Come vedere la città invisibile
Le considerazioni di Calvino sulle città non riguardano solo l’urbanizzazione. Lo scrittore è in ricerca, vuole documentare la realtà della vita in comune, togliendo ciò che gli impedisce di vedere bene. Come nacquero Le città invisibili.
Accade un imprevisto e nasce "La giornata di uno scrutatore"
È il 1953: Calvino assiste a una discussione in un seggio elettorale. Ed è lì che gli viene l’ispirazione per un nuovo racconto, che terminerà solo dieci anni dopo. Un tempo pieno di eventi a livello internazionale, che segnano anche la vita dello scrittore.
Calvino al Cottolengo, la realtà è antidoto all’ideologia
È il 1953, Italo Calvino è segretario di seggio al Cottolengo-Piccola Casa della Divina Provvidenza. Quell’esperienza lo segna profondamente. Dieci anni più tardi, non più iscritto al PCI, esce “La giornata di uno scrutatore”. Il protagonista rivela la crisi del suo credo illuministico davanti ai deboli del Cottolengo e alle suore che li assistono, per i quali gratitudine e amore hanno una sola sorgente: Dio.
L'ESERCITAZIONE