Il visconte dimezzato: l'occasione di scoprirsi incompleti
Il celebre romanzo del 1952 narra le vicende di Medardo di Terralba che, colpito da una palla di cannone, si ritrova diviso in due: una parte buona e una cattiva. Questa condizione lo conduce a una visione diversa della vita, fraternizzando «con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo».
Ungaretti e l'immenso a cui anela ogni cuore
Cinquant’anni fa moriva Giuseppe Ungaretti, uno dei massimi poeti italiani che descrive l’atto di meravigliarsi di fronte al Creato, la sua esperienza della guerra e la bellezza nel dramma. In Dannazione si chiede: “Chiuso tra cose mortali / (anche il cielo stellato finirà) / perché bramo Dio?”. E in un testo afferma “il cuore umano non è quella buca che credono i libertini piena di lordura", ma...
La tragedia della guerra e la speranza di Ungaretti
Dinanzi alle atrocità della Grande Guerra, la sopravvivenza di Ungaretti e la consegna ai posteri delle sue poesie appaiono miracolose. In quell’esperienza di precarietà, e di sofferenza, non si annientò, anzi si accentuò la domanda di Dio. Il desiderio di infinito rasserenò l’animo del poeta, aprendogli prospettive nuove. Fino alla conversione, favorita dalla fede della madre, a quarant’anni.
L’ESERCITAZIONE