• IL CASO MANIFESTI

    Pro Vita, Zagrebelsky e la (vera) libertà

    In un editoriale Zagrebelsky auspica, in nome della libertà d’espressione, che non vengano censurati gli ultimi manifesti di Pro Vita. Il giurista, iperlaicista, dice una cosa giusta ma per motivi errati. La libertà è autentica quando si fonda sul vero e il bene. In un ordinamento giuridico conforme al diritto naturale, non sarebbe lecito propagandare l’errore e il male (come l’aborto).

    • MILANO / RESTIAMO LIBERI

    La verità per restare liberi. Migliaia in piazza contro il Ddl Zan

    Migliaia di persone ieri pomeriggio a Milano, in Piazza Duomo, per partecipare a Restiamo Liberi e dire no al Ddl sulla cosiddetta omotransfobia. Molti gli interventi, perlopiù di membri dell’associazionismo pro famiglia, oltre ad alcuni politici. Una piazza di persone comuni, bistrattate dai grandi media e che chiedono solo cose normali: poter continuare a difendere la famiglia naturale, senza finire in carcere, ed educare liberamente i propri figli.

    • REGNO UNITO

    Cita la Bibbia, arrestato a 71 anni. Per una norma alla Zan

    Londra: John Sherwood, pastore evangelico, predica in strada l’insegnamento cristiano su matrimonio e famiglia, citando la Genesi. Dei passanti lo segnalano per “omofobia” e la polizia lo arresta in malo modo, sulla base di una norma generica. Rilasciato 21 ore dopo, rischia una causa penale per aver detto cose normali. Un esempio di quel che potrà succedere da noi approvando il Ddl Zan.

    • IN EMILIA ROMAGNA

    Rinviata la Scalfarotto 2.0: il nodo è l’utero in affitto

    È per ora congelata la proposta di legge sull’«omotransnegatività», in discussione al Consiglio regionale dell’Emilia Romagna. A bloccare tutto due emendamenti contro l’utero in affitto, proposti da un consigliere del Pd, per la rabbia di Lo Giudice e Cirinnà. Nonostante le modifiche, il testo rimane inaccettabile perché crea ingiustificati privilegi per i gruppi Lgbt e minaccia la libertà di espressione, come ricorda la scorta necessaria ieri per i relatori di un incontro sulla famiglia.