifferaio di Hameln, dove la voglia di tornare a fare festa conduce a una siringa di vaccino. L'obiettivo di questa campagna vaccinale, ormai, non è più la salute, ma la concessione di una libertà sottomessa al potere. E pazienza se la scienza dice che vaccinare i ragazzi può essere molto rischioso.
Cellule da feti abortiti, interessa ancora a qualcuno?
Santa Sede, CEI e vari intellettuali cattolici promuovono la vaccinazione di massa ignorando loro per primi i documenti della Chiesa riguardo alle condizioni richieste perché l'uso delle cellule da feti abortiti possa essere considerato moralmente lecito. Una grande occasione persa dalla Chiesa per evangelizzare.