Bologna, c’è un modo per non chiudere il monastero della Santa
Dopo 567 anni, il monastero delle Clarisse fondato da santa Caterina da Bologna sta per chiudere. Il motivo? Ha solo quattro monache, una in meno di quanto previsto dalle nuove direttive di papa Francesco. Ma il corpo incorrotto della Santa e la sua presenza viva suggeriscono una via d’uscita. Le autorità ecclesiastiche ci pensino.
Il cardinal Simoni “incontra” santa Caterina da Bologna
Ernest Simoni, il cardinale albanese sopravvissuto a 28 anni di lavori forzati e torture sotto il regime comunista di Hoxha, è finalmente riuscito a recarsi nella chiesa dov’è custodito il corpo, incorrotto e seduto su un trono, di santa Caterina da Bologna, protettrice degli esorcisti. Un desiderio che si realizza per il novantatreenne prelato dalla fede granitica, e lui stesso esorcista.
Caterina da Bologna, un corpo testimone di santità
Intatto, piazzato in una cappella di vetro nel monastero del Corpus Domini di Bologna, il corpo di santa Caterina de’ Vigri (†1463) continua a secernere un olio profumato, ragione per la quale gli abiti vengono cambiati periodicamente. Molti fedeli hanno avuto grazie e guarigioni pregando presso la sua tomba. Fu badessa e visse in modo austero, pur amando la cucina della sua terra. Le clarisse da lei guidate erano famose per la pasta fresca ripiena.
LA RICETTA: SCRIGNO DI VENERE