Il "Ripristino della natura", una disgrazia per l'agricoltura
Seconda e ultima parte dell'analisi sul nuovo Regolamento europeo per il "Ripristino della natura" (qui la prima parte). L'impatto sull'agricoltura dei piani europei sarà un balzo indietro. Di fatto l'Ue sposa l'idea della "decrescita felice"
- CHI FA LA GUERRA AL CIBO di Alessandra Nucci
Il "Ripristino della natura" è innaturale per l'uomo
La natura che conosciamo è addomesticata dall'uomo. Lo constatava anche Leopardi, due secoli fa. Il nuovo Regolamento dell'Ue per il "Ripristino della natura", avrà un impatto potenzialmente devastante sul nostro habitat.
Lavorare nelle viscere della Terra
Cicerone sottolinea le difficoltà dei minatori, ma alla letteratura antica sfuggono disumanità e rischi di questo lavoro. Solo nella seconda metà dell’Ottocento anche i minatori divengono protagonisti di romanzi, quasi riemergendo dagli abissi, come Ciaùla, il personaggio di Pirandello che scopre la luna.
L’agricoltore, custode della terra
Il lavoro nei campi cura il paesaggio e l’uomo, come testimonia la lingua latina. Vari autori sin dall'antichità hanno valorizzato la campagna, ma con Verga vi fa irruzione il dramma scaturito dalla cupidigia, che non risparmia neanche l’armonia contadina.
Scuola, la sacra tristezza del sabato sera
Leopardi descrive la noia come il sentimento che denuncia in maniera inconfondibile la statura umana, l’aspirazione all’Infinito del nostro animo, la sua incapacità di accontentarsi di piaceri finiti e limitati, la necessità di incontrare un piacere infinito che corrisponda al proprio cuore.
Le amicizie tra scrittori, lo stupore che alimenta la vita
Il sodalizio spirituale tra Manzoni e Rosmini, testimoniato dal ricco carteggio tra i due. La presenza di Ranieri nella vita di Leopardi, due persone «quasi all’opposto». La passeggiata insieme, il 19 settembre 1931, di Tolkien e Lewis, dopo la quale il secondo annunciò la sua conversione al cristianesimo. Sono solo alcune delle 23 storie di amicizia tra scrittori raccontate in Là dove non c’è tenebra (Ares), l’ultimo libro di Paolo Gulisano.
Elogio del tempo della vacanza
La nostra società ci gestisce spesso il tempo ora per ora, ma l’uomo continuamente occupato si conosce di meno. Così corre il rischio di non cogliere bene la complessità dell’animo umano, quel senso di vuoto che è ad un tempo desiderio di compimento e di infinito. Le vacanze sono per eccellenza il momento in cui abbiamo a disposizione più tempo libero: da come lo usiamo si può capire meglio chi siamo.