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San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico

Tienanmen

Morto Qi Zhiyong, testimone di Tienanmen convertito al cristianesimo
COMUNISMO CINESE

Morto Qi Zhiyong, testimone di Tienanmen convertito al cristianesimo

Qi Zhiyong era stato ferito a Tienanmen il 4 giugno 1989. Convertitosi al cristianesimo ha passato la vita a raccontare la verità su quei fatti, nonostante la persecuzione.


In Cina va così male che si rimpiange Jiang Zemin
MORTO A 96 ANNI

In Cina va così male che si rimpiange Jiang Zemin

Jiang Zemin, ex presidente cinese, è morto a 96 anni. È stato segretario generale del Partito Comunista dopo la rivolta di Piazza Tienanmen. È diventato presidente nel 1993, per continuare l’opera riformatrice di Deng. Fu autore della grande distensione internazionale ed entrò nel Wto, ma fu molto crudele all'interno della Cina.


Tienanmen è sempre davanti a noi
HONG KONG-CINA

Tienanmen è sempre davanti a noi

Il sacrificio dei giovani che 32 anni fa morirono per la libertà e la democrazia in Cina è più che mai attuale. Finché il regime non riconoscerà quel crimine, vuol dire che ritiene che sia giusto uccidere persone inermi in nome di un presunto "interesse generale". Ma noi non perdiamo la speranza. Ecco l'omelia del cardinale Joseph Zen pronunciata a Hong Kong lo scorso 4 giugno nella Messa per ricordare le vittime di piazza Tienanmen.


Tienanmen, memoria vietata a Hong Kong e Macao
COMUNISMO CINESE

Tienanmen, memoria vietata a Hong Kong e Macao

In Cina è vietato commemorare le vittime del massacro di Piazza Tienanmen del 4 giugno 1989. Da due anni lo è anche nelle enclave di Hong Kong e Macao. Quest'anno anche per la nuova Legge per la sicurezza nazionale. I cattolici celebrano messe di commemorazione, presiedute anche dal vescovo emerito Joseph Zen e da quello ausiliare Joseph Ha.


Una strage che giudica anche l'Occidente
CINA 1989-2019

Una strage che giudica anche l'Occidente

La strage compiuta dal regime cinese il 4 giugno del 1989 contro studenti e lavoratori che chiedevano democrazia e libertà resta una spina nel fianco, non solo del governo di Pechino, ma anche di un Occidente che allora adottò una politica morbida nei confronti della Cina, considerando questa fosse la via per una democratizzazione. Invece a 30 anni di distanza, con un governo che sta riportando la Cina all'era di Mao, i Paesi occidentali dovrebbero riconoscere che quella strategia è stata un fallimento.