Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

Legge blasfemia

«Noi cristiani in Pakistan sappiamo che il martirio fa miracoli»
LIBERAZIONE ASIA BIBI

«Noi cristiani in Pakistan sappiamo che il martirio fa miracoli»

Non si può immaginare cosa significhi riuscire a sopravvivere in isolamento per quasi dieci anni e rimanere fedeli alla fede cristiana piuttosto che abiurare in cambio della libertà. Questi sono già due miracoli del martirio bianco di Asia Bibi, ma «che i giudici l'abbiano assolta è incredibile», spiega alla NuovaBQ Zaish Neno, freelance pakistana cattolica. La falla nell'ordinamento della legge sulla blasfemia è apera ed «è il frutto del sacrificio dei martiri di questa terra, come Asia, Bhatti o Tasveer».


Dove basta esistere per essere perseguitati
CRISTIANI IN PAKISTAN

Dove basta esistere per essere perseguitati

Assoluzioni ingiuste per gli assassini degli sposi cristiani bruciati nel 2014, maltrattata il mese scorso in ospedale una cristiana in procinta di partorire, ucciso il fratello che ha tentato di difenderla. Il direttore esecutivo del Centro per la giustizia sociale: «In Pakistan non esiste protezione per le famiglie perseguitate».


Pakistan: assolto il pastore accusato di blasfemia
LA "LEGGE NERA"

Pakistan: assolto il pastore accusato di blasfemia

Babu Shahbaz, accusato di blasfemia e in carcere da quasi un anno è stato assolto il 6 dicembre dall’Alta corte di Lahore. Ma resta in pericolo di vita a causa delle minacce e delle possibili ritorsioni da parte degli estremisti.


Asia Bibi: nuova udienza e nuove minacce
BLASFEMIA

Asia Bibi: nuova udienza e nuove minacce

Una nuova udienza ha indotto i gruppi islamici radicali ad organizzare manifestazioni per chiedere l’esecuzione della sentenza. Nei loro sermoni gli imam vicini ai gruppi radicali hanno minacciato azioni violente contro i familiari del ministro delle giustizia nel caso di assoluzione.


Blasfemia: condannato per un messaggio su Whatsapp
INGIUSTIZIA IN PAKISTAN

Blasfemia: condannato per un messaggio su Whatsapp

Un'altra sentenza, questa volta pronunciata in carcere, contro un giovane cristiano dimostra la barbarie di una legge che obbedisce al potere del popolo islamista.