Curò il Covid, è a processo. Ma le parole di Anelli lo scagionano
Il calvario del dottor Dallari, a processo il 17 dicembre per omesso soccorso per la morte di un paziente Covid di cui invece fu l'unico a prendersi cura. Ma la difesa della libertà di cura fatta in Commissione da Anelli (FNOMCeO) gli dà ragione. A Ferrara va in scena il primo processo alle cure domiciliari.
L'Aifa autorizza altri farmaci per il Covid. È tempo di terapia domiciliare
Con un comunicato stampa, l’Aifa due giorni fa ha trasmesso una notizia importante nell’ambito delle cure per il Covid. Ha autorizzato l’uso di tre farmaci: Anakinra, Baricitinib e Sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. Meglio tardi che mai, dopo mesi in cui si sarebbero potuti già impiegare con efficacia. Ma nel comunicato si trova la solita logica ospedale-centrica: questi potenti anti-infiammatori, che hanno dimostrato di poter ridurre significativamente i danni del Covid, troverebbero applicazione solo nell’ambito ospedaliero. Mentre ora, più che mai, sarebbe il momento di rilanciare le terapie domiciliari, che invece vengono sempre più osteggiate e denigrate dai media.
«Sentivo i polmoni bruciare, ma il medico non mi visitava»
Mentre sui protocolli Covid at home siamo ancora fermi alle promesse del viceministro Sileri al comitato dei medici per le cure precoci, il professor Remuzzi dell'Istituto Mario Negri annuncia alla Bussola: «Avviato uno studio controllato con lo Spallanzani, presto i risultati». Ma si continua a finire in ospedale per scarse cure tempestive a casa. Le storie di abbandono terapeutico raccolte dalla Bussola di pazienti, anche anziani, salvati dal gruppo di medici Ippocrate.
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